Mi diverto tantissimo essere desiderata dagli uomini, essere fedele per una bella donna è difficilissimo - Il sesso è l'unica cosa che fa smuovere un uomo - Tutti i giorni facevo l'amore con il mio professore
Articolo di Anonimi pubblicato il 3/3/2015 (2590 Letture)
Ho letto le confessioni dei vostri lettori, quello che mi ha colpito di più è la signora che fa l'occhiolino agli uomini e quella che ha fatto figli con persone sconosciute volutamente, all'insaputa del marito. Noi donne siamo belle, fantastiche, fanatiche, stupide, amorevole, dolce, amare, siamo tutto, è vero, se si conosce la storia tante guerre sono scoppiate grazie ad una donna, moglie di ..., amante di ..., noi donne abbiamo un potere immenso in mezzo alle gambe, l'uomo è più forte fisicamente, noi con la dolcezza siamo eterne, possiamo far muovere le montagne. Il sesso è l'unica cosa che fa smuovere un uomo.
L'uomo nell'intimo e dolce, o meglio vuole tanta dolcezza, con la nostra dolcezza facciamo resuscitare i morti.
Una donna vera, di esperienze ne ha tante, l'uomo se non pensa di fare una cosa non arriva all'esperienza della donna, che gli viene posta da uomini diversi, gli vengono proposte indecenti dal qualsiasi punto di vista, la donna in genere, non pensa a tanta perversione, ma tanti uomini messi insieme fanno formare una grande donna, o una grande zoccola, come preferite. Nell'intimo l'uomo vuole una grande zoccola, non preferisce una imbranata, che apre il palcoscenico e basta, l'uomo vuole una donna spregiudicata, ma non troppo addirittura ci sono uomini che nell'intimo hanno paura di noi donne troppo spregiudicate.
Ma veniamo ad alcune delle mie esperienze, tutte ci vorrebbero troppe pagine.
Sono felicemente sposata, ho 40 anni e credo di aver vissuto tante esperienze che potrei creare enciclopedie sul sesso, la cosa importante e che non mi sono mai fidata di un uomo.
Avevo sei anni in un incidente morì tutto la mia famiglia, rimasi sola, mia zia sorella di mia madre mi prese con lei, ma si trasferirono a casa mia.
Quando sono diventata maggiorenne la casa è diventata di mia proprietà, mia zia faceva la tutrice dell'immobile.
Mia zia con il marito avevano due figli due maschietti molto vivaci, io avevo sei anni loro solo di qualche anni più grandi di me.
Mio zio era troppo dolce con me, lavorava al comune di Napoli, alle 14,00 era a casa mia zia lavorava al centro commerciale, quindi aveva i turni e spesse volte rimanevo a casa sola con mio zio.
Il pomeriggio dopo mangiato, quando la zia non c'era, mio zio si metteva sopra al letto, mi invitava a mettermi anch'io sotto le coperte, non capivo, mi dava in mano qualcosa di vellutato, mi muoveva la mano e dopo un po' mi bagnava tutta la mano, non sapeva che cosa era, non capivo. I miei cuginetti andavano a scuola dalle suore e tornavano a casa alle 17,00 io andavo alle scuola comunale e alle 13,00 già ero a casa.
Mio zio dopo che mi bagnava la mano si addormentava, questo fatto è andato avanti per molti anni, anche quando stavamo alla casa al mare, mio zio faceva le stesse cose, sempre quando mia zia, per qualche motivo era fuori casa.
Per 4 anni mio zio mi bagnava le mani tre o quattro volte a settimana.
Ero curiosa di quello che mio zio mi faceva fare sotto le coperte, ma non riuscivo mai a capire cosa mi dava in mano.
Quando compii 10 anni, parlando con le mie amichette di scuola, chiesi l'uomo come era fatto, un giorno una mia amica portò una foto di un uomo nudo, rimasi paralizzata, ecco cosa mi da mio zio in mano da 4 anni, pensai. Mio zio non era mai andato oltre, si mi faceva qualche toccatina, ma poi voleva solo essere servito.
Un giorno lo dissi alla 5 elementare, alla mia migliore amica, dissi: sai quel coso che hanno gli uomini, mio zio, me lo da in mano sotto le coperte, e poi mi bagna le mani, mi sai dire che cos'è che mi bagna le mani? Lei non seppe rispondermi.
