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Rubriche > SOTTO VOCE > I miei genitori mi vogliono bene mi amano, ma non hanno mai instaurato un rapporto con me per essere libera di chiedere consigli a loro del sesso, come comportarmi senza essere sgridata o punita
I miei genitori mi vogliono bene mi amano, ma non hanno mai instaurato un rapporto con me per essere libera di chiedere consigli a loro del sesso, come comportarmi senza essere sgridata o punita
Articolo di Anonimi pubblicato il 2/2/2011 (2473 Letture)
Ho letto per caso la vostra rubrica, mi ha incuriosita molto; leggendo le confessioni delle vostre lettrici mi rendo conto che quello che capitava a me era del tutto normale, andiamo per ordine. Avevo nove anni e alla quinta elementare cerano i miei amichetti di scuola che volevano un bacio da me, incominciai con uno e la mattina appena in classe, prima che entrasse la maestra, molti di loro volevano il bacetto da me sulle labbra, ero incuriosita da tutto questo ma piaceva anche a me, erano sensazioni dolci, una mattina la maestra ci scoprì, avevo diversi ragazzini intorno che mi accerchiavano per il bacetto, la maestra ci sgridò, secondo me fu un grave errore, rimasi turbata e delusa dal comportamento della maestra, e dal quel giorno se volevano un bacetto da me andavamo in bagno. Non sapevo chi dirle queste cose, erano divertente che i maschietti mi cercassero, ma a volte erano troppo intraprendenti, c'era qualcuno che incominciava a toccarmi nelle parti intime, era piacevole e avevo paura nello stesso tempo. A volte quando ci penso mi vengono i brividi a pensare quello che ho fatto.


Finite le elementari, alle medie avevo 10 anni, i ragazzini, i miei amici di classe stavano sempre intorno a me, erano tutti molto gentili con me, senza falsa modestia ero considerata, detta da loro la più bella della scuola. Il primo mese di scuola un compagno di classe mi frece una proposta strana: Se mi fai godere ti regalo un bel cellulDonna77are ultima generazione. Accettai ma volevo prima il cellulare, il giorno dopo lo portò era bellissimo il cellulare, andammo in un aula che era sempre vuota e appena con le mani lo toccai lui venne. Ero felicissima avevo un cellulare da sballo, usando solo le mie mani avevo ricevuto un cellulare bellissimo, avevo le mani dorate. A casa i miei genitori volevano sapere chi mi aveva regalato quel cellulare costosissimo, inventai una scusa di un mio amichetto ammiratore, e i miei genitori specialmente mia madre scoppiarono a ridere, ma guarda questa ha solo 10 anni e già ha gli ammiratori, disse mia madre. Il giorno dopo un altro compagno di classe mi fece la stessa proposta e io accettai, ma non potevo tornare a casa con un altro cellulare, così mi fermai da un rivenditore del paese e presi l'accordo che mi dava il 50% del prezzo del listino del cellulare. Pian pianino i cellulari aumentavano sempre, andavamo sempre in quell'aula che era sempre vuota in fonda alla scuola. I compagni di scuola ritornavano e io pretesi un regalo in soldi, non volevo più cellulari, anche perché il rivenditore incominciò a farmi domande strane: Dove prendi tutti questi cellulari ecc. non potevo dire che avevo le mani di “Fata”.

Il mio papà era un operaio ed economicamente si arrivava appena a fine mese.

Da dieci euro a ragazzo riuscivo ad arrivare a 50 euro, ma avevo appena 10 anni, non mi erano venute ancora nemmeno le mie “cose”. Con le mie mani di fata guadagnavo una media di 50 euro al giorno alla prima elementare. Non sapevo a chi dirlo, per sapere bene come comportarmi con questi benedetti compagni di scuola. Un giorno ero così eccitata che mi dovetti masturbare, mi sentivo bollire, era la mia prima volta, mi trovavo nei bagni della scuola, arrivata diverse volte mi vennero le mie cose, misi i fazzolettini di carta, chiesi degli assorbenti che mi furono dati in segreteria. Le mie mani di fata non smettevano mai, io per paura non mettevo mai la gonna, avevo sempre i pantaloni. Finita la scuola, andai a mare con i miei zii, avevano una bella casa in Calabria. Mio zio appena la zia andava a prendere il sole, mio zio mi voleva metter lui il costume, mi toccava sempre di più ogni giorno, ma non andava oltre, si accontentava di questo, io lo facevo fare perché ero loro ospite, sotto sotto piaceva anche a me. La mattina la zia andava al mare, loro non avevano figli, e mio zio mi toglieva il pigiama e mi metteva il costume, mi accarezzava tutta, io ero divertita di tutto questo. Un giorno mio zio stava andando oltre con le sue mani io appena dissi che si doveva fermare, perché non lo faceva avrei detto tutto alla zia, lui si fermo, e dal quel giorno mi faceva tenerezza, appena la zia andava a prendere il sole, mi chiedeva il permesso di toccarmi, poi un giorno mi disse se si poteva masturbare davanti a me toccandomi, io gli diedi il permesso, diventava un a agnellino mio zio, io facevo finta di niente, poi andavo nel bagno a masturbarmi. Un giorno mio zio mi chiese se poteva entrare dentro di me, mi implorava, accettai, fu bellissimo, e ogni giorno, ripeto ogni giorno facevo sesso con mio zio, appena mia zia andava sulla spiaggia a prendere il sole noi incominciavamo come due pazzi. Dopo quell'estate a mare cambiò la mia vita.

