Difficile perdonare il coniuge che tradisce, ma lo devi a te stesso
Categoria : SOTTO VOCE
Pubblicato da Anonimi in 15/2/2014
Bella donnaHo 49 anni, sono sposato dal 95 e stavo insieme a mia moglie da quando lei ne aveva 16 ed io 21. Abbiamo 2 figli, 9 e 12 anni. L´anno scorso la scoperta del tradimento di mia moglie. Infiniti tentativi da parte mia di recuperare la nostra vita, ma lei niente.


Da febbraio a settembre è stato per me un inferno, avevo pensato di farla finita. Sono stato salvato, da unagif34 ragazzina su internet che mi ha scritto di non farlo per lei, perché ci avrebbe sofferto. Lei, una sconosciuta, ha evitato che lasciassi questo mondo.
Non riuscivo più a giustificare la mia vita, per me non aveva più senso vivere, io ho sempre amato mia moglie (e la amo tutt´ora). Devi far passare del tempo e cercare dentro di te, trovare delle ragioni per andare avanti. Devi riuscire a convincerti che le sensazioni che provi sono frutto della tua mente, che ci deve essere per forza qualcosa oltre. Che tutta questa negatività sulla terra è causata dal nostro ego. Riuscendo ad osservarlo in modo neutrale, come se fosse un nostro compagno, le cose cambiano. Cercare di perdonare tua moglie è molto difficile, ma lo devi a te stesso.



Per 8 mesi sono riuscito a resistere in casa con i miei bambini, occupandomi di tutte le faccende domestiche perché lei era impegnata con il suo amante. Ho continuato a stirare per un po´ anche le sue cose, ma quando mi ha fatto pervenire la convocazione per la separazione, non ce l´ho più fatta. Ho provato a resistere, a chiedere io l´affidamento, sono arrivato dal giudice e non ho accettato la separazione consensuale, cercavo una riconciliazione.
Il giudice purtroppo ha disposto la nomina di un CTU, rimandando l´udienza a tempo indefinito.



I costi da sopportare e soprattutto lo stress che avrei dovuto far passare ai miei figli con psicologi, servizi sociali, avvocati e giudici, uniti ad una mia difficile situazione lavorativa, mi hanno convinto a cercare un accordo.
E che accordo! Ho dovuto accettare di essere cacciato dalla mia case, con custodia dei bambini a weekend alterni. Sono uscito di casa da 2 mesi. Questo fatto mi ha provocato un rifiuto nei confronti di mia moglie, non la posso vedere, mi provoca un immenso fastidio. Non è più il dolore e la disperazione che provavo l´anno scorso, e questo mi consola sulla capacità di recupero che abbiamo. Purtroppo l´unica cosa che possiamo fare è arrenderci all´evidenza dei fatti. La persona che ho amato di più a questo mondo mi ha tradito, e con me ha tradito anche i suoi figli.
Mi ha condannato,nel nome dell´amore che nutro per i miei bambini a doverne sopportare la sua presenza, a cercare di accettare la sua presenza, perché non è possibile amare i propri figli se si odia la loro madre. Questa è la tragica e sconvolgente verità.



Dovrò lavorare ancora parecchio su di me per superare questo scoglio, ma sono sicuro di riuscirci. Tra l´altro quanto successo mi ha spinto a ricercare dentro di me, a valutare più profondamente l´essenza di questa nostra vita e quello che mi pare di intravvedere, al di la del buio che ancora mi avvolge, è la presenza di una luce.
Farò di tutto per riuscire a raggiungerla.