Io andavo alle medie, lui le superiori, quando facevamo "Filone" a scuola andavamo al cinema, con 100 lire alla maschera andavamo sopra, lato alto del cinema, e facevamo sesso, la maschera, era quella persona che ti accompagnava dentro con la torcia, noi sapevamo che ci quardava, nell'oscurità del cinema lo vedavamo, ma facevamo finta di niente, la maschera si masturbava vedendo noi che facevamo sesso come pazzi. Un giorno la maschera, eravamo clienti settimanali, ci diete lui cento lire e disse: Mi posso mettere più vicino nel vedervi, il mio fidanzato disse di si, facevamo sesso sfrenato, a quel punto vedavamo bene la maschera come si masturbava nel vedere noi.
Dopo alcune settimana la maschera si faceva sempre più vicina, è vero che c'era l'oscurità del cinema, ma io incominciavo a sentire le mani della maschera su di me, e vedevo il mio ragazzo che si eccitava ancora di più, insomma dopo alcune settimane la maschera entrava anche lui dentro di me, io inizialmente facevo finta di non accettare, ma... mi eccitava anche a me, avevo appena 12 anni, ormai facevo sesso con il mio ragazzo e la maschera, che era molto ben attrezzato, molto più grosso del mio ragazzo, ma questo non creava turbamente ne a me ne al mio ragazzo.
Una mattina, noi andavamo al cinema la mattina, sapevamo quel cinema che era aperto la mattina, la maschera ci propose di andare a casa sua, lui aveva 40 anni io 12 e il mio ragazzo 15, accettammo.
La mattina andammo a casa della maschera, fu molto gentile prendemmo il caffè, e bussò alla porta un amico della maschera, aveva anche lui sui 40 anni, pian pianino incominciammo a fare sesso, prima incominciavo con il mio ragazzo e pian piano entrarono i due amici dentro di me, non so spiegarvi, ma mi sentivo in paradiso, una ragazzina trattata come una donna grande con due uomini grandi, ben attrezzati, l'amico della maschera ce l'aveva ancora più grande, e bene c'erano tre uomini dentro di me godevo talmente che mi sentivo svenire dalla gioia, facemmo sesso dalla mattina le nove fino alle due del pomeriggio, senza quasi mai fermarci.
Ma cosa stava succedendo, io e il mio ragazzo eravamo sempre più eccitati, i nostri giochi diventavano sempre più perversi.
La casa della maschera cambiavano uomini due o tre a settimana.
Ad un certo punto incominciavano ad arrivare i regali sempre più belli e sempre più costosi, ormai pretendevo solo oro o diamanti, insomma non volevo soldi ma volevo regali di valore.
Quando tornavamo a casa io e il mio ragazzo li mettevamo in una piccola cassaforte che avevamo comprato.
Passavano gli anni e le perversioni che facevamo non finivano mai, anzi io e il mio ragazzo facevamo cose pazzesche che nove settimane e mezzo, il film, era un niente per quello che facevamo noi.
Il cinema la mattina, di pomeriggio gli avvocati, la sera gli ingegneri, ma io non ero mai stanca, vero che la sera appena mi mettevo sul letto cascavo dal sonno, inutile dire che misi la spirale, il medico ginecologo, si prese il doppio perchè ero minorenne.
Alcuni alberghi creavano problemi perchè eravamo tutte e due minorenni, ma altri no, ormai a Napoli sapevamo gli alberghi giusti per noi.
C'era un avvocato che metteva il suo studio a disposizione nell'orario di spacco, dalle 14,00 alle 16,00 in cambio voleva pertecipare pure lui, con il sesso sono tutti uguali avvoccato e compani.
Diventammo maggiorenni e il nostro gruzzoletto aumentava sempre.
Eravamo pieni d'oro. Un pomeriggio io e il mio ragazzo decidemmo di smettere e di sposarci, inutile dire, che quello che facevamo non l'ha saputo mai nessuno.
Dopo sposati con tutto quello che avevamo, aprimmo uno studio di dentista, adesso io sono l'assistente di mio marito dottore.
Di tanto in tanto facciamo qualche scappatella al "Privè" ma molto raramente. Mi sento diversa, pensando con calma tutto quello che ho fatto, adesso credo che non riuscirei.
Dopo sposati da Napoli ci siamo trsferiti a Roma, per eliminare tutte le interferenze che potevamo incontrare dopo il nostro stop.
Con i figli è tutto diverso, si vede la vita da un'altra angolazione.
Io amo mio marito e i miei figli, tutto quello che abbiamo fatto l'abbiamo fatto di comune accordo è stato bellissimo; siamo stati furbi sfruttando la situazione a nostro favore.
Perchè vi ho scritto? Non so di preciso ma mi andava di dirlo a qualcuno, rimanendo anonima, forse qualche mio ex che entrato dentro di me leggerà questa confessione e ricorderà quei momenti felici e spensierati. Addio - Roma -
N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.