Lista Dei Egizi
Categoria : DIALOGO CON L'EDITORE
Pubblicato da Giuseppe Piccolo in 24/1/2017
Per gli abitanti dell’antico Egitto, tutti gli dei incarnavano il mondo reale e il modo di vivere autentico. Affascinante è la sorprendente forma di apparizione degli dei, che a parte può discostarsi, in parte o in toto, dall’aspetto umano, per rifarsi in figure della fauna e della flora, oppure per manifestarsi in attributi e simboli. Sugli scarabei, la dimensione ridotta obbliga ad una miniaturizzazione, ma la riconoscibilità rimane inalterata. E' solo dal Medio Regno, e molto raramente, che le divinità cominciano ad essere raffigurate sugli scarabei.


 











 


Lista Dei Egizi





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Per gli abitanti dell’antico Egitto, tutti gli dei incarnavano il mondo reale e il modo di vivere autentico. Affascinante è la sorprendente forma di apparizione degli dei, che a parte può discostarsi, in parte o in toto, dall’aspetto umano, per rifarsi in figure della fauna e della flora, oppure per manifestarsi in attributi e simboli.

Sugli scarabei, la dimensione ridotta obbliga ad una miniaturizzazione, ma la riconoscibilità rimane inalterata. E' solo dal Medio Regno, e molto raramente, che le divinità cominciano ad essere raffigurate sugli scarabei.



Per descrivere in maniera compiuta la realtà del mondo divino egizio si fa ricorso atre dimensioni: ogni dio si presenta con il proprio nome, la propria apparizione nel corso del tempo cosmico e la propria collocazione nello spazio di culto.

Questa triplice manifestazione non intralcia affatto l’unità dell’idea divina, bensì definisce un concetto universale che oltrepassa le capacità cognitive dell’uomo. Per inoltrarsi nel pantheon egizio, bisogna avere ben presente il concetto fondamentale secondo il quale l’essenza divina si manifesta sotto sembianze molteplici.



La creazione



Al principio è il caos nelle cui profondità delle acque di Nun, giace addormentato lo spirito del creatore. Dal mare di Nun emerge una collinetta sulla quale, una fenice, si posa quale creatore, Atom-ra, il Sole.

Narra la leggenda che Atum-ra, “tenendo il fallo in pugno ed eiaculando diede vita ai gemelli Shu (dio dell’aria) e Tefnut (dio dell’umidità)”.

Dai due gemelli nascono Nut (il cielo) e Geb (la terra). Dice il mito che Geb e Nut, innamorati, se ne stavano tutto il tempo abbracciati, impedendo alla vita di germogliare. Atum-ra allora comanda a Shu di separarli. Shu calpesta Geb e con le mani solleva Nut (che infatti é sempre rappresentata inarcata e con le mani ed i piedi aggrappati a Geb).

Da Geb e Nut nascono Osiride, Seth, Iside e Nefhti che con Horus ,figlio di Osiride ed Iside, ed i quattro dei loro progenitori formano l’Enneade. Anubi è il figlio illegittimo di Osiride e Nefti.



L’ Enneade esprime il gruppo dei nove dei che stanno alla base della cosmogonia egizia. Nella religione egizia detta Grande Enneade, composta da Atom e da quattro coppie di dei: Shu e Tefnut, Geb e Nut, Osiride e Iside e Seth e Nefti; vi è poi una Piccola Enneade, nella quale, oltre ai precedenti, o talvolta in sostituzione, sono presenti Anubi, Horus, Thot e Maat.

Il centro di culto originario dell’Enneade fu a Eliopoli ossia la città del sole che divenne uno dei maggiori luoghi di culto di tutto l’Egitto.



Elenco di tutti gli dei Egizi, man mano verranno aggiunti i collegamenti link su quelli presenti nel forum.







AMON



Dio il cui nome significa " il nascosto "

è una divinità molto antica con caratteristiche guerriere.

A partire dal Medio Regno diventa la principale divinità di Tebe,

e, in sincretismo con il Dio Ra, prende il nome di

Amon-Ra e le caratteristiche di Dio creatore.