Sfruttavo al meglio gli uomini. Dopo quell'estate il mio corpo si fece da donna di serie A. Alla seconda media avevo tantissimo corteggiatori, avevo l'imbarazzo della scelta. Grazie a mio zio, che mi procurava le pillole per non rimanere incinta, andavo sicura, si perché mio zio diceva che non poteva fare al meno di me, a me andava bene perché mi procurava le pillole.

A volte quando ci penso mi vengono i brividi a pensare quello che ho fatto.

Un giorno il mio professore mi disse di do cento euro se mi tocchi ecc. andammo nella famosa aula vuota e fuori mano e appena lo toccai venne, pretese di nuovo e io lo accontentai.

Da quel giorno anche i professori volevano essere toccati da me, avevo le mani di fata, dicevano tutti. Loro credevano che io ero vergine ecco perché volevano essere solo toccati. Quando chiesi al mio compagno di classe una mattina di venirmi dentro lui svenne dall'emozione, da quel giorno capii la mia potenza nella mia bellezza, nella mia spregiudicatezza.

Alzai il mio prezzo solo chi mi dava cento euro lo servivo.

Vi posso garantire che solo il sesso fa muovere gli uomini a tuo piacimento.

E' vero come vi scrive una donna nella sua confessione, Solo una donna bella può capire determinate cose. Un uomo pensa solo quello che piace a lui, ma la donna ha proposte a volte impensabili, c'erano professore che mi portavano al bosco di Capodimonte gli piacevano essere visti dai guardoni, altri non potendomi portare in albergo ero minorenne, mi portavano al cinema, volevano essere servito nell'oscurità, altri nell'auto dove c'erano sempre guardoni che si eccitavano vedendomi nuda nel fare sesso ecc. Tutti mi volevano sposare, ormai avevo il comando della situazione, mio zio mi procurava le pillole in cambio dovevo fare sesso con lui, tutti gli altri uomini mi dovevano pagare per entrare dentro di me. Appena feci 18 anni, senza dire niente a nessuno misi il mio gruzzolo in banca erano molti vi posso assicurare. Ormai avevo l'uomo che mi accompagnava, l'uomo per ogni mia esigenza, appena vedevo che c'era qualcuno che si faceva pesante lo scaricavo.

Adesso il mio compagno è andato via.

Pensare quello che ho fatto da sola mi vengono i brividi. I professori i compagni di classe, quando andavamo in quei bagni della scuola, prendevo cento euro la pillola mi girava e... entravano dentro di me senza precauzioni, c'erano alcuni che usavano il doppio canale, piaceva anche a me.

L'uomo nell'intimo vuole una vera “Zoccola” io ho fatto resuscitare i morti credetemi, mi sono divertita e ho guadagnato tanto.

Dopo tutto questo, il mio compagno voleva un figlio, un anno ... niente.

Dopo diverse analisi hanno scoperto che ho HIV, l'Aids per capirci.

La mia vita è finita, il mio compagno da poco mi ha lasciato e sono rimasta sola con i miei ricordi. Chissà chi mi ha infettata, il mio ex compagno era pulito.

Un appello che faccio a tutte le donne: prendete precauzioni, fate quello che volete, ma prendete precauzioni, adesso a 22 anni mi sento cadere il mondo su di me.

Capisco che per una donna è difficile resistere alle tentazioni, la donna in mezzo alle gambe ha una banca, ma bisogna saperla usare, io ho abusato e sto pagando le conseguenze. A cosa mi servono tutti questi soldi che ho accumulato se non potrò godermeli?

A tutte le donne del mondo, usate bene la banca che avete, in modo corretto, non fate come me. Quando ho visto il servizio su Italia uno delle Iene le ragazzine che si vendevano alle scuole medie, sembrava di tornare anni luce indietro, ma sono passati appena 10 anni.

Parlo a mie spese, la colpa è dei genitori, che non sanno educare i propri figli, non è una questione di amore verso i figli no, ma una ragazzina se non ha un dialogo con i genitori, un dialogo aperto senza tabù, a chi le deve dire certe cose, io accettavo tutto dagli uomini perché mi sentivo gratificata, mi sentivo importante, ma l'uomo appena finisce cambia, va via e io rimanevo sempre delusa dai sentimenti, ripeto dai sentimenti non dal sesso, a chi chiedere consigli?

I miei genitori mi vogliono bene mi amano, ma non hanno mai instaurato un rapporto con me per essere libera di chiedere consigli a loro ... come comportarmi senza essere sgridata o punita.

Sono in grave difficoltà e dopo tanti uomini mi trovo adesso solo i miei genitori. Mio padre ha chiesto la liquidazione e ha messo in vendita la casa per portarmi negli Stati Uniti, stanno sperimentando una nuova cura, che dolce padre che ho, ed una affettuosissima madre, ma l'ho scoperto in ritardo. Speriamo bene ...

Anna – Napoli -



N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.


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