
che conoscevo molto bene mi sembrava diverso, più bello, avevo i corteggiatori che si facevano avanti, tutti chiedevano di mio marito, "Non c'è" rispondevo, poi ci provavono con me, tutti volevano entrare... dentro di me.
Si La mattina il vicino mi portava il cornetto con il cappuccino, l'altro sulla spiaggia sfoggiava i suoi muscoli, l'altro al mare con la scusa di farmi fare i tuffi metteva le mani dentro e poi diceva: Scusa son scivolato, insomma tutte queste attenzioni verso di me mi facevano piacere, io li conoscevo tutti ..., tutti sposati con figli, la cosidetta brava gente.
Una sera venne a portarmi una fetta di torta un figlio della mia migliore amica del villaggio, io avevo declinato l'invito, era il compleanno del figlio, mi mandò questa fettina di torta. Il figlio della mia amica aveva 16 anni, era tardi e faceva caldo, io stavo con il perizzoma e reggiseno, lui appena mi vide, rimase di stucco balbettava nel dirmi che mi aveva portato la fetta di torta erano verso l'una di notte in estate quest'ora è normale, io stando sola stavo andando a letto. Insomma il ragazzina mi fece tanta tenerezza lo feco entrare, lui rimase con la torta in mano e non diceva una parola, era tutto rosso, che tenerezza ..., questo fatto mi divertiva, io mi sedetti e lui in piedi con il braccio alza con la torta, fermo e rosso come un peperone, io seduta vidi subito il suo pantaloncino gonfio, allora invece di prendere la torta, lo toccai dove era gonfio, lui senza parla, pietrificato, sentivo qualcosa di veramente duro e grande, allora senza parla gli abbassai i pantaloncini, lui sempre in piedi con il braccio alzato con la torta in mano, nel vasoio, quando gli abbassai i pantaloncini non aveva gli slip, ma aveva un arnese grande, appena lo toccai lui venne, mi inzuppò tutta, senza parlare andai a prendere un asciugamani per pulirlo, lui sempre impiedrito con la torta in mano, mi sedetti e glilo pulii, lui venne di nuovo, allora lo portati in bagno e glielo lavai, lui sempre con il vassoio in mano con la torta, ma sempre duro, dopo averlo lavato, sentivo sempre i suoi gemido, gli tolsi completamente i pantoloncini, mi presi il vassoio con la torta e lo feci mettere sdraiato sul letto, lui sempre impiedrito ma sempre con l'alza bandiera al massimo mi sedetti sopra, fu bellissimo, era un giocattolo nelle mie mani, lui dal piacere incominciò a piangere, ma diceva continua continua, non mi toccava, ero io che lo cavalcavo. Venne dentro di me più di 5 volte. Nell'ultima volta, tre prima, 5 dentro, alla nona incominciò a toccarmi la nona fu la più lunga, io gli insegnai che cera anche un altro canale, lui gridava dalla gioia.
Alla decima si fermò, ci mangiammo la torta e mi spiegò che per lui era la prima volta che era stato con una donna, ma all'età di 12 anni si masturbava pensando a me, mi fece vedere anche con un telescopio creato o meglio modificato da lui riusciva avedere quando facevo la doccia dal finestrino del bagno, io mi trovo al piano terra, e quante volte mi vedeva fare sesso con mio marito e si masturbava dietro il muretto, benedetto ragazzo.
Da qual giorno io 35 anni, lui 16 anni facevamo sesso tutti i giorni per diverse volte.
Dopo 15 giorni tornò mio marito e la sera la prima cosa che facemmo fu il sesso, al pensiero che lui mi poteva guardare mi eccitavo da morire.
Tutti i giorni facevo sesso con mio marito e il mio ragazzino.
Ritornati a casa ero incinta, mio marito tutto contento sulle prime, ma dopo alcuni giorni volle fare il DNA, per vedere la paternità, dopo le mie opposizioni iniziali, accettai, è vero che il mio ragazzino mi innondava tutti i giorni ma non credevo che era lui il padre: Dopo alcuni giorni mio marito mi telefona che non torna a casa, anzi precisa che non tornerà più, il padre non era lui.
Io lavoro al comune, mio marito in banca. Il ragazzino era amico d'estate ma vive a Roma io a Napoli. Una sera quando stavo al mare da sola, il padre del mio ragazzino ci provò anche lui ma appena entrò dentro venne, balbettando andò via, da quel giorno non lo vidi più si sentiva menomato che era subito arrivato, da bambino ...
Insomma la casa al mare era di mio marito nella città era mia.
Io non ritornai più in quel villaggio adesso sono divorziata, e non mi interessa chi è il padre, ho un figlio fantastico che amo.
Gli uomini ... ? Adesso comando io, sono padrona di me stessa, scelgo solo i migliori senza fissa dimora. Antonella - Napoli -
N.B. La posta della rubrica " Confessioni " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.
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Un giorno chiesi a mio cugino di abbassarsi i pantaloni, volevo vedere come era fatto l'altro sesso, avevamo 12 anni
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