Acetil-L-carnitina: Ha effetti positivi nelle depressioni - Riduce i danni neurologici prodotti dai disturbi della circolazione - Protegge la muscolatura del cuore - Possiede proprietà analgesiche nel trattamento delle neuropatie diabetiche
Categoria : MISTERI NASCOSTI
Pubblicato da Luisa De Micco in 13/8/2011
Occhi8L’acetil-L-carnitina è un estere dell’aminoacido L-carnitina, che a sua volta può essere sintetizzato dalla lisina e della metionina. L’acetil-L-carnitina stessa si forma dall’enzima trasferasi nel fegato, nei reni e nel cervello dell’uomo. In considerazione degli effetti biologici, l’acetil-L-carnitina incrementa, nel contesto dell’ossidazione degli acidi grassi, l’assimilazione dell’acetil-CoA nei mitocondri – le «centrali elettriche» delle cellule.


donna9L’acetil-L-carnitina incrementa, nel contesto dell’ossidazione degli acidi grassi, l’assimilazione dell’acetil-CoA nei mitocondri

– le «centrali elettriche» delle cellule. Si ha inoltre una stimolazione della produzione

di acetilcolina e la promozione della sintesi di proteine e dei costituenti della membrana

cellulare.

Grazie a questi effetti biochimici basali, l’Lcarnitina e il suo estere fungono quasi da «combustibile» per la produzione di energia nelle cellule.

Una carenza di queste sostanze fondamentali nelle cellule è riscontrabile quando i tessuti particolarmente soggetti a sollecitazioni (la muscolatura, il miocardio, il cervello, ecc.) mostrano un fabbisogno elevato e sono maggiormente sensibili ai disturbi.

L’acetil-L-carnitina è presente in forma naturale soprattutto nel cervello e anche in altri tessuti ed è disponibile anche sotto forma di integratore alimentare. Sebbene, in senso proprio, non potrebbe verificarsi una reale condizione di deficienza di acetilL-carnitina, essendo questo estere sintetizzato dal corpo stesso, con l’avanzare dell’età si abbassa il livello di acetil-L-carnitina nei

tessuti. Secondo ricerche mediche condotte nel settore, questo aminoacido può essere impiegato con successo per la cura di malattie demenziali (ad es. il morbo di Alzheimer), le depressioni senili, le infezioni da HIV, la neuropatia diabetica, i disturbi della circolazione cerebrale e i deficit cognitivi indotti dal consumo di alcool.

Effetti

Non è stato ancora possibile decifrare i meccanismi esatti dell’azione dell’acetil-L-carnitina. Secondo studi recenti, questo estere

agisce sulla base della comunanza strutturale con l’acetilcolina come parasimpatomimetico. In questo senso l’acetil-L-carnitina

funge da neurotrasmettitore colinergico stimolando il metabolismo neuronale nei mitocondri.

Questi effetti colinergici dell’acetil-L-carnitina sono stati attributi da alcuni gruppi di ricercatori al blocco del potenziale inibitorio postsinaptico. Secondo altri autori questa azione si basa su una stimolazione diretta delle sinapsi. Di significato ancora maggiore

tuttavia è il fatto che l’acetil-L-carnitina è in grado di stabilizzare la fluidità della membrana cellulare attraverso la regolazione del

livello endogeno della sfingomielina, che potrebbe essere in rapporto con un incremento del metabolismo dell’energia cellulare nei mitocondri.

L’acetil-L-carnitina costituisce inoltre un serbatoio-substrato per la produzione di energia cellulare. Ciò potrebbe rappresentare la chiave attraverso la quale evitare un eccessivo deperimento delle cellule nervose, mediante un livello intracellulare soddisfacente di acetilL-carnitina. È stato possibile inoltre dimostrare che l’acetil-L-carnitina è in grado di rafforzare l’efficacia di determinati fattori di crescita dei nervi nelle singole regioni del cervello.

