RISPOSTA: Mi dispiace che lei consideri la religione un 'placebo' che allevia le nostre sofferenze. Sono d'accordo che la fede accende una speranza nel cuore di chi ha bisogno d'aiuto, ma perchè chiamare illusione un sentimento sconosciuto ad un non credente.
E poi, mi dice quale uomo possa sentirsi depositario di un verità dimostrata, superiore a quella religiosa, a tal punto, da autorizzarlo a considerare illusione le convinzioni e la fede di una persona.
Ha mai riflettuto da quante altre illusioni l'uomo è soggiogato nel corso della sua vita: la ricchezza, la bellezza, la carriera, il potere, e così via.
Abbiamo più certezze su questo genere di illusioni, potendone riscontrare quotidianamente la fatuità, che non su quelle di carattere religioso, il cui riscontro, almeno per il momento, non è possibile farlo.