C' è una regola fondamentale che ogni persona investita di responsabilità dovrebbe
seguire nello scegliere un collaboratore, nell' assegnare un posto, una carica: informati su cosa ha fatto nel corso della sua vita. Studialo in modo approfondito, non basarti su ciò che dice di se stesso, sul modo in cui si presenta, perché la persona malvagia, quando è intelligente, ha una incredibile capacità di apparire amabile e di mentire su ciò che ha fatto e su ciò che intende fare. E non basarti neppure su quello che dicono i suoi amici e coloro che dipendono da lui. Perché ai primi ha nascosto le sue infamie, e gli altri, o li ha già comprati, o li tiene in pugno con la pau ra.
L' unico modo per riconoscerla è ricostruire pazientemente che cosa ha fatto nel corso della sua vita interrogando chi l' ha vista all' opera, ascoltando i testimoni. Come in un processo. Scoprirete allora che questo personaggio tanto gentile, tanto perbene, tanto promettente, in tutti i luoghi in cui è stato ha creato disastri, ha compiuto infamie ed è ricordato con orrore.
I tedeschi che hanno eletto Hitler cancelliere non hanno fatto questa indagine, nemmeno il presidente Hindenburg. Non hanno avuto il coraggio, la voglia, o l' onestà di andare a vedere il suo tentativo di colpo di Stato a Monaco. Non hanno voluto guardare il modo in cui governava il suo partito, la brutalità delle sue SA e delle sue SS, e che razza di personaggi fossero i suoi collaboratori più fidati.
Se avessero perlomeno letto il suo libro Mein Kampf, avrebbero capito che era una personalità paranoide, spietata. Invece si sono fatti abbagliare delle sue parole. Questa è stata la colpa della Germania e dei suoi politici. Lenin a veva studiato Stalin e aveva capito che costituiva un pericolo. Se non fosse morto così presto, l' avrebbe fermato. Ma i suoi, anche se avvertiti, non gli hanno creduto e Stalin li ha sterminati tutti. Shakespeare conosceva questo tipo di persone intelligenti e perverse, e ce le ha descritte. Come Riccardo III che, nonostante tutte le infamie compiute, trova sempre gente che non vede, non vuol vedere, fino a lasciarlo salire sul trono. Sono coloro che governano gli Stati, i partiti, le grandi istituzioni che, con le loro scelte, costruiscono la classe dirigente del Paese, cioè l' insieme delle persone che lo fa concretamente funzionare. Il valore di una élite politica si misura dalla capacità di reclutare e di formare una classe dirigente di altissimo livello.
Se non sa farlo, se non sa scartare gli incapaci, i disonesti e i corrotti, il suo destino è inesorabilmente segnato. Nessun grande generale, né Alessandro né Cesare né Napoleone, avrebbe potuto vincere le guerre se non avesse saputo scegliere bene i suoi generali e questi, a loro volta, i loro ufficiali. Quando vedete che i capi, per negligenza, per opportunismo, per spirito di confraternita, non fanno quest' esame accurato dei loro collaboratori e tollerano o addirittura promuovono persone malvagie e moralmente corrotte a posti di responsabilità, vuol dire che sono inferiori al loro compito e che sono destinati a cadere.