Una mattina la maestra mi chiamo e volle essere spiegato cosa mi faceva lo zio, niente risposi, insomma la mia migliore amica lo disse alla mamma, la mamma lo disse alla maestra, che casino che avevo creato, almeno così credevo. In poche parole dovetti dire tutto alla maestra. Una mattina a scuola venne mia zia con mio zio, il marito, in una stanza vollero, davanti al direttore della scuola e alcuni carabinieri in borghese, vollero che io raccontassi tutto, lo feci dopo diverse insistenze, improvvisamente mio zio cadde a terra, gli venne un infarto, fu subito accompagnato in ospedale dove morì.
Da quel giorno nessuno mai mi parlo di quello che mi era accaduto, mia zia era rimasta sola e io mi sentivo colpevole.
Al primo superiore, i ragazzini incominciavano a piacermi, a dire il vero pensavo spesso a mio zio, in fondo lo volevo bene, per non far capire che i ragazzini mi piacevano incominciai a masturbarmi, le mie fantasie andavano alla grande, avevo 11 anni, appena mi appagavo mi mettevo a a studiare. Pian piano presi confidenza con gli uomini, e anch'io il mio primo uomo è stato uno dei miei professori, mi invitò un pomeriggio a casa sua, e li persi la mia verginità, lui diceva che si sentiva stordi dell'amore che aveva per me.
Tutti i giorni facevo l'amore con il mio professore, era ben attrezzato.
Un giorno incominciai anche con il mio amichetto di classe, incominciavo a capire che l'uomo ce la di diverse natura, grandezza forma, diritto, storto, pende a destra, pende a sinistra, in su, in giù, ecc.
Incominciavo a cambiare duo e tre ragazzi a settimana.
Ma debbo dire la verità, i ragazzini appena entravano subito finivano, gli uomini mature era diverso, la prima volta subito venivano, ma con un po' di tempo erano più resistenti.
Incominciai a capire, alla terza media, che potevo ottenere molto dagli uomini, e così mi facevo regalare sempre cose costosissime, molti professori mi regalavano oro e gioielli.
Il fatto strano e che tutti gli uomini che avevo avutomi venivano dentro ma io non ero mai incinta. Dopo un po' scoprii perché, avevo una forte infiammazione all'utero, diciamo così, fui operata ma subito dopo misi la spirale che fu la mia salvezza.
Molti uomini hanno difficoltà con il preservativo, ed io ero talmente incosciente che li accontentavo, a dire il vero piaceva moltissimo anche a me.
Dopo l'operazione fui più attenta.
Un giorno conobbi un uomo fantastico, faceva il carabiniere, era armato in un modo stupendo, poi divenuto mio marito.
Da quando mi sono sposata i primi due anni non ho tradito mio marito, abbiamo avuto due splendido bambini, al terzo anno ho rimesso la spirale e vai.
Mi diverto tantissimo essere desiderata dagli uomini, essere fedele per una bella donna è difficilissimo. Quando vado al lavoro la mattina, ci sono le toccatine, non ne parliamo se prendo il bus, per non prendere sempre l'auto, economicamente il bus è comodo, ma la mattina è sempre affollato per andare in città, la gonna è impossibile metterla, non ne parliamo se metto la minigonna, una mattina nella fretta di prendere il bus, misi la mini mini gonna, quella che piace a mio marito, arrivato il bus era extra pieni, ma appena misi il piede per salire, si creò lo spazio per fermi entrare, entrai, alla chiusura delle porti, sentivo le mani dentro di me, mi giravo e ... , insomma mi fecero arrivare a diversi orgasmi, ma io facevo finta che mi dava fastidio, che macello quella mattina, arrivati a Napoli, quando scesi dal bus mi ritrovai senza mutande, mi resi conto che avevo esagerato, la mini era troppo corta, da qual giorno quella mini mini gonna, l'ho messo solo quando esco con mio marito, a lui piace che gli uomini mi guardano, si eccita.
Vi posso garantire che tutti i giorni ci sono uomini che perdono la testa per me, io quando mi voglio divertire la mattina prendo il bus, mettendo la gonna sopra le ginocchia, e vi posso assicurare che nel bus molti ci provano ad entrare dentro di me con le mani, inutile dire che nello stretto c'è qualcuno che lo tira fuori, mi rammenta il mio amata zio.
Ormai sono diversi mesi che vado a lavorare con l'auto,a volte arrivavo a lavoro tutta spompata e non riuscivo a combinare niente di buono, infatti il mio capo ufficio mi chiesi di andare a letto con lui, a letto non ci siamo mai stato, perché lo facciamo quasi tutti i giorni sulla sua scrivania, è più grande della mia.
