Il seme della discordia viene instillato in noi donne già dal momento in cui nasciamo. E' quello della competizione. Lo sanno bene le donne che hanno sorelle. Che siano più grandi o più piccole è indifferente. Il rapporto è inversamente proporzionale. Più è minore la differenza di età più è grande la competizione.
Una gara continua per conquistare la "pole position" nel cuore dei genitori o degli amici e parenti per voler essere la più bella, la più buona, la più brava a scuola, insomma ... la più, la più ... la più...
Per mia fortuna ho imparato quanto sia nociva la competizione tra donne già dalla prima elementare quando, a causa del mio carattere difficile, sono stata catapultata in una classe completamente maschile. Ho avuto, così, modo di osservare da vicino i maschi nei loro comportamenti tipici.
Fa nulla che si trattava di bambini perchè tanto il comportamento dei maschi non cambia in nulla con il trascorrere degli anni perché si comportano e agiscono esattamente allo stesso modo a cinque, a trenta o a quarant' anni e oltre.
Nei bagni lo tirano fuori... si masturbano, appena li vedi vengono...
Al bosco se vedi un ragazzo solo... appena lo guardi lo tira fuori per fartelo vedere, se lo vedi si masturba... e viene, se invece è con amici si limita a guradarti.
Questa mia singolare esperienza ha contribuito a fare di me la donna che sono ora. Tuttavia, mai anche allora, che indossavo la stessa divisa dei maschietti e cioè un grembiulino nero con il fiocco a pallini bianchi e neri invece che il grembiulino bianco con il fiocco rosa delle femminucce, ho abdicato a quella che era la mia femminilità e anzi ne ho tratto vantaggio per avere delle piccole posizioni di privilegio.
Ho appreso allora tutto quello che c'era di positivo da apprendere dai miei compagni di scuola. Ricordo come fosse oggi che una volta un bambino aveva detto alla mamma che non si doveva andare a scuola perché era una giornata di festa.
La mamma, allora, per punirlo, l'aveva non solo accompagnato a scuola ma picchiato di santa ragione davanti a tutti i compagni di classe e alla maestra. Nessun bambino, in quella occasione si era schierato dalla parte della mamma ma tutti indistintamente dalla parte del compagno di scuola a cui era stato riservato un trattamento così umiliante.
Se invece la classe fosse stata composta solo bambine, queste, invece, l'avrebbero tutte condannato, isolato e messo alla gogna.
Gruppo. Gruppo e ancora gruppo. Questa la prima lezione che ho imparato dai maschi.
Un altro errore in cui noi donne incorriamo quasi sempre è quello di avere un' amica del cuore dalla quale non ci separiamo mai. La conosciamo all' asilo e non l'abbandoniamo più. In coppia con l'amica del cuore diventiamo un tutto unico.
In coppia andiamo al bar, al ristorante, con gli amici e le amiche, con i rispettivi fidanzati e in coppia andiamo persino al gabinetto.
Avete mai conosciuto un maschio che va a gabinetto con un altro maschio? Non esiste proprio. Sarebbe scambiato per finocchio.
Le amiche del cuore fanno perdere tempo perché ci tengono incollate alla cornetta del telefono o al cellulare per ore e ore costringendoci ad ascoltare il racconto delle loro disavventure amorose e a recuperare le ore sottratte allo studio o al lavoro in orari impossibili, in genere di notte oltre che ci sfiancano perchè ci sottraggono energie vitali.
Insomma angustiano le nostre giornate buttandoci addosso i loro malesseri e le loro frustrazioni. Il risultato è che l'amica del cuore è risollevata e noi invece ci sentiamo amareggiate e di cattivo umore per aver dovuto in tempo reale risolvere i suoi problemi con la scuola, con il fidanzato, lavorativi.
Inoltre, quando poi, per caso, si finisce per litigare, le ex amiche del cuore, diventano le nostre peggiori nemiche. Cercano alleanze con altre amiche che diventano le nuove amiche del cuore e tutto per metterci i bastoni tra le ruote e farci del male.
Spifferano ai quattro venti i nostri segreti, anche quelli più intimi, e così le confidenze fatte all'ex amica del cuore diventano di pubblico dominio.
La pubblicità negativa è spietata ed è rivolta principalmente nell'ambito degli amici comuni.
Per di più parte una competizione e una lotta senza esclusione di colpi per accaparrarsi e acquisire visibilità e una posizione di potere che metta in ombra definitivamente o addirittura KO la ex alleata. Ma tale dimostrazione di forza altro non è che una sconfitta bella e buona e quello che è triste è che le ex amiche, ora nemiche, non se ne rendono nemmeno conto. Sprecano le loro energie in questa dannosa quanto inutile lotta.
Partendo da questo punto di vista diventa fondamentale circondarsi di diverse tipologie di donne, frequentarle tutte e mutuare da ciascuna pregi e punti di forza, senza essere in competizione con nessuna ma favorendone il confronto e il dialogo.
Altro errore è fare classificazioni in base al ceto sociale o alla cultura. Non ci sono donne di serie A e donne di serie B ma proprio da tutte possiamo imparare qualcosa, da mettere poi in atto al momento del bisogno.
Allargare i nostri orizzonti e la nostra visuale spogliandoci di stupidi preconcetti ci permetterà di essere più rilassate con noi stesse e con gli altri oltre che essere più forti. E' questo un segreto per avere più chances di vittoria nella vita di relazione.
N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.