La collera di chi non ha dimenticato
La rabbia di chi non mai perdonato
scuote l’universo che mi circonda
per farlo crollare.
Infinite volte ho chiesto perdono
Ma per chi non vuole ascoltare
Non esistono parole.
In questa casa che è oramai solo una prigione
L’angoscia e la paura
Sono spietati aguzzini
Il silenzio è un urlo senza voce.
Come un condannato
Attendo una sentenza senza appello
Rinchiuderai il mio cuore
Tra le sbarre dei ricordi
Guarderò il mio Sole
Sorgere e tramontare
Il suo calore
La sua luce
Saranno indelebili nella mia memoria.
Distruggi pure questo sogno
Fai a pezzi la mia vita
Il tuo odio è un uragano
Che si abbatte anche su quelle anime innocenti
Che tu stesso hai generato.
Fuggire lontano non servirebbe a nulla
Sarai un ombra che mi seguirà ovunque
Placherai la tua ira solo mio sangue.
E sanguina questo cuore mio
Si spegne lentamente, inesorabilmente
Agonizza l’anima
Riversa in questo fiume di veleno.
Rivivo nel passato
Immagini, parole che ero riuscita a seppellire
Ora risorgono come orribili fantasmi
E mi mostrano un futuro amaro
In cui non avrò pace
È questa l’atroce condanna
Giacomo Esposito
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Complimenti. Quando gli uomini sono amici, anche l’acqua è dolce.