IL SENSO DEL MALE - ASSASSINE FAMOSE
Articolo di G.P. pubblicato il 5/6/2017 (1620 Letture)
Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene. Il male possiede una voce poderosa che desta le anime volgari e le riempie d'ammirazione, mentre il bene è largamente muto. Noi crediamo ingenuamente che il progresso del Bene, la sua crescita in potenza in tutti gli ambiti (scienze, tecniche, democrazia, diritti dell'uomo), corrisponda a una disfatta del Male. Nessuno sembra aver capito che il Bene e il Male crescono in potenza contemporaneamente, e secondo lo stesso movimento. Il trionfo dell'uno non comporta, l'annientamento dell'altro, anzi... Si considera, il Male, metafisicamente, come una sbavatura accidentale, ma questo assioma, da cui derivano tutte le forme manichee di lotta del Bene contro il Male, è illusorio. Il Bene non riduce il Male, e non è vero neppure il contrario: Bene e Male sono irriducibili l'uno all'altro e il loro rapporto è inestricabile. In fondo, il Bene potrebbe dare scacco al Male solo rinunciando a essere il Bene, perché, appropriandosi del monopolio mondiale della potenza, esso determina in questo stesso movimento un ritorno di fiamma d'una violenza proporzionale.
Erzsébet Bathory
Nome e soprannome: Erzsebet Bathory (la Contessa sanguinaria o la Contessa Vampira)
Data di nascita: 7 agosto 1560 - Ungheria
Data di morte: 21 agosto 1614 - suicida
Numero di vittime: nei suoi diari è riportata una lista
di 650 nomi
Periodo di attività: 1585 circa - 1610
Data di arresto: 1610
Dedita alla stregoneria e amante di una vita dissoluta, la sua esistenza era scandita da orge e atti violenti, soprattutto nei confronti della servitù, che spesso si concludevano in vere e proprie torture fino ad arrivare all'omicidio. Si narra che un giorno, dopo essersi sporcata la mano con il sangue di una serva che stava percuotendo, si convinse che in quel punto preciso la pelle fosse ringiovanita: da quel momento cominciò a torturare e uccidere giovani donne per dissanguarle. Le rapiva, le spogliava e, dopo averle incatenate a testa in giù e seviziate, recideva loro la gola e ne raccoglieva il sangue per poi berlo o usarlo per le abluzioni.
Nonostante tutti sapessero delle sue sadiche inclinazioni, la carriera della contessa venne interrotta solo quando le numerose denunce per la scomparsa di giovani donne appartenenti all'aristocrazia arrivarono all'attenzione della Chiesa. Erzsébet venne condannata e murata viva con un unico buco nel muro per comunicare con l'esterno e ricevere il cibo. Si suicidò quattro anni dopo.
Nome e soprannome: Amelia Dyer (Several)
Data di nascita: 1838 - Bristol, England
Data di morte: 10 giugno 1896 - esecuzione tramite impiccagione
Numero di vittime: 247
Data di arresto: 3 aprile 1896
Anche se è stata incriminata per un solo omicidio le sono state attribuite diverse centinaia di vittime nell'arco di venti anni. Amelia tenta il suicidio per ben tre volte e l'abuso di sostanze stupefacenti e di alcol la porta ad essere rinchiusa in manicomio in diverse occasioni. Durante la sua attività di serial killer lavora come baby-sitter presso le famiglie londinesi e uccide un numero imprecisato di bambini, strangolandoli e gettando i loro corpi nel Tamigi.
Mary Ann Cotton
Nome e soprannome: Mary Ann Robson
Data di nascita: ottobre 1832 - Sunderland, Inghilterra
Data di morte: 24 marzo 1873 - esecuzione tramite impiccagione
Numero di vittime: 21
Data di arresto: 1873
La Cotton ebbe diversi figli da mariti e amanti differenti e tutti morirono per mano sua. All'epoca procurarsi dell'arsenico non era certo un'impresa difficile visto che veniva normalmente venduto nelle drogherie come veleno per topi e, all'occorrenza, preso in piccole dosi, agiva anche come "stimolante" sessuale, un antenato del nostro viagra. Mary Ann naque da una ragazza madre e durante l'adolescenza frequentò assiduamente le funzioni religiose della sua chiesa. Nonostante ciò la sua carriera di assassina fu molto prolifica e fu su questa che la donna basò l'intera vita, cercando di appropriarsi delle liquidità degli uomini che frequentava e intascando le loro assicurazioni sulla vita. Tra le sue vittime ritroviamo anche la madre ed un'amica e, in generale, quelli che potevano rappresentare una minaccia per i suoi piani omicidi. Mary Ann Cotton fu giustiziata tramite impiccagione con il metodo del short drop: il condannato viene lasciato penzolare dalla corda finché la morte non sopraggiunge per asfissia o per successivo arresto cardiaco.
