Parola d'ordine: non innamorarsi - Il mio lui era insaziabile: l'abbiamo fatto ovunque
Categoria : SOTTO VOCE
Pubblicato da Anonimi in 26/9/2015
La mia attuale situazione sentimentale è in fase di elaborazione. Parola d'ordine: non innamorarsi. Dopo anni e anni a fare "la fidanzata di" ora ho bisogno di essere me stessa e voglio imparare a conoscermi. Il mio lui era insaziabile: l'abbiamo fatto veramente ovunque, non importava se c'era gente nell'altra stanza o se eravamo all'aperto in pieno giorno. Con lui non era mai noioso.


dn3GIORNO UNO

2:34 pm: In questo anno da single ho assaporato la libertà che mi mancava da troppo tempo. È bello non dover render conto di niente a nessuno e poter vivere a pieno la propria vita.

5:16 pm: In questo periodo da sola ho capito cosa non voglio da una relazione, soprattutto grazie a una lunga serie di appuntamenti tragicomici.

C'è stato il gay indeciso che ancora non capisco perché mi abbia chiesto di uscire, quello che si è dimenticato di dirmi che era già fidanzato finché la sua fidanzata ci ha seguiti e me l'ha fatto presente, il sociopatico, il maniaco ossessivo compulsivo (con certificato medico) e poi l'ultimo, quello che ha avuto la bella idea di dirmi «secondo me hai avuto un sacco di uomini, si vede dalla faccia».

Forse in qualche mondo parallelo è una specie di complimento. Insomma, ultimamente gli appuntamenti sono disastro, ma guardo il lato positivo: se continuo così, il mio proposito di rimanere single non verrà messo in discussione!

5:49 pm: Per fortuna ci sono gli "scopamici" che all'occorrenza vengono contattati. Sono molto diversi tra di loro: G. ha un carattere un po' complicato, è sempre a mille, fosse per lui sarei tutte le sere in giro per locali a tirar tardi e il sesso con lui e altrettanto movimentato, spesso il giorno dopo mi tocca nascondere i lividi. Questo è uno dei motivi per cui non potrei prenderlo in considerazione come fidanzato. L'altro, M., è più grande di me, con lui mi diverto dentro e fuori dal letto, il sesso è sicuramente il migliore che io abbia mai fatto in tutta la vita, ma è una relazione impossibile perché come nella migliore delle tradizioni lui è il mio capo ed è felicemente sposato con figli. Il ruolo dell'amante devo dire che mi calza a pennello al momento: non ho alcun tipo di vincolo e prendo solo il meglio della relazione: il sesso.



GIORNO DUE

10:43 pm
: Da qualche giorno ho saputo che il mio ex, dopo neanche un mese che ci siamo lasciati, si è messo con un'altra ragazza, tra l'altro una conoscente comune. Questa cosa mi fa veramente incazzare. Insomma fino all'ultimo mi ha chiesto di andare a vivere da lui e poi in neanche un mese si è rifatto una vita? Sarò un'egoista, ma io avrei voluto vederlo stare male per la mia mancanza e invece l'ho incontrato felice con lei. Mettiamo in chiaro una cosa: non parlo così perché sono gelosa. La storia con lui era irrecuperabile, era un anno che le cose andavano male e ora ho anche capito perché non aveva mai voglia di scoparmi: evidentemente aveva un'altra e la sera era sempre troppo stanco per me. Alla fine gli uomini sono esseri facili da capire: se non fanno una cosa con te non è per il lavoro, gli impegni, le preoccupazioni. No. È solo perché la fanno già altrove con qualcun'altra.

11:48 pm: Credo che le due cose più importanti per far durare una relazione siano la passione e le risate, insomma divertirsi dentro e fuori dal letto. Chissà se prima o poi lo troverò un uomo così. Per il momento non lo cerco, al momento voglio solo godermi la vita e provare tutte le esperienze che mi incuriosiscono. Come quando io e la mia migliore amica abbiamo abbordato un bel diciottenne e ce lo siamo portato a casa. Una sera molto divertente, lui era bello e l'idea di averci entrambe lo eccitava così tanto che ce l'aveva sempre duro. Alla fine siamo rimaste io e la mia amica da sole a letto, a fumare e a ridere di quell'esperienza. Questo senso di libertà è una cosa che mi fa stare davvero bene.



