La pubblicità ha soltanto una ragione d'essere: quella di agganciare la curiosità del pubblico con la massima originalità, la massima originalità, la massima sintesi, il massimo dinamismo, la massima simultaneità e la massima portata mondiale - Se la pubblicità non funziona, non resta che cambiare la merce - Vale la pena fare pubblicità, se giustificata da una buona causa. Il Buddha pubblicizzò l’illuminazione o il nirvana. Se la pubblicità è ragionevole e benefica, va bene; ma se è motivata solo dal profitto, dalla truffa e dallo sfruttamento, oppure se è fuorviante, allora è sbagliato metterla in atto - La pubblicità è l'anima del commercio.