Complimenti per la rubrica, sono una donna di 40 anni, e mi sento molto sollevata a leggere che le cose che capitano a me sono capitate a molte donne. Essere donna è veramente difficile, anche con le amiche non si può dire che il marito i sta provando con te. Diciamolo pure che in queste cose non si può fidare con nessuno. Ho tre splenditi figli, tutti di mio marito, dopo il terzo figlio, al settimo anno di matrimonio, il rapporto con mio marito si stava sgonfiando, lui mi cercava sempre raramente.
La mattina quando vado a lavoro, io abito nella provincia di Napoli, la prima lotta è nel bus, impossibile andare a lavoro con la gonna, il mio paesino e mal servito dal bus, dalle sette alle otto i bus sono super affollati, quando voglio mettere la gonna o mini, debbo andare al lavoro con l'auto, ho una splendida seicento, regalatami da mio marito, ma per risparmiare vado con il bus.
Appena si ferma il bus la mattina arriva alla mia fermata, già pieno, ma appena si aprono le porte fanno sempre lo spazio per farmi entrare, e li inizia la lotta. Entro e sento le mani che mi toccano da tutte le parti, fai finta di niente e i “toccatori” si eccitano di più, li richiami e loro: Signora come si permette ecc, cosa fare? Fare finta di niente, ci sono delle mattine che mi diverto pure io, se ho le brocce abbassate c'è qualche “signore” che lo tira fuori, tanto non si vede ... , si ma io li sento, ormai quando qualcuno lo tira fuori mi sposto con violenza, senza parlare, perché è successo che mi hanno sporcato diverse volte il pantalone.
Sono cose che non puoi dire a nessuno.
Arrivo al comune di Napoli, ci sono i colleghi che vogliono offrire il caffè, cappuccino ecc, dopo passano diversi di loro, la giornata, nel mio ufficio a dire “Sciocchezze”, si dice galanti, cercano tutti di portarmi a letto, solo una donna può capirmi.
Quando vado con l'auto e metto la minigonna, al comune ho la processione dietro, non ho mai pagato un pranzo, nel pomeriggio, c'è sempre un ammiratore che si offre di pagare.
Mio marito per mesi non mi cercava e io incominciavo a cedere alle tentazioni, debbo dire che è stato un casino nel vero senso della parola.
La mattina facevo e faccio sesso nel bagno del comune, ci sono dei bagni secondari, nel pomeriggio, l'avvocato mi porta al suo studio, e la sera con il mio marito.
Sul comune di Napoli qualcuno ha incominciato a sospettare qualcosa, ma per il momento tutto bene.
Ormai dalla folla di ammiratori, scelgo solo quello bello? No scelgo solo quello che mi fa il regalo della mattina più bello, e inutile dire che uno non sa dell'altro.
Un giorno mio marito vede tutti quei regali che avevo nascosto a casa, un casino successe, ma debbo dire che me la cavai.
Una donna se fa la dolce con l'uomo si sciolgono come ghiaccioli al solo.
Sono regali vecchi ecc, ma con la dolcezza della mia bocca mio marito cadde nella rete, e azzitti.
Ma un giorno mi propose di vendere tutto quell'oro, accettai e ci comprammo la casa al mare.
Non ne parliamo, mio marito mi accompagnava alla casa al mare, lui veniva solo il sabato e la domenica, ero così brava che facevo sesso anche nel mare con i miei uomini.
Debbo dire che ce li avevo di tutte l' età.
Appena vedevo qualcuno che mi interessava facevo l'occhiolino e vi posso garantire che gli uomini cadono ai miei piedi.
Ritornando a casa, dopo i due mesi al mare, sentivo un prurito alle ovaie, facendola breve mi hanno dovuto togliere tutto, e sono stata fortunata, l'infezione è stata presa in tempo, ma ogni sei mesi debbo andare a controllo.
La mia vita è cambiata, ho riscoperto che mio marito mi ama davvero, è l'unico che si sacrifica per me, al comune hanno solo saputo qualcosina e ..., il mio ufficio è diventato vuoto, non ci viene più nessuno.
Voglio raccomandare a tutte le donne, prendete le dovute precauzioni prima di fare sesso dopo è tardi, io mi sono salvata in calcio d'angolo, almeno per il momento. Luisa - Casalnuovo – NA -
N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.
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