L’ho incontrata per la prima volta nel 1998. Un cliente, che probabilmente aveva notato la mia somiglianza con il personaggio, un giorno arrivo’ all’appuntamento con un regalo dicendomi: “Ecco, questa sei tu!” Si trattava di un volumetto contenente le avventure a fumetti della nostra eroina: il quinto della serie. Ancora lo conservo, come conservo anche tutti gli altri che, poi, ho acquistato in seguito, per conto mio.
Chiara di notte, oltre al nickname che uso ormai da dodici anni, con il quale mi conoscono sia gli amici che i nemici nel web, mi ha regalato momenti di grande ilarita’. Ma con lei non mi sono soltanto divertita. Nelle sue storielle viene espressa, con grande verita’, la semplice ma mai banale filosofia di vita di chi sceglie di esercitare il piu’ antico mestiere del mondo. In Chiara ho trovato dunque un’entita’, seppur disegnata su carta, con la quale ho potuto condividere per lungo tempo quella che era la mia realta’.Una realta’ non facile da spiegare alle persone di cui mi circondavo che, ovviamente, non erano in grado di digerire la mia professione un po’ particolare.
Da straniera in Italia, e con un carattere un po’ introverso, non avevo infatti nessuno con cui confidarmi e al quale mostrare la vera “me”. I clienti, la categoria di persone con la quale trascorrevo la maggior parte del tempo, non erano certamente i piu’ adatti per condividere i miei pensieri piu’ intimi, e le colleghe, quasi tutte italiane, vivevano con sofferenza quel tipico sdoppiamento morale di chi non riesce ad ammettere, neppure a se stessa, di essere una puttana. Anche loro non erano pertanto capaci recepire il fatto che, invece, per me, il mestiere non era affatto pesante e non rappresentava davvero alcun problema.
Cosi’, a poco a poco, forse per questa mancanza di interlocutori e interlocutrici con cui confrontarmi, Chiara di notte e’ riuscita a entrare nella mia anima, fino a diventarne parte integrante. Un’amica immaginaria, dunque, ma sempre accanto a me in quanto in grado di esprimere esattamente cio’ che anch’io avevo sempre pensato, e provato. In lei mi sono rispecchiata, scoprendo nelle sue storielle, che ad un occhio superficiale possono apparire soltanto comiche, umanita’, ingenuita’, semplicita’, schiettezza e umilta’, qualita’ rare da trovare se non nelle persone veramente speciali. Con la sua totale mancanza di ipocrisia e la sua carica erotica invidiabile, miscela micidiale capace di affascinare e disarmare chiunque, mi ha fatto capire che in fondo non ero cosi’ sola come credevo.
E’ stata talmente intensa la mia relazione con lei, da andare ben oltre la semplice passione per un fumetto. In breve, sono arrivata ad ispirarmi quasi completamente al suo stile di pensiero, in verita’, come ho detto, non molto distante dal mio, adottando il suo modo ironico e scanzonato per affrontare le situazioni piu’ disparate, vedendo in ognuna il lato piu’ divertente e non quello piu’ fastidioso, al punto tale che, durante i miei incontri di lavoro, non sapevo piu’ se ad andare a letto col cliente fossi io, oppure Chiara di notte.
Oggi, dopo tanto tempo, mi era presa la voglia di andare a ricercare, fra i libri nella mia non piccola biblioteca, l’intera collezione delle sue avventure, con l’intento di rileggerle e magari, dato che il materiale che si puo’ reperire in internet e’ veramente scarso, riportarne qualcuna in questo blog. Il luogo piu’ adatto per renderle il giusto merito. Purtroppo, al momento, ho ritrovato soltanto il primo volumetto, quello ricevuto in regalo dal cliente. Presumo che il resto della collezione sia rimasto probabilmente a Milano. Percio’ non avro’ la possibilita’ di prenderlo se non quando andro’ di nuovo in Italia; sicuramente, non prima del prossimo autunno.