Donne nude che fungono da vassoio
Categoria : GOSSIP
Pubblicato da Adriana Abussi in 27/7/2014
Jennipher sorride. Reazione alla mano di un trentenne che solleva una patatina dal suo ombelico. Un po? di solletico, uno dei problemi dell?essere una «ragazza vassoio». Ruggero Piazzon, uno dei titolari del «Diverso strip bar» di Vicenza, la chiama così.
Donnavassoio


E, per allontanare le critiche, premette subito: «Non è costretta, è consenziente e pagata». Ma non è tutto. All'ungherese di 23 anni che da qualche sera passa un?oretta distesa sopra un tavolo del locale di lap dance infarcita di tramezzini e patatine, l?attività piace (o almeno così dice). 

«La ragazza vassoio» è così: una fanciulla che, pagata, si presta a fare da appoggio al cibo offerto ai clienti di un locale sexy circondata da colleghe che si esibiscono intorno al palo. Una moda giapponese, sbarcata in America e in Europa ma finora mai entrata in Veneto, tanto meno a Vicenza, piccola capitale dei locali notturni del Nordest. E proprio nella città che pullula di lap dance (ma che qualcuno chiama ancora sagrestia d?Italia) sbarca il «body food», un vassoio fatto di pelle e ossa servito a uomini di tutte le età che entrano al «Diverso strip bar» per vedere bellezze dell'Est senza abiti. E, molto prima che cali la notte sulla prima periferia. In galleria Crispi, infatti, lo spettacolo comincia alle 17.30 e finisce poco prima dell'alba. . Inizialmente sembra esserci un po? di timidezza tra i commensali. C?è chi si chiede «ma posso prendere il tramezzino che è sopra la pancia?». Altri vanno diretti verso il cuore (nel senso letterale). Piano piano il vassoio si svuota e arriva una cameriera a farcirlo nuovamente.