Cosa dire?
Sola una bella donna più capirmi.
Mi piace quella vostra lettrice che dice: Solo gli uomini impotenti mentalmente, non credono a queste cose, io aggiungerei che “La realtà supera di gran lunga la fantasia”.
L'uomo nell'intimo e dolce, o meglio vuole tanta dolcezza, con la nostra dolcezza facciamo resuscitare i morti.
Una donna vera, di esperienze ne ha tante, l'uomo se non pensa di fare una cosa non arriva all'esperienza della donna, che gli viene posta da uomini diversi, gli vengono proposte indecenti dal qualsiasi punto di vista, la donna in genere, non pensa a tanta perversione, ma tanti uomini messi insieme fanno formare una grande donna, o una grande zoccola, come preferite. Nell'intimo l'uomo vuole una grande zoccola, non preferisce una imbranata, che apre il palcoscenico e basta, l'uomo vuole una donna spregiudicata, ma non troppo addirittura ci sono uomini che nell'intimo hanno paura di noi donne troppo spregiudicate.
Ma veniamo ad alcune delle mie esperienze, tutte ci vorrebbero troppe pagine.
Sono felicemente sposata, ho 40 anni e credo di aver vissuto tante esperienze che potrei creare enciclopedie sul sesso, la cosa importante e che non mi sono mai fidata di un uomo.
Avevo sei anni in un incidente morì tutto la mia famiglia, rimasi sola, mia zia sorella di mia madre mi prese con lei, ma si trasferirono a casa mia.
Quando sono diventata maggiorenne la casa è diventata di mia proprietà, mia zia faceva la tutrice dell'immobile.
Mia zia con il marito avevano due figli due maschietti molto vivaci, io avevo sei anni loro solo di qualche anni più grandi di me.
Mio zio era troppo dolce con me, lavorava al comune di Napoli, alle 14,00 era a casa mia zia lavorava al centro commerciale, quindi aveva i turni e spesse volte rimanevo a casa sola con mio zio.
Il pomeriggio dopo mangiato, quando la zia non c'era, mio zio si metteva sopra al letto, mi invitava a mettermi anch'io sotto le coperte, non capivo, mi dava in mano qualcosa di vellutato, mi muoveva la mano e dopo un po' mi bagnava tutta la mano, non sapeva che cosa era, non capivo. I miei cuginetti andavano a scuola dalle suore e tornavano a casa alle 17,00 io andavo alle scuola comunale e alle 13,00 già ero a casa.
Mio zio dopo che mi bagnava la mano si addormentava, questo fatto è andato avanti per molti anni, anche quando stavamo alla casa al mare, mio zio faceva le stesse cose, sempre quando mia zia, per qualche motivo era fuori casa.
Per 4 anni mio zio mi bagnava le mani tre o quattro volte a settimana.
Ero curiosa di quello che mio zio mi faceva fare sotto le coperte, ma non riuscivo mai a capire cosa mi dava in mano.
Quando compii 10 anni, parlando con le mie amichette di scuola, chiesi l'uomo come era fatto, un giorno una mia amica portò una foto di un uomo nudo, rimasi paralizzata, ecco cosa mi da mio zio in mano da 4 anni, pensai. Mio zio non era mai andato oltre, si mi faceva qualche toccatina, ma poi voleva solo essere servito.
Un giorno lo dissi alla 5 elementare, alla mia migliore amica, dissi: sai quel coso che hanno gli uomini, mio zio, me lo da in mano sotto le coperte, e poi mi bagna le mani, mi sai dire che cos'è che mi bagna le mani? Lei non seppe rispondermi.
Una mattina la maestra mi chiamo e volle essere spiegato cosa mi faceva lo zio, niente risposi, insomma la mia migliore amica lo disse alla mamma, la mamma lo disse alla maestra, che casino che avevo creato, almeno così credevo. In poche parole dovetti dire tutto alla maestra. Una mattina a scuola venne mia zia con mio zio, il marito, in una stanza vollero, davanti al direttore della scuola e alcuni carabinieri in borghese, vollero che io raccontassi tutto, lo feci dopo diverse insistenze, improvvisamente mio zio cadde a terra, gli venne un infarto, fu subito accompagnato in ospedale dove morì.
