LE FERITE DEL TRADIMENTO - Mio marito dottore andava a letto con le infermiere dell'ospedale, le portava nei cessi
Categoria : SOTTO VOCE
Pubblicato da Anonimi in 3/7/2011
Sul cellulare di mio marito (6 anni da fidanzati e 35 di nozze) negli SMS di conferma invio trovo parole lancinanti e comprendo subito che c'è da tempo un'altra, scenate e chiarimenti. Lui conferma tutto. La mia ferita sanguina sempre, avrei voluto scoprirli prima, i figli mi hanno chiesto di non cacciarlo, ma la dimensione del tempo la conto ormai come prima dell'infedeltà e dopo. Mio marito voleva le porche nei cessi.

In vita non lo avevo mai visto così alterato con se stesso, dice che dura da poco, scoprirò che si vedevano da 12 anni, lui medico, lei Os, sposata, tre figli grandi, ignora le mie richieste di sapere di+, alle due del pomeriggio dal suo studio chiamo la Signora; voce stridula, arrogante, lo accusa di averla costretta e di aver fatto la corte a tutte le infermiere, dice che faceva sesso nei cessi dell'ospedale, nei cessi dei centri commerciali, nei cessi dei distributori dell'autostrada, nei cessi pubblici, insomma mio marito amare fare sesso nei cessi. 

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Dice che mi vuole conoscere ma deve essere presente lui, la conversazione continua con toni sempre + feroci da parte mia, l'ho offesa in modo bellico, le ho augurato tutto il male del mondo, che mi sarei vendicata e che avrei reso nota la storia.


Lui aveva tenuto celata davvero la relazione, ma con gli anni molti cominciavano a sospettare e lei si confidava in reparto. 


Quelle ore difficili e le parole ferine di chi adoravo dall'età di 20 anni le ho impresse a marchio di fuoco sulla pelle, nel cuore e nella mente, disse che voleva rifarsi una vita, che si era fatto un'amante come tutti in ospedale, che non l'amava ma era dipendente sessualmente dagli incontri programmati con sistematico calcolo, che lei era davvero una grande porca, metteva la minigonna senza mutande, (a me l'ha chiesto molte volte, non l'ho mai fatto), con lei aveva rapporti anali, io non ho mai voluto. 


Questo alla vigilia di un viaggio a New York con i figli, una vacanza attesa da tempo, doveva essere un'estate serena perché sono in pensione dopo 41 anni di liceo, invece è stato un incubo continuo.


Ho scoperto che la foraggiava di soldi, stilava certificati anche per i figli, i congressi erano una scusa per andare in hotel col treno fino a Salerno, si vedevano quando smontavano dalla notte sempre in macchina, lei è una bestia animalesca e si faceva fotografare anche quando andava al bagno, me lo ha detto lui, e lo soddisfava con rapporti del tipo che io non volevo praticare e lui ci è fissato come un mandrillo, gli faceva pipì in bocca come piaceva a lui, io l'ho fatto raramente. 


Dopo lunga riflessione, divulgazione della storia a chi poteva diffonderla, varie liti, si arriva al compromesso che se non supero lo stress, se ne andrà, poi a poco a poco ha cominciato a cambiare, specie dopo che lei mi ha telefonato per chiedere soldi, allora ho trovato un appunto con scritto Giuda e lui ha iniziato un percorso interiore che lo ha portato oggi ad essere + sereno, mentre io sono ancora tormentata e stupita per la fiducia tradita, ora che tutti in famiglia sanno e disapprovano la lunghezza della storia è divenuto un altro, ma io non lo stimo e non lo amo +, per me è come un ospite, anche se ha dimostrato di avere veramente interrotto il legame.


La mia ferita sanguina sempre e avrei voluto scoprirli prima, i figli mi hanno chiesto di non cacciarlo, ma la dimensione del tempo la conto ormai come prima dell'infedeltà e dopo. 


Qualcosa si è spento, lo psichiatra che mi segue e lui non voleva che ci andassi perché lo conosce sta tentando di farmi riflettere sui margini di possibile intesa futura, sono addolorata e spesso stragiono, immagino di andare a vedere com'è lei e di sputarle in faccia il mio disprezzo, mi consolo scrivendo poesie, curandomi di +, trascurando tante cose, ora lui apparecchia e sparecchia, mai fatto prima, l'ho avvisato che se solo le telefona o la rivede può fare le valige subito. arrivederci alla prossima puntata di questo squallore che mi tortura l'anima e la mente, grazie mi occorre parlarne per sfogare la rabbia e la disillusione, grazie


Professoressa delusa – Napoli - 




N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.