Arriva per tutti noi, ad un certo punto della vita, il sadico interesse (soprattutto quando si è giovani) e la curiosità di sapere quanto manca al fatidico giorno in cui saluteremo tutti per andarcene in pensione. A volte invece abbiamo la necessità di controllare se il nostro capo è in regola e ci ha versato tutti i contributi che ci servono. E non è la prima volta che un lavoratore si sveglia, va al patronato per controllare quanti contributi ha maturato, in quegli anni in cui ha lavorato con quel datore, che diceva di averlo messo in regola, salvo poi scoprire che gli aveva pagato meno contributi del previsto o persino zero contributi. È bene allora pendere la buona abitudine di controllare, di tanto in tanto, la nostra situazione contributiva.
Ma come possiamo farlo? Dove andiamo a vedere i nostri contributi? Ecco le risposte.
Contributi: cosa sono
Nel momento in cui veniamo assunti (o diventiamo lavoratori autonomi), iniziamo a essere messi in regola (o ci mettiamo in regola soli se autonomi). Iniziamo cioè ad accumulare una quantità di versamenti obbligatori, calcolati su una percentuale della nostra retribuzione e pagati dal nostro datore di lavoro al nostro ente previdenziale (colui che poi ci erogherà la futura pensione): sono i famosi contributi previdenziali, che vengono versati in parte dal nostro datore di lavoro e in parte trattenuti dal lordo della nostra busta paga e concorrono ai fini del calcolo contributivo per la nostra attesissima pensione.
I contributi possono essere:
Tutta questa quantità di contributi che accumuliamo va a finire in un cassetto previdenziale, raccolta in un fascicolo ordinato e cronologico, che sta sempre lì, e su nostra richiesta si può aprire in qualsiasi momento. È appunto l’estratto conto contributivo: un documento in cui vengono raccolti e riepilogati tutti i contributi che i datori di lavoro che abbiamo avuto ci hanno versato o che abbiamo versato noi stessi. Vengono infatti presi in considerazione tutti i nostri periodi lavorativi (ovviamente quelli con contratti in regola).
È un documento fondamentale per la nostra storia contributiva, perché ci permette di verificare la nostra regolarità nel versamento dei contributi e vedere se il nostro datore di lavoro presente o passato è stato onesto e regolare nei versamenti. Ed è inoltre il documento che ci serve per fare il calcolo della pensione che prenderemo.
Estratto conto contributivo: quali informazioni contiene
In questo documento sono raccolte tutte le informazioni che ci servono per fare le nostre verifiche e che serviranno all’Inps per procedere al calcolo della pensione: i dati anagrafici del lavoratore e l’insieme dei versamenti previdenziali ordinati per:
Ci sono diversi modi per controllare l’estratto conto e vedere i contributi versati:
Per accedere alla richiesta estratto conto online è sufficiente:
L’estratto conto contributivo Inps è disponibile oggi solo per alcune categorie di lavoratori: dipendenti privati, lavoratori autonomi, iscritti alla gestione separata, iscritti al Fondo clero.