Da quel giorno nessuno mai mi parlo di quello che mi era accaduto, mia zia era rimasta sola e io mi sentivo colpevole.
Al primo superiore, i ragazzini incominciavano a piacermi, a dire il vero pensavo spesso a mio zio, in fondo lo volevo bene, per non far capire che i ragazzini mi piacevano incominciai a masturbarmi, le mie fantasie andavano alla grande, avevo 11 anni, appena mi appagavo mi mettevo a a studiare. Pian piano presi confidenza con gli uomini, e anch'io il mio primo uomo è stato uno dei miei professori, mi invitò un pomeriggio a casa sua, e li persi la mia verginità, lui diceva che si sentiva stordi dell'amore che aveva per me.
Tutti i giorni facevo l'amore con il mio professore, era ben attrezzato.
Un giorno incominciai anche con il mio amichetto di classe, incominciavo a capire che l'uomo ce la di diverse natura, grandezza forma, diritto, storto, pende a destra, pende a sinistra, in su, in giù, ecc.
Incominciavo a cambiare duo e tre ragazzi a settimana.
Ma debbo dire la verità, i ragazzini appena entravano subito finivano, gli uomini mature era diverso, la prima volta subito venivano, ma con un po' di tempo erano più resistenti.
Incominciai a capire, alla terza media, che potevo ottenere molto dagli uomini, e così mi facevo regalare sempre cose costosissime, molti professori mi regalavano oro e gioielli.
Il fatto strano e che tutti gli uomini che avevo avutomi venivano dentro ma io non ero mai incinta. Dopo un po' scoprii perché, avevo una forte infiammazione all'utero, diciamo così, fui operata ma subito dopo misi la spirale che fu la mia salvezza.
Molti uomini hanno difficoltà con il preservativo, ed io ero talmente incosciente che li accontentavo, a dire il vero piaceva moltissimo anche a me.
Dopo l'operazione fui più attenta.
Un giorno conobbi un uomo fantastico, faceva il carabiniere, era armato in un modo stupendo, poi divenuto mio marito.
Da quando mi sono sposata i primi due anni non ho tradito mio marito, abbiamo avuto due splendido bambini, al terzo anno ho rimesso la spirale e vai.
Mi diverto tantissimo essere desiderata dagli uomini, essere fedele per una bella donna è difficilissimo. Quando vado al lavoro la mattina, ci sono le toccatine, non ne parliamo se prendo il bus, per non prendere sempre l'auto, economicamente il bus è comodo, ma la mattina è sempre affollato per andare in città, la gonna è impossibile metterla, non ne parliamo se metto la minigonna, una mattina nella fretta di prendere il bus, misi la mini mini gonna, quella che piace a mio marito, arrivato il bus era extra pieni, ma appena misi il piede per salire, si creò lo spazio per fermi entrare, entrai, alla chiusura delle porti, sentivo le mani dentro di me, mi giravo e ... , insomma mi fecero arrivare a diversi orgasmi, ma io facevo finta che mi dava fastidio, che macello quella mattina, arrivati a Napoli, quando scesi dal bus mi ritrovai senza mutande, mi resi conto che avevo esagerato, la mini era troppo corta, da qual giorno quella mini mini gonna, l'ho messo solo quando esco con mio marito, a lui piace che gli uomini mi guardano, si eccita.
Vi posso garantire che tutti i giorni ci sono uomini che perdono la testa per me, io quando mi voglio divertire la mattina prendo il bus, mettendo la gonna sopra le ginocchia, e vi posso assicurare che nel bus molti ci provano ad entrare dentro di me con le mani, inutile dire che nello stretto c'è qualcuno che lo tira fuori, mi rammenta il mio amata zio.
Ormai sono diversi mesi che vado a lavorare con l'auto,a volte arrivavo a lavoro tutta spompata e non riuscivo a combinare niente di buono, infatti il mio capo ufficio mi chiesi di andare a letto con lui, a letto non ci siamo mai stato, perché lo facciamo quasi tutti i giorni sulla sua scrivania, è più grande della mia.
Cosa dire?
Sola una bella donna più capirmi.
Mi piace quella vostra lettrice che dice: Solo gli uomini impotenti mentalmente, non credono a queste cose, io aggiungerei che “La realtà supera di gran lunga la fantasia”.
Quando pubblicherete questa mia piccola confessione la farò leggere a mio marito, per sentire il parere che da su questa donna, non sapendo che è sua moglie.
Arrivederci – Napoli -
N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.
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