E' lo sposo di Mut ed il padre di Konshu,

formando con queste divinità la triade tebana.











ATUM



Il principale Dio egizio,

creatore del mondo e padre di tutti gli Dei.

Ebbe origine dal “Nun”, il brodo primordiale

in cui già esisteva come spirito, ma divenne realtà solo quando

Ptah (che quindi evidentemente già esisteva!)

ne pronunciò il nome (qui è interessante un parallelo

con il Vangelo di Giovanni che inizia:” In principio era il Verbo,

nel Verbo era Dio e il Verbo si fece Dio”).




Venerato anche e principalmente sotto il nome e la forma di:






RA



Il disco solare nascente,

viene anche raffigurato con la forma

di un falco. Da qui, ATUM-RA o,

più semplicemente, solo RA.

Per autogenerazione,

Atum-Ra diede vita

a due figli: Tefnut e Shu.











TEFNUT



Rappresentata con la testa di leonessa,

impersonifica la sostanza umida.

Una tradizione riporta che,

avendo litigato col padre,

fuggì in Nubia e ritornò

solo grazie all’intercessione di Thot.















SHU e NUT



Il Dio dell’aria, porta sul capo una piuma di struzzo, che costituisce anche il geroglifico

del suo nome,Con Tefnut, sposa-sorella, generò il cielo (Nut) e la terra (Geb) e viene raffigurato mentre

sostiene la volta celeste separandola dal fratello come simbologia dell’aria tra la terra ed il cielo...

Dea del cielo e, in generale, di tutti i corpi celesti, viene immaginata

come un corpo di donna, dal seno procace e pieno di stelle, curvo a semicerchio

sopra la terra e sostenuta dal padre Shu.







GEB



E’ la terra sulla quale vivono gli uomini e gli animali.

Rappresentato con figura maschile,

porta sul capo un’oca che è anche il simbolo

geroglifico del suo nome.

Dall’unione tra Geb e Nut,

nascono quattro figli: Osiris, Isis,

Set e Nefti che si sposano tra loro,

formando le coppie Osiris-Isis e Set-Nefti.









OSIRIS



Figlio prediletto di Geb,

a lui venne affidato il regno della terra.

Assassinato dall’invidioso fratello Set

che ne sparse le membra nel Nilo,

venne ricomposto nel corpo dalla sposa-sorella Isis.

Da allora è il signore dell’Oltretomba e

viene perciò raffigurato con i simboli del potere

faraonico (pastorale e flagello) avvolto nel

sudario e con un colore verdastro.









ISIS



Oltre che protettrice dell’unione familiare,

è anche la Dea della magia.

Porta sul capo il simbolo di una scala.

Ricomposto che ebbe il corpo del

suo sposo (al quale però mancava il fallo,

sostituito con un elemento in legno)

riuscì ad avere lo stesso

da lui un figlio: Horus.











SET



Rappresentato con la testa

di un animale non identificabile,

è il Dio cattivo e terribile fratricida.

Viene considerato il Dio del deserto

e dei popoli stranieri.

Nel periodo del Nuovo Regno,

diventa il protettore dell’esercito.











NEFTI



Sposa di Set, lo abbandonò

dopo il fratricidio.

Protettrice del focolare domestico,

porta sul capo il disegno di un fornello.

Ebbe un figlio, Anubis, che però

forse non era stato generato

da Set, bensì da Osiris...






Con questi nove Dei, dato che Atun e Ra sono due nomi dello stesso Dio, si conclude quella che viene chiamata l’Enneade Eliopolitana, alla quale verrà poi aggiunto Horus.




HORUS



Vendicatore del padre,

sconfisse Set che venne risparmiato solo per intercessione di Isis.

Quindi, è il simbolo della potenza vincitrice e perciò anche associato

alle titolazioni faraoniche. Adorato in tutto l’Egitto, sia come bambino

sia come adulto, assume vari nomi particolari a seconda delle varie località.

