Salve voglio raccontarvi la mia storia, ma non so da dove cominciare. Intanto comincio nel dire che sono una donna sposata da ben 25 anni, nonostante la mia età non eccessivamente avanti, infatti a 19 anni per amore sono scappata con mio marito. Da quattro anni tradisco mio marito. Mi rendo conto di avere perso la ragione, ma con lui mi sento di fuoco, con mio marito mi sento spenta.
Abbiamo avuto due figli, (e fin qui sembra tutto normale) fra alti e bassi, gioie dolori e dispiaceri siamo andati avanti sino ad oggi, ma 4 anni fa, io non so per quale motivo ho iniziato a tradire mio marito ed ancora sto continuando.
Non voglio sconvolgere nessuno con questo mio racconto, vorrei raggiungere la pace che ho perso (anche se credo di aver perso questa pace ma non l'avevo neanche prima di perderla).
Mi sono innamorata del mio datore di lavoro, anche lui dice di essere innamorato di me, ma come me anche lui è sposato progettiamo sogniamo una vita insieme, ma nel frattempo sono passati più di quattro anni, e lui è sempre con sua moglie aggrappato alla scusa che non può prendere una decisione per non far soffrire i figli ed io sono ancora accanto a mio marito con sensi di colpa, non per il fatto di tradirlo, ma per il fatto che per paura di una sua reazione (anche violenta) non sono sincera con lui.
Ho paura di rimanere da sola senza un sostegno economico (si perché nonostante io lavori da più di 10 anni non percepisco una retribuzione da potermi mantenere da sola ed oltre tutto anche a nero, voi vi chiederete chi sarà mai questo datore di lavoro?
E' l'uomo della quale mi sono innamorata perdutamente non riesco più a farne a meno.
Ormai vivo male il mio matrimonio, infatti mio marito percepisce qualcosa, è geloso da morire di questa persona abbiamo avuto liti anche furibonde minacce di separazione, io mi difendo mi giustifico mi rifiuto sessualmente sicuramente non mi comporto bene, ma non riesco a decidere da quale parte andare, non riesco più a ragionare davanti al mio "amante"dimentico tutto, i miei 25 anni di matrimonio i miei figli, non riesco a mettergli dei limiti ai suoi ed ai miei comportamenti, con lui apparentemente mi sento felice, ma è una felicità che svanisce non appena mi allontano da lui.
Ci vediamo solo nelle ore di lavoro, facciamo l'amore nelle ore di lavoro, sulla sua scrivania sulla mia, nei bagni, è sesso sfrenato, io godo da morire con lui, gli apro sempre le gambe con piacere, lui è bravo con il suo organo e con la sua lingua, mi sento bollire con lui, con mio marito mi sento morta, (potrebbe sembrare squallido ma io non riesco a staccarmi da lui e sono arrivata ad accettare tutto senza ribellarmi) non abbiamo un letto, a volte quello di un albergo, non posso vivermi un'alba con l'uomo che amo, non lo trovo la notte quando mi sveglio cercando il suo calore, non posso vivermi le festività insieme a lui, non posso vivermi le vacanze insieme a lui, nonostante tutto questo amo solo lui e voglio solo lui.
Mi rendo conto di avere perso la ragione, ma con lui mi sento di fuoco, con mio marito mi sento spenta.
Con molta probabilità non amo più mio marito, ( lui si, sicuramente, sono presuntuosa) ma amo un uomo che con molta probabilità dice di amarmi ma non lo pensa veramente (inconsciamente lo so ma vivo con la speranza del contrario).
Chiedo scusa per gli errori di ortografia ma spero di essere stata abbastanza chiara anche se ho trascurato tanti e tanti particolari che avrebbero potuto condannarmi o giustificarmi, comunque il mio intento è quello di arrivare ad una decisione giusta, per il mio benessere psicofisico e non ad essere giudicata per il mio comportamento (questo è uno dei crucci della mia vita "essere giudicata male").
N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.