Il sesso consapevole
Categoria : SOTTO VOCE
Pubblicato da Anonimi in 26/1/2015
“Ma il sesso è chimica… quel che va bene a te non va bene ad altri… non puoi generalizzare”. Eppure posso. Perché sono certo che tu regali brevi sensazioni perfino a quelli che conosci in modo superficiale. E’ una grande balla quella che vi raccontano quando dicono che dovreste tirarvi, allisciarvi, abbellirvi chirurgicamente, perché farebbe di te, per esempio, quello che farebbero un paio di tacchi con i quali non sei abituata a camminare. Il passo diventa innaturale. Tu non saresti più tu. Allora mi racconta della meraviglia di un corpo che non si nasconde più. Narra, a parole, dei sospiri che genera la carne che non è sopraffatta dall’insicurezza.


Il sesso consapevole? Non so se riesco a raccontarvelo. Capita quando sai tutto di te e anche di lui, e non c’è noia, anzi, tutt’altro. Lui si muove in modo più sicuro, senza ansie e con particolari attenzioni per il tuo corpo che è un po’ più morbido e lui dice che lo trova anche più sensuale. Capita di sorprendersi a vicenda, guardarsi e ridere, mischiare il piacere con l’ironia, perché ci si conosce così bene che si sa perfettamente cosa dire senza correre il rischio di ferirsi. Non è questione di percorrere l’abitudine. Si tratta di gestire al meglio quel che sappiamo facendo in modo che ogni volta sia diverso. Siamo curiosi, e ci vuole tanto tempo per percorrere ogni centimetro della nostra pelle.


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Godere a volte è anche stare in silenzio e respirare bene, sentirsi perfettamente a proprio agio. Guardarsi da lontano e comprendere i suoi pensieri. Cercare la sua mano e trovarla immediatamente, perché i corpi si parlano e i nostri corpi si sono parlati così a lungo. Noi non corriamo il rischio di stancarci, lui mi dice, e se mi lasciassi io soffrirei maledettamente. Anche se non ti dico “ti amo” tutti i giorni. Anche se a volte la nostra intimità è fatta di carezze, scambiate sul divano mentre guardiamo un film in tv. Anche se per chiunque la nostra unione è quasi al termine perché dura da tanto, troppo, tempo.



Mi dice che ha paura di perdermi, adesso, perché invecchiare mi rende più sensuale, lo sguardo è più accogliente, come se tutto il corpo fosse lì pronto a regalare calore, e sono cazzate, lui mi dice, le preoccupazioni per le rughe, la cellulite, le smagliature. Il corpo di una donna adulta è fatto di altre storie e sono storie che incuriosiscono moltissimo. Non vedi come ti guarda quel ragazzo? Io chiedo chi e lui indica un tale, giovane, carino, e dico “su, non dire sciocchezze”. No no, conferma lui. Ti sta guardando. Tu non capisci ma emani un senso di familiarità, un’intimità, un calore che eccita e rasserena e non hai proprio in mente quanti uomini ci sono in giro insicuri, che in realtà se ne fottono dei tuoi difetti fisici, perché vivono di ansia e non sono ancora pronti per la vita. Pensano di dover soddisfare molte aspettative e vedono le donne come delle esigentissime amazzoni, belle ma anche no. “Perciò dici che a loro piace una adulta che gli fa da mamma? Così si sentono al sicuro? Non è un gran complimento, questo, no?”.



Non hai capito, risponde. Non cercano la mamma, perché ad una mamma non vorrebbero fare le cose che vorrebbero fare a te. Cercano una donna adulta che dia tutto quello che dai tu. “Cioè?” e lui ride. Ti sottovaluti. Il punto non è, come diresti tu in una battuta, che sai fare dei gran pompini, ma che il sesso che fai tu è intimo, sensuale, passionale, è bellissimo. Io sono geloso quando qualcuno ti guarda in un certo modo perché so che vede le stesse cose che vedo io. “Ma tu sei innamorato…” e lui non ci sta a sdrammatizzare, e insiste. Non c’entra un cazzo. Sono innamorato ma ho anche occhi per vedere e ti assicuro che sono obiettivo. La vedi quella? E’ bella ma è glaciale. Io so che il sesso con lei sarebbe un gran disastro.



“Ma il sesso è chimica… quel che va bene a te non va bene ad altri… non puoi generalizzare”. Eppure posso. Perché sono certo che tu regali brevi sensazioni perfino a quelli che conosci in modo superficiale. E’ una grande balla quella che vi raccontano quando dicono che dovreste tirarvi, allisciarvi, abbellirvi chirurgicamente, perché farebbe di te, per esempio, quello che farebbero un paio di tacchi con i quali non sei abituata a camminare. Il passo diventa innaturale. Tu non saresti più tu. Allora mi racconta della meraviglia di un corpo che non si nasconde più. Narra, a parole, dei sospiri che genera la carne che non è sopraffatta dall’insicurezza. Hai presente un bagno caldo? Una lunga nuotata tra splendidi colori e il calore che ti rimette al mondo?



Lo guardo e lui è visibilmente eccitato. Mi bacia sulla mano, accarezza il braccio, poi si ferma a contenermi la nuca, gioca con i miei capelli. Sei bellissima, dice. Sei bellissimo, dico. Ecco cos’è il sesso consapevole tra persone adulte. Per voi invece com’è?



Ps: è una storia vera. Grazie a chi me l’ha raccontata. Ogni riferimento a cose, fatti e persone, è puramente casuale.