GIORNO TRE

8:44 pm
: Finalmente eccomi a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Per iniziare bene una collega mi ha fatto incazzare come una iena perché in mia assenza ha scaricato su di me la colpa di un suo lavoro fatto male. Una cosa è certa: la solidarietà tra donne non esiste, soprattutto nel lavoro.

11:30 pm: Se penso alle mie amiche fidanzate, proprio non invidio le relazioni che hanno costruito: c'è la coppia tappetino in cui lui fa tutto quello che vuole lei, la coppia "sto insieme a lui perché ho paura di rimanere da sola" e la coppia "io voglio un bambino ma lui gioca ancora alla playstation". Quando sento i racconti dei loro litigi, l'unica cosa che penso è "io non voglio passarci più".



GIORNO QUATTRO

11:43 pm
: Ci sono due obiettivi a cui sto lavorando ultimamente: uno è un ex collega divorziato. Abbiamo lavorato insieme per un anno, ma oltre a sguardi e frasi maliziose non c'è stato mai nulla. Mi piace molto, ma è un tipo complicato caratterialmente e quindi per una scopata mi sembra un po' faticoso, ma è un trofeo che vorrei portare a casa. L'altro è un ragazzo che ho conosciuto un paio di settimane fa all'aperitivo. Abbiamo un'amica comune e da allora è capitato di incontrarci e di scambiare due chiacchiere.

12:00 am: Stasera per un attimo ho sperato di poter fare gli straordinari, e dico ho sperato perché per "straordinari" intendo un po' di sano sesso sulla scrivania con il capo, e invece gli ultimi due colleghi oltre noi proprio non accennavano ad andarsene. Peccato. È la prima volta nella mia vita che mi capita di avere qualcuno vicino e di sentire una voglia pazzesca di saltargli addosso. Cerco di controllarmi, altrimenti dividere l'ufficio sarebbe veramente faticoso.

12:16 am: Eccolo! Il mio secondo obiettivo mi ha mandato una mail, vediamo dove vuole arrivare... Siamo ancora ai convenevoli. "Che hai fatto stasera bla bla bla..." Se va avanti così mi addormento davanti al pc. Ma perché non prende in mano la situazione? Ok. Gli do ancora una chance: rispondo ancora a due suoi messaggi e se non mi chiede di vederci vado a dormire.

12:24 am: Da non crederci! Segni di vita intelligente! Mi ha invitata a un aperitivo.



GIORNO CINQUE

10:05 pm
: Solita lunga giornata di lavoro, ed eccomi qui di fronte al mio diario. Devo dire che è liberatorio arrivare a casa e iniziare a scrivere e a tirare fuori quello che si ha dentro. Avevo un diario segreto quando ero bambina, ma era molto più noioso di questo!

10:10 pm: Ho preparato una bella sorpresina per il mio capo: domani a pranzo lo porto in un posto che conosco per passare due ore di sesso sfrenato. Non vedo l'ora. Ha un modo di toccarmi e di guardarmi che mi fa venire i brividi. La cosa che mi eccita di più e che ha l'aspetto di un uomo integerrimo e tutti lo credono senza vizi. Questa cosa mi manda fuori di testa.

10:44 pm: La mia prima storia seria è durata quattro anni. Per quanto riguarda il sesso lui era un matto. Era insaziabile: l'abbiamo fatto veramente ovunque, non importava se c'era gente nell'altra stanza o se eravamo all'aperto in pieno giorno. Con lui non era mai noioso. Purtroppo il rovescio della medaglia era che era così instancabile che io non gli bastavo e, a un passo dalla convivenza, ho scoperto che aveva una storia parallela che durava da quasi anno. A quel punto ho fatto l'unica cosa sensata: ho raccolto quel che rimaneva del mio orgoglio personale e del mio amor proprio e l'ho lasciato.