Indicazioni

Nel complesso è stata dimostrata l’efficacia

di una terapia sostitutiva a base di acetilL-carnitina nelle seguenti malattie e condizioni:

Demenza di Alzheimer: in numerosi studi

clinici è stato dimostrato che l’acetil-L-carnitina agisce in modo positivo sulle funzioni cognitive di pazienti con una demenza

di tipo Alzheimer. Sebbene non siano ancora disponibili risultati a lungo termine,

una somministrazione prolungata potrebbe

portare ad un incremento della memoria a lungo termine.

Informazione  scientifica Acetil-L-carnitina

L’estere acetil-L-carnitina, oltre alla somiglianza biochimica con l’aminoacido carnitina, presenta anche funzioni metaboliche simili – soprattutto nella trasformazione delle sostanze nutritive in energia. Come integratore alimentare, l’acetil-L-carnitina è efficace nelle forme di demenza e nelle neuropatie periferiche.

Acetil-L-carnitina  In sintesi

Acetil-L-carnitina

▹ migliora le funzionalità cognitive nei pazienti che soffrono di demenza di Alzheimer

▹ ha effetti positivi nelle depressioni

▹ riduce i danni neurologici prodotti dai disturbi della circolazione

▹ protegge la muscolatura del cuore

▹ possiede proprietà analgesiche nel trattamento delle neuropatie diabetiche



Depressione: nei pazienti con depressione maggiore, l’integrazione di acetil-L-carnitina può portare ad una modifica del ritmo circadiano della secrezione di glucocorticoide con un aumento del livello di cortisolo totale. L’apporto aggiuntivo di acetil-L-carnitina può quindi essere di ausilio nel trattamento dei sintomi della depressione.

Disturbi della circolazione cerebrale: nei casi di ischemia cerebrale e reperfusione, l’impiego di acetil-L-carnitina ha dato risultati positivi. A tale proposito, studi hanno

dimostrato la possibilità di ridurre le conseguenze neurologiche associate a tale avvenimento somministrando acetil-L-carnitina.

Disturbi cardiovascolari: come l’L-carnitina, l’acetil-L-carnitina promuove il trasporto degli acidi grassi per la produzione di ATP nei mitocondri della muscolatura scheletrica e del miocardio ed esplica un’azione protettiva contro i danni prodotti dai radicali liberi.

Danni causati dal diabete: nei diabetici è possibile lenire i dolori neuropatici e migliorare la funzionalità nervosa periferica con la somministrazione per via endovenosa di acetil-L-carnitina. Questa sostanza potrebbe quindi avere effetti positivi sui disturbi metabolici e funzionali che caratterizzano le polineuropatie diabetiche.

Abuso di alcool: numerosi studi hanno dimostrato che sia l’L-carnitina che l’acetil-L-carnitina agiscono sulla demolizione dell’alcool nel fegato, ritardandone notevolmente l’ossidazione. L’acetil-L-carnitina potrebbe quindi essere d’aiuto nella terapia dei disturbi cognitivi degli alcolisti.

Dosaggio

Somministrare normalmente 1 – 2 capsule, mg 500, 3 volte al giorno, al momento dei pasti, con abbondante acqua.

Effetti collaterali, controindicazioni

L’integrazione con acetil-L-carnitina è, nelle dosi consigliate, efficace e sicura. Anche in caso di assunzione prolungata per oltre un anno, non sono stati osservati effetti collaterali considerevoli. Le più frequenti reazioni indesiderate sono irritabilità, nausea e vomito. Si consiglia di non somministrare durante la gravidanza o l’allattamento e

a persone soggette a trattamento medico continuato, se non su previo consiglio del medico. L’acetil-L-carnitina non è indicata per i dializzati.

Istruzioni

Prima della somministrazione di integratori

alimentari, è consigliabile consultare uno

specialista. In presenza di malattie croniche o in caso di contemporanea assunzione

regolare di farmaci, usare l’acetil-L-carnitina solo dopo aver consultato un medico.

In caso di insorgenza di disturbi, consultare

un medico e informarlo della somministrazione. Conservare in luogo fresco e asciutto,

fuori dalla portata dei bambini.

Il prodotto devono essere considerati misure preventive o mezzi per migliorare il benessere generale dell’individuo.



Prima di somministrare il prodotto per il trattamento di malattie, si consiglia di consultare il medico curante.