Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene. Il male possiede una voce poderosa che desta le anime volgari e le riempie d'ammirazione, mentre il bene è largamente muto. Noi crediamo ingenuamente che il progresso del Bene, la sua crescita in potenza in tutti gli ambiti (scienze, tecniche, democrazia, diritti dell'uomo), corrisponda a una disfatta del Male. Nessuno sembra aver capito che il Bene e il Male crescono in potenza contemporaneamente, e secondo lo stesso movimento. Il trionfo dell'uno non comporta, l'annientamento dell'altro, anzi... Si considera, il Male, metafisicamente, come una sbavatura accidentale, ma questo assioma, da cui derivano tutte le forme manichee di lotta del Bene contro il Male, è illusorio. Il Bene non riduce il Male, e non è vero neppure il contrario: Bene e Male sono irriducibili l'uno all'altro e il loro rapporto è inestricabile. In fondo, il Bene potrebbe dare scacco al Male solo rinunciando a essere il Bene, perché, appropriandosi del monopolio mondiale della potenza, esso determina in questo stesso movimento un ritorno di fiamma d'una violenza proporzionale.