Come Ra-Harakhte viene addirittura identificato con Ra. Ebbe quattro figli

che danno il loro nome ai vasi canopi: Amset, Hapi, Duamutef e Qebehsenuf.











MAAT



Emanazione di Ra,

simboleggia l’ordine universale del creato,

l’opposizione al caos, l’etica, la morale e la giustizia.

La piuma che porta sul capo è il contrappeso

al cuore del defunto sulla bilancia

di fronte al tribunale degli Dei.











HATHOR



La dea vacca.

Si dice che, in questa forma sia una delle più antiche

e che il suo culto provenga dal Sud. Poi, il mito riporta che quando

Isis intercesse con Horus per salvare la vita di Set,

ormai sconfitto, questi, in un impeto d’ira, tagliò la testa

alla madre. Ma Ptah, che era presente, la sostituì prontamente

e provvisoriamente con una di vacca.

Da allora, Isis viene anche adorata come

Hathor, portando sul capo due corna che

circondano il disco solare.











PTAH



E’ il Dio della conoscenza e del sapere.

Dal nome Het-Ka-Ptah (il tempio dell’anima di Ptah),

che da Memphis si estese a tutta la valle del Nilo, deriva l’attuale nome

dell’Egitto, in origine solo Khemet, la terra nera.

Viene raffigurato avvolto in un sudario aderente, con la testa rasata

e due avambraccia che spuntano dallo stomaco a

reggere un particolare bastone. Probabilmente,

dato che fu lui a pronunciare il nome di Atun

rendendolo reale, si tratta della personificazione

di un concetto astratto, fuori dal tempo.







THOT



In egizio Djehuty, è l' inventore dei geroglifici,

Dio della scrittura e quindi anche degli scribi.

E' lui che teneva nota di tutto ciò che avveniva

e che registrava le sentenze divine. Ottenne dalla Luna

cinque giorni in più per completare l'anno in 365 giorni.

Viene raffigurato con la testa di Ibis, poiché questo uccello

compie salti di esattamente 4 palmi e Thot è anche il dio della misura.

Talvolta, era rappresentato anche con la testa di babbuino, animale che spesso tiene

appoggiata la fronte al pugno, comunicando un'immagine di saggezza.











ANUBIS



Rappresentato in forma di sciacallo,

aiutò Isis a ritrovare i resti del corpo di Osiris.

Di quest’ultimo divenne il compagno fedele

nel Regno dei Morti. Sempre presente nei giudizi

del Tribunale dell’Oltretomba, accompagna

per mano lo spirito dei defunti nel Duat.











BASTET



La Dea gatta. Di origini molto antiche e,

talvolta, assimilata alla feroce Sekhmet,

la Dea leonessa. All’inizio era una gatta selvatica,

il gatto del deserto che tuttora esiste, e portava

un anello all’orecchio. Con la XXII Dinastia libica,

perse le sue caratteristiche di ferocia, diventando

la Dea della gioia e a lei venne addirittura

dedicata la nuova capitale dell’Egitto, Bubasti.











BES



Dio nano e deforme è l'unico ad essere rappresentato

sempre frontalmente mentre mostra la lingua.

Protegge la casa dagli spiriti maligni

e, assieme ad Hathor, è il Dio della musica

e dei musicisti. Per le sue doti protettive,

veniva spesso raffigurato sulle suppellettili

all'interno delle abitazioni e nei "mammisi",

dato che veniva venerato anche come tutore

delle gestanti e della quiete familiare.







MUT



Il suo nome significa “madre”, delle quali

è quindi la protettrice. Assume particolare importanza

nel Nuovo Regno, come controparte femminile

di Ammon-Ra di Uaset (Tebe). Assieme a lui ed a

Khons, forma la Triade di Tebe. Viene anche

adorata come raddrizzatrice dei torti..

















KHONS



Figlio di Ammon-Ra e di Mut,

il suo nome significa “viaggiatore”,

probabilmente come riferimento al

corso della Luna della quale costituisce la divinità.

Una falce di Luna è infatti raffigurata,

assieme al disco solare, sopra il suo capo.