11:09 pm: La scoperta di un tradimento è una cosa che ti lascia senza difese, è come essere travolti da un treno. Pensi che per non essertene accorta sei veramente il più stupido essere vivente sulla faccia della terra e non fai altro che immaginare loro due insieme. È terribile. Poi passa il tempo e capisci che le corna sono il normale decorso di una storia, una cosa che devi mettere in conto.



GIORNO SEI

11:05 am
: La mia ultima storia è nata dopo una relazione burrascosa e sofferta, per questo quando ho conosciuto P., il classico bravo ragazzo, ho pensato che era proprio quello che mi ci voleva: un po' di tranquillità. P. era sempre lì per me, sempre pacato, mai un gesto improvviso, mai un eccesso. Insomma due palle. Ma la cosa peggiore era che la stessa tranquillità si ripercuoteva nel sesso. Per anni mi sono posta l'obiettivo di cambiarlo, di farlo diventare un altro uomo. Ma ho capito che non si può trasformare Topolino in Rocco Siffredi. Nell'ultimo periodo il sesso, oltre a essere sempre più noioso, era anche più raro e di conseguenza io ero sempre più isterica.

11:25 am: È più forte di me. Non posso rinunciare alla passione, come non posso fare a meno della mia indipendenza. In questa società una donna, per essere considerata al pari di un uomo, deve ammazzarsi d lavoro, ma al contempo ci sarà sempre qualcuno che le rinfaccerà di essere "troppo concentrata sulla carriera". Che ipocriti! È capitato spesso che gli uomini con cui avevo una storia mi accusassero di lavorare troppo e di trascurarli. Be', le cose stanno così: non sono la fidanzatina che ti aspetta a casa a cucinare.

4:06 pm: Dopo la mia pausa pranzo, mi sento particolarmente rilassata. È stato bellissimo come sempre: ho dato l'indirizzo di un appartamento al mio capo e mi sono fatta trovare lì. In un attimo eravamo senza vestiti che ci rotolavamo nel letto. È come se lui sapesse esattamente dove e come toccarmi.



GIORNO SETTE

12:41 am
: Ho ancora mal di testa dopo la serata di ieri: una tranquilla cena fuori con le mie migliori amiche. Solo noi quattro a parlare di uomini, di cazzate e a ridere davanti a un paio di bottiglie di vino. Starò invecchiando ma queste sono le serate che preferisco, sono stanca delle discoteche, dei locali dove il copione è sempre lo stesso. Alla soglia dei trenta e dopo anni di vita in giro per locali, ora ho solo voglia di serate tranquille. Per favore, non portatemi in discoteca.

12:44 am: Dell'aperitivo con quel tipo nemmeno l'ombra, sarà perché tra le altre cose si è dimenticato di chiedermi il numero di telefono? Insomma, va bene attaccare bottone via facebook, ma almeno chiedimi il numero di telefono per invitarmi fuori. Questo parte male.

3:05 pm: Oggi è una bellissima giornata. Tra un po' mi preparo e vado a correre al parco. È un anno che non lo faccio più. All'inizio sarà dura, ma mi farà bene!

3:19 pm: Ok, c'è ancora speranza per il genere maschile. Finalmente il bello addormentato mi ha chiesto il numero di telefono. Ormai lo davo per spacciato. Parlando gli ho detto del mio progetto di andare a correre e si è proposto di accompagnarmi. Mi sono immaginata completamente sudata, spompata, ansimante e in preda ai crampi dopo i primi 500 metri: non è esattamente l'immagine che vorrei dargli di me, quindi gli ho elegantemente detto che preferivo andarci da sola. Lui ha rilanciato proponendo un aperitivo per la settimana prossima. Bene bene.

7:23 pm: Ultimamente mi chiedo se prima o poi anche io avrò di nuovo voglia di aprire il mio cuore a qualcuno. Al momento mi sembra impossibile e sinceramente non credo di averne né la voglia né la forza. Non sono mai stata veramente innamorata di qualcuno, ma ho sofferto molto e so che far entrare qualcuno nella mia vita significa anche dargli la possibilità di farmi male. È un errore che non sono pronta a rifare.





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