A 35 anni osservano in modo critico tutta la pelle (36%) e in particolare quella del contorno occhi (26%) mentre apprezzano lo sguardo (24%). Non accettano ancora il naso (28%) e lo vorrebbero rifare (32%).
A 45 anni alla prima occhiata controllano la regione periorbitale (40%) e il tipo di pelle (24%). Hanno fatto pace col loro naso, qualcuna lo giudica attraente (20%) ma si preoccupano per lo sguardo e la pelle che circonda gli occhi perché le fanno apparire più vecchie (30%). Infatti vorrebbero 'ritoccare' questa area (36%).
A 55 anni il nuovo cruccio è la linea della mandibola che scende per forza di gravità e le invecchia (34%). Vorrebbero modificarla il 30% delle donne. Preoccupa anche la zona degli occhi (34%) e la vorrebbero migliorare il 34%. "Moltissime donne allo specchio notano i punti deboli ma il giudizio negativo cambia con gli anni", spiega Billur Sezgin, chirurgo plastico e autore della ricerca.
"Il campione osservato ha come riferimento di bellezza donne più giovani. Si tratta di un paragone non salutare e scoraggiante che le spinge sempre di più dal chirurgo. Il 20% delle donne che va sotto i ferri ha disordini psichiatrici e di queste l'80% è depressa. I medici devono selezionare solo le candidate ideali per non creare attese irrealistiche".