Giro di vite in Francia su alcuni trattamenti di medicina estetica per il dimagrimento localizzato tra i più utilizzati: si tratta della mesoterapia (con l'utilizzo di una particolare sostanza, la fosfadilcolina, o con miscele di varie sostanze), ma anche di ultrasuoni, laser, infrarossi e radiofrequenza. Con un decreto, la Francia ha infatti vietato tali pratiche per "pericolo grave o sospetto di pericolo grave per la salute umana".
La decisione è stata presa in seguito ad un avviso da parte della Haute Autorité de Santé (HAS) su alcune complicanze in pazienti che avevano effettuato questi trattamenti. Il decreto, del ministero del Lavoro e della Salute, è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale francese in data 12 aprile e prevede una entrata in vigore "immediata". Il provvedimento prevede, in particolare, il "divieto di alcune tecniche di distruzione delle cellule di 'stoccaggio' dei lipidi a fini estetici, presentando un danno grave, così come il divieto delle tecniche che utilizzano agenti esterni (ultrasuoni focalizzati, laser, infrarossi, radiofrequenze) che presentano un sospetto di danno grave per la salute umana".
MARTINI, VIA INDAGINE SU SICUREZZA - "Avvieremo un'indagine con l'Istituto superiore di sanità per verificare la sicurezza delle pratiche di lipolisi, e se ci sia anche in Italia una casistica relativa alle complicanze collegate a tali trattamenti che ci possa portare a seguire la via decisa dalla Francia". Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, dopo l'entrata in vigore in Francia del decreto che vieta i trattamenti di medicina estetica di lipolisi che includono, tra gli altri, mesoterapoia, ultrasuoni focalizzati, laser, infrarossi e radiofrequenze.
CODACONS, VIETARLE ANCHE IN ITALIA - Vietare anche in Italia le cure anti-grasso potenzialmente pericolose per la salute umana. Lo chiede il Codacons, rivolgendosi al ministero della Salute e all'Antitrust, dopo che la Francia ha disposto un giro di vite su alcuni trattamenti di medicina estetica per il dimagrimento localizzato (mesoterapia, ultrasuoni, laser, infrarossi e radiofrequenza). "Si tratta di metodi di dimagrimento che stanno prendendo sempre più piede in Italia, attirando migliaia di cittadini che, specie in questo periodo pre-estivo, sperano di eliminare con velocità i grassi in eccesso", afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. "Di fronte ai sospetti di pericoli per la salute umana, e in base al principio di precauzione - sottolinea Rienzi - chiediamo al Ministero della Salute e all'Antitrust di intervenire, valutando l'efficacia di tali cure e i possibili danni per la salute, ed adottando provvedimenti analoghi a quelli della Francia".
CHIRURGO, DIVIETO E' ATTO PRUDENZA - La decisione del ministero della Salute francese di vietare le pratiche di medicina estetica di lipolisi, dalla mesoterapia ai laser, è una opzione "in via preventiva: è cioé un atto di prudenza, con l'intenzione di effettuare un periodo di test più lungo su tali pratiche, ma la decisione non va intesa come l'affermazione di un'acclarata pericolosità di tali mezzi". A sottolinearlo è il chirurgo plastico Giulio Basoccu dell'Università la Sapienza di Roma. Si tratta di pratiche, rileva Basoccu, "molto utilizzate anche in Italia, e già si registra un 'boom' delle richieste in vista della prossima stagione estiva". A fare ricorso alle pratiche di lipolisi, spiega, "sono anche le ragazze più giovani, proprio perché non si tratta di interventi chirurgici invasivi ed il loro costo è relativamente contenuto". In particolare, precisa Basoccu, "l'uso della fosfadilcolina, sostanza vietata dal decreto francese e che serve nella pratica della mesoterapia a sciogliere i grassi localizzati, in Italia è già vietato. Tuttavia - aggiunge - non si può escluderne l'impiego da parte di centri non qualificati". Quanto ai 'sospetti danni gravi' per la salute che hanno spinto il ministero francese a vietare tali pratiche, "non disponiamo attualmente - afferma l'esperto - di una casistica relative alle eventuali complicanze, e questo anche per il fatto che alcune delle sostanze impiegate in questi trattamenti sono in uso solo da pochi anni". Certamente, rileva il chirurgo plastico, "in questo settore sono necessari ulteriori controlli, dal momento che vari centri operano con personale non medico o specializzato". I centri di medicina estetica, ricorda Basoccu, "devono avere un riconoscimento da parte delle Asl ed i trattamenti devono essere effettuati da medici. Dunque - conclude - l'invito è di rivolgersi esclusivamente a strutture qualificate".
SOCIETA' MEDICINA ESTETICA, STOP ECCESSIVO - La decisione del ministero della Salute francese di vietare l'utilizzo delle pratiche di medicina estetica di lipolisi per 'sospetti danni' sulla salute "ci pare eccessiva e ci lascia perplessi". Ad affermarlo è il segretario generale della Società italiana di medicina estetica (Sime) Emanuele Bartoletti. "La decisione francese ci lascia perplessi - ha spiegato Bartoletti - dal momento che si tratta di un provvedimento preso in via preventiva; ad ora, infatti, non sono documentati effetti collaterali gravi collegabili alle pratiche di lipolisi. Dunque - ha aggiunto - penso si tratti di una decisione eccessiva". Infatti, molte delle pratiche vietate dal ministero della Salute francese, come ad esempio il laser, ha sottolineato l'esperto, "sono in uso da anni ed hanno dimostrato buoni risultati con validi margini di sicurezza". Inoltre, su altre terapie indicate dal decreto francese, ha precisato, "sono stati pubblicati vari studi scientifici che ne attestano la validità". Per questo, "a parte la questione relativa all'utilizzo della fosfadilcolina, per la quale è necessaria un'ulteriore validazione - ha detto Bartoletti - ritengo sia stato fatto, in un certo senso, di tutta l'erba un fascio". "Ovviamente - ha concluso il segretario generale della Sime - discorso diverso è il cattivo utilizzo di tali pratiche o strumentazioni di medicina estetica, e sicuramente rischi esistono se i trattamenti vengono eseguiti da personale non medico".
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