L'attore e regista riporterà l'Inferno di Dante in piazza Santa Croce a Firenze. Lo farà con 12 nuovi 'capitoli' del suo celebre spettacolo 'TuttoDante', in programma dal 20 luglio al 6 agosto, recitando, all'ombra della statua del Sommo poeta collocata sul sagrato della basilica, i canti dal XI al XXII della prima, sulfurea, cantica della Divina Commedia. "Nei gironi dall'11 al 22 troviamo, i corrotti, i politici che prendevano bustarelle, quelli accusati di peculato, concussione, corruzione. I ruffiani, i seduttori, le prostitute i lusingatori, i sodomiti...". "Ballarò chiude come le scuole per tornare a settembre: Floris è un maestro. Proprio bravo da volergli bene, quasi quasi sarebbe da mettere al posto di Monti. Giovanni se ti presenti alle primarie, dai è il momento dei comici, ora andiamo". Ma poi cosé lo spreed si chiede Benigni: "Non lo sappiamo chi c'é dietro, ce lo siamo chiesti". "Ormai si reggono gli animi non più sul sentimento ma sull'economia. Oramai si tende a distruggersi, non cé più l'orlo del baratro".
E rivolgendosi ancora al conduttore di Ballarò: "Floris hai bisogno di un esperto tecnico? Mi presento io alle primarie". E quindi le domande sui tecnici Fornero? "La metterei a fare i conti di quante persone ci sono nell'inferno: per l'Inps 390.000 per il ministro 60". Per poi aggiungere: "io ho una visione romantica del lavoro: se manca, non cé più democrazia. E' un sacrilegio che la gente non lavori". Monti per Benigni è da Purgatorio: "anche - aggiunge - per me é da Paradiso. Il purgatorio è un canto tecnico, dolce, dolcissimo, educato per bene. Un canto che serve a riparare i guasti, così come Monti deve riparare l'inferno che abbiamo creato. Il passato è morto, il presente non c'é, la nostra unica speranza è il futuro. Questa Italia ce l'abbiamo in prestito dai nostri figli. Monti deve pensare al lavoro". Infine Benigni chiude così: 'A voi non ve lo hanno ancora comunicato, ma il prossimo Cda cancellera' Ballarò".