Racconto del tradimento di Caterina, 35 anni, di Roma
Categoria : SOTTO VOCE
Pubblicato da Anonimi in 22/5/2014
gif56Fino a poco tempo fa ero fermamente convinta che non sarebbe mai mancato nulla nella mia vita! A soli 35 anni come donna avevo ottenuto tutto quello che avevo sempre sognato: dopo rapporti più o meno deludenti, avevo finalmente raggiunto lo scapolo più ambito di Roma ed ero felicemente sposata.


Anche professionalmente avevo raggiunto il culmine: avevo lavorato per diventare da semplice giornalista a direttrice di un giornale conosciuto e ormai potevo praticamente fare che quello che volevo. Inoltre, non solo possedevo una bella villa alla periferia di Roma, con domestici che assecondavano ogni mio capriccio, ma anche talmente tanti soldi che non riuscivo a spenderli tutti. In breve, la mia vita era perfetta! 


Donna mia


Tuttavia quando l’ho incontrato, la mia vita è cambiata completamente e mi sono ritrovata in un mondo a testa in giù.



Ogni settimana si teneva una riunione nel mio ufficio con i miei colleghi. Per lo più il tutto si svolgeva in 2-3 ore, dopodichè potevo dedicarmi nuovamente al mio vero lavoro. Tuttavia questa volta sarebbe stato diverso!



Mentre eravamo nel bel mezzo di una discussione piuttosto accesa, improvvisamente la porta si è aperta leggermente, qualcuno ha sventolato un fazzoletto bianco e una voce maliziosa ha chiesto una breve tregua. Tutti abbiamo guardato un po’ sorpresi la porta, abbiamo interrotto la riunione e „lui“ è entrato! Alto, abbronzato, un tipo dal corpo muscoloso da far palpitare il cuore di tutte le donne, ed era fermò là. Alla sua vista sono rimasta a bocca aperta! Mi sentivo come se fossi stata colpita da un fulmine, e non ho prestato nemmeno attenzione al fatto che si era presentato come un nuovo collega. Tuttavia, quando ho notato l’improvviso silenzio nella stanza, mi sono ripresa impercettibilmente, e mi sono alzata per salutarlo. Mentre mi presentavo, ho sentito il suo sguardo pungente fermarsi a lungo sul mio e ciò mi ha confuso completamente un’altra volta. Tuttavia anche se ero così confusa, mi sono ripresa e gli ho detto di sedersi. Poi ho tentato di sfuggire al suo sguardo come meglio potevo e cercavo di tornare a fare la capo redattrice di successo che ero. Dopo un’ora dalla fine della riunione, tutti avevano lasciato il mio ufficio. Tutti, tranne lui!



Se ne stava semplicemente seduto lì, ad aspettare, e quando ho avuto il coraggio di guardarlo negli occhi ancora una volta qualcosa dentro di me è esploso! Ogni fibra del mio corpo gridava di essere toccata e desiderata da lui. Mi sentivo totalmente priva di volontà e volevo che mi possedesse lì e subito, sul tavolo del mio ufficio, per fare del sesso selvaggio e senza inibizioni con me. Quando questi pensieri mi sono passati per la testa, ero sconvolta! Io, che sono sempre stata così corretta e per la massima fedeltà, non pensavo ad altro che a un’avventura con questo bel ragazzo, il mio nuovo collega di lavoro. Naturalmente sapevo che per molte delle mie amiche il tradimento era la cosa più naturale del mondo. Tuttavia, fino ad allora, le avevo invidiate piuttosto che compatite, poiché non avevo mai messo la faccenda in discussione.



Anche se non avevo mai avuto alcuna esperienza con un amante, una cosa l’avevo capita: lo volevo! Lì e subito!



Eppure, in fin dei conti ero la sua superiore non potevo semplicemente fare sesso con lui! Quando avevo di nuovo la situazione abbastanza sotto controllo, ho incrociato di nuovo il suo sguardo e mi sono resa conto che doveva avere letto i miei pensieri, poiché se ne stava in silenzio, sorridendo tra sé e sé. A un certo punto si è alzato e si è diretto verso di me. Quando è arrivato a soli pochi centimetri da me, mi ha preso delicatamente il mento fra le mani e l’ha sollevato in modo che fossi costretta a guardarlo negli occhi. Poi lentamente si è chinato in avanti e mi ha baciato. Proprio così! E io stavo lì e non ho fatto nulla per fermarlo! Mi ha stretto tra le braccia e ha fatto correre le sue mani lungo la mia schiena. Tremavo e le mie ginocchia sono diventate così deboli che per non cadere, mi sono aggrappata a lui come una naufraga. In un sol colpo, la mia mente si è spenta e sono diventata cieca e sorda nei confronti di tutto ciò che mi si trovava intorno. Quando ha sentito che ero irrimediabilmente dipendente da lui, mi ha spinto contro il muro e ha cominciato a sollevare la mia gonna. Ho avvolto le gambe intorno a lui per non perdere il suo appoggio, e ho aperto i suoi pantaloni. Non c’importava che in qualsiasi momento qualcuno avrebbe potuto aprire la porta dell’ufficio, perché in quel momento c’eravamo solo noi due! Come in delirio, siamo caduti uno sopra l’altra e ci siamo spinti oltre sempre più velocemente. Ansimando e gemendo, siamo arrivati insieme all’orgasmo, cosa che ci ha fatto quasi stramazzare al suolo, come fosse un’eruzione vulcanica. Esausti, siamo stati saldamente premuti uno sull’altro e cercando di riprendere aria nei polmoni.



Dopo una piccola eternità, il mondo intorno a noi ha lentamente ripreso a girare. Non avevo mai sperimentato nella mia vita del sesso così selvaggio e disinibito, da spegnermi completamente il cervello!



Dopo quell’esperienza, ho improvvisamente capito perché i miei amici amano le proprie scappatelle come afrodisiaco: mi sentivo così viva e libera come mai prima in vita mia! Quando l’ho guardato in modo incerto, ho saputo che aveva sentito la stessa cosa, perché i suoi occhi avevano quel colore scuro, quella luce misteriosa, e il suo sguardo mi diceva che non sarebbe potuto rimanere solo un incontro.



E nonostante tutti i sentimenti confusi, sono segretamente felice di quella promessa…