Una mamma per amica? Non stiamo parlando del notissimo telefilm americano, quello in cui mamma e figlia parlano dei rispettivi fidanzati come due eterne sedicenni, e in cui è di solito la figlia che fa ramanzine alla mamma. Stiamo parlando della vita reale. Quella in cui, il più delle volte la mamma è la nostra più acerrima nemica, quella che ci proibisce di far tardi la sera, che ci fa interrogatori su quel che facciamo fuori casa, che non approva i nostri fidanzati, e via litigando. Ma cosa succede se invece, è tutto il contrario?
Da che mondo è mondo, il rapporto madre-figlia è visto simbolicamente come il rapporto conflittuale per eccellenza. Pensateci: già non è facile far andare d'accordo due donne che devono vivere a stretto contatto. Se poi queste due donne hanno una certa differenza d'età, e in aggiunta un legame di sangue, il livello di conflittualità aumenterà in maniera esponenziale. Non per nulla quando chiedete a una donna parlare di sua mamma, in un buon 60% dei casi la vedrete storcere la bocca. La conclusione è che, in fin dei conti, un certo livello di conflitto è inevitabile, e forse addirittura sano. Anche perchè poi con gli anni, quando anche la figlia diventa adulta, e ancora di più ha lei stessa dei figli, lo stesso conflitto che anni prima sembrava acuto e insanabile, si sbiadisce e diventa trascurabile. O per meglio dire, diventa un gradino della crescita necessario da oltrepassare, ma che ormai ci si è giustamente lasciati alle spalle.
Ma cosa succede quando invece abbiamo a che fare con una mamma che vuole fare a tutti i costi l'amica? Una mamma che va in giro in minigonna, che non fa mai storie per gli orari, che pretende di farsi raccontare le nostre sfighe sentimentali come se fosse la nostra compagna di banco e magari ci tiene a raccontarci le sue?
Sono convinta che una buona metà delle lettrici di questo articolo (quelle che "mia madre è una strega") si stiano lasciando andare ad un bel "magari anche mia mamma fosse così!". Giustissimo. E' accettabile che chi si è scornata per anni con una madre perennemente indisponente guardi a un esempio del genere come a un sogno. Che a loro è stato crudelmente negato. Ma sappiatelo: non è tutto oro quello che luccica. Non che le madri con cui ancora litigate ogni due giorni vadano santificate. Forse sono banalmente delle madri normali, che magari anche impilando errori su errori, hanno cercato di fare del loro meglio per essere delle buone genitrici, pur nei loro limiti.
Sarebbe bello invece sentire la voce di quelle figlie che hanno (o hanno avuto) una mamma per amica. Una mamma che le ha quasi sempre assecondate, che si è messa sul loro stesso piano, cancellando le distanze generazionali e i gap di ruolo. Cancellando di fatto il loro ruolo. Pretendendo di farsi trattare da amiche, e trattando a loro volta la figlia come un'amica ( e forse qui sorgono i problemi)
Ci ha molto incuriosito l'intervento di un'utente della community di Gp, che si lamentava della sua mamma un po' troppo amica. Una parte dell'intervento ci è sembrata particolarmente significativa :
" mi tratta come se fossi una sua pari. per carità niente di male, anzi, sono contenta che mia mamma mi consideri una persona con la quale si possa sfogare/confidare/divertire, ma a volte io ho bisogno che lei mi faccia da mamma! [...] avrei voglia che mi trattasse come la sua bambina, e non come la sua migliore amica."
E se ci pensate bene, non è capitato anche a voi di sentire certe figlie lamentarsi e sentirsi a disagio per la loro mamma-amica? Forse perchè la verità è che dover andare per forza d'accordo con la propria mamma non è alla fine obbligatorio. Anzi il conflitto è utile, perchè vuol dire vero confronto e crescita. Perchè in fondo, specie ad una certa età, è fisiologico che non si abbiano gli strumenti per essere alla pari con la propria madre. E' lei l'adulta, è lei il genitore, è lei che in qualche modo deve guidare il gioco, che deve guidarci e insegnarci.. E' un percorso duro e molto frastagliato, pieno di litigi, angosce e sensi di colpa (spesso reciproci). Ma è un percorso che è necessario fare, per acquisire gli strumenti per ritrovare la propria identità di donna e staccarsi un giorno definitivamente dalla propria madre.
Saremo banali, ma come in molte altre cose della vita, la virtù sta nel mezzo. Perchè se la mamma deve essere necessariamente un po' "nemica", nel senso che deve saperci mettere dei paletti e deve affrontare lo scontro con la figlia, nessuno ha detto che non possa anche essere un po' amica. E' giusto che ci manifesti affetto, appoggio e accettazione, ma con flessibilità e cognizione di causa, senza esagerare. Mantenendo in qualche modo il suo "ruolo", perchè di quel ruolo noi stesse abbiamo grande bisogno.
E poi, quando vi fermate a pensare, siate indulgenti con le vostre mamme, amiche o nemiche che siano. Perchè presto capirete che la ricetta della madre perfetta non è sceritta da nessuna parte, anche perchè cambia da persona a persona. E ci vuole molta consapevolezza e persino un po' di fortuna per riuscire a indovinare i giusti dosaggi degli ingredienti.
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