KHNUM



Con testa di caprone e lunghe corna,

Khnum era il principale Dio dell’Alto Egitto

con un Tempio nell’isola di Elefantina.

Da lui dipendevano le piene del Nilo, ma,

soprattutto era il “vasaio” che aveva modellato

sul suo tornio il genere umano e dato loro la vita.

Forma una Triade con la sua sposa...











SATET



che porta la corona dell’Alto Egitto

con due corna di gazzella, animale da

lei protetto, che era venerata come custode,

con il suo arco, dei confini meridionali del

Paese, e con la figlia (o altra moglie)...











ANUKET



raffigurata con uno strano copricapo

di piume di struzzo, forse tipico della Nubia.

















SOBEK



Il Dio coccodrillo adorato a Kom Ombo,

dove sono stati trovati moltissimi coccodrilli mummificati.

Il suo nome significa “che veglia su di te” Quindi,

protettore contro le avversità ed i torti ed anche

con capacità di guaritore.

Il Tempio di Kom Ombo, infatti,

era diviso in due sezioni: una dedicata

al culto e l’altra alla cura dei malati.

I Greci lo chiamarono Suchos.











HAROERIS



E’ un’altra personificazione di Horus

nella sua prima forma.

Era il Dio della luce.

I suoi occhi rappresentavano uno il Sole,

l’altro la Luna. Assieme ad

Hathor ed a Sobek, costituisce

la Triade di Kom Ombo.











HAPI



Dio che personifica il Nilo, che, per gli Egizi, aveva proprio questo nome ed aveva origine tra File ed Elefantina.

Nilo è la corruzione greca del fonema egizio “nwy” che significa acqua. Hapi è raffigurato in colore azzurro o verde,

con lunghe mammelle, simbolo del dare nutrimento, mentre versa dell’acqua. Però, in effetti, per gli Egizi,

gli Dei Hapi erano due: uno per l’alto Egitto, chiamato Hap-Meht e con un copricapo di piante di papiro,

ed uno per il Basso Egitto (come quello qui raffigurato) chiamato Hap-Reset che, invece, portava

sul capo dei fiori di loto. Vengono spesso raffigurati insieme mentre, con delle corde, intrecciano il

simbolo dell’unione delle due terre: il “sematawi”.











TAURET



Originaria del Basso Egitto, è una divinità di origini pre-dinastiche.

Rappresentata in forma di ippopotamo con abbondanti

mammelle pendenti e con una pelle di coccodrillo sulla schiena,

appoggia la mano sul “Sa”, simbolo del salvagente di giunco usato sul Nilo.

E’ la protettrice delle gestanti, dell’allattamento e dell’infanzia.











NEITH



Adorata nel Basso Egitto, la corona rossa sembra si

debba proprio a lei, ed in particolare a Sais, è una Dea

guerriera e viene raffigurata con arco e frecce. In seguito,

verrà accomunata a Satet, sposa di Khnum (vedi sopra) e porterà

ambedue le corone. Anch’essa è una divinità molto antica.

I Greci la assimileranno ad Atena ed i Romani a Diana.











HARPOKRATE



In egizio Heru-pa-Khered, rappresenta Horus bambino.

Viene raffigurato sia in braccio alla madre Isis che lo allatta,

sia come fanciullo con un dito sulla bocca che, in questo caso,

non significa silenzio, ma è una derivazione del geroglifico

“bambino”. In alcune steli esposte nei Templi, cavalca un

coccodrillo e tiene in mano dei serpenti. L’acqua versata sopra

le steli acquisiva poteri protettivi e taumaturgici.











SEKHMET



Raffigurata, come Tefnut, in forma di leonessa,

è nota dai fin tempi più antichi come Sekhmet-Hethert.

E’ la “femmina potente”, la “signora rossa” che rappresenta la

forza inarrestabile della vendetta divina contro i nemici ed il potere

della distruzione nei casi in cui la violenza si rende necessaria.

Come distruttrice veniva anche invocata contro i dèmoni portatori di

malattie e di pestilenze e proteggeva medici e chirurghi.