Nome e soprannome: Brynhild Paulsdatter Størseth (Hell's Belle - la Vedova nera)
Data di nascita: 11 novembre 1859 - Selbu, Norvegia
Data di morte: si stima il 28 aprile 1908 -
Numero di vittime: più di 40
Periodo di attività: 1896 - 1908
Data di arresto: non fu mai catturata
Dopo aver passato un'adolescenza abbastanza difficile nel suo paese natìo in Norvegia, Belle si trasferì negli Stati Uniti all'età di 23 anni seguendo le orme della sorella più grande. Il metodo usato dalla donna per uccidere le sua vittime era perlopiù l'avvelenamento con stricnina, ma non solo. La Gunness ammazzava per avere un ritorno economico o per coprire le sue tendenze omicide agli occhi del mondo. In seguito ad un incendio che distrusse la fattoria in cui viveva con i due figli rimasti e con l'aiutante (amante e tuttofare) Ray Lamphere, vennero scoperti i corpi delle vittime che la ragazza aveva seppellito nel porcile. Accanto alla salma di una donna vestita con gli abiti di Belle venne ritrovata anche la protesi della sua arcata dentale, per questo la polizia si convinse che si trattasse di lei ed arrestò, con l'accusa di omicidio, proprio Ray. Egli raccontò per filo e per segno le imprese della serial killer negando di avere avuto parte attiva negli omicidi ma confessando di averla aiutata a seppellire i corpi delle vittime: la ragazza adescava i suoi pretendenti con dei succulenti pranzetti e con favori sessuali ed in seguito li avvelenava o li uccideva con un ascia mentre dormivano; smembrava quindi i loro corpi nella cucina della casa per poi seppellirli nel cortile. L'uomo spiegò che Belle avrebbe appiccato il fuoco ed ucciso i suoi figli per poter scappare e rifarsi una vita nuova, mettendo i suoi denti finti accanto ad un'altra donna in modo da inscenare la propria morte. Lamphere disse che aveva accompagnato egli stesso la donna in stazione con la promessa da parte di lei di fargli avere notizie al più presto ma che in realtà fosse semplicemente scomparsa senza mai farsi sentire. Lo sceriffo non credette a questa versione dei fatti e il mistero sulla morte di Belle Gunness resta tuttora irrisolto.
Nome e soprannome: Enriqueta Martí i Ripolles
(la Strega di Barcellona)
Data di nascita: 1868 - Sant Feliu de Llobregat, Spagna
Data di morte: 12 maggio 1913 - uccisa in carcere da una detenuta
Numero di vittime: più di 10
Periodo di attività: 1902 - 1912
Data di arresto: 1012
Figlia di un alcolista e di una donna di umili origini, crebbe nei bassifondi di Barcellona e visse un'adolescenza difficile fatta di piccoli espedienti e prostituzione: cominciò infatti a vendersi agli uomini quando era ancora minorenne. A 20 anni incontrò e sposò Juan Pujalo con il quale stette per dieci anni, periodo durante il quale l'uomo raccontò di aver dovuto sopportare la vita dissoluta e l'infedeltà di Enriqueta; anche per lei però il matrimonio fu una delusione, così come il fatto di non aver avuto i figli che tanto desiderava. Negli anni successivi numerosi bambini vennero rapiti in circostanze misteriose e fu solo per un caso che la Martì venne scoperta: una vicina di casa riconobbe nel volto di una bimba che guardava dalla finestra della sua abitazione, quello di Teresita, una ragazzina scomparsa qualche tempo prima, così chiamò le forze dell'ordine che andarono immediatamente a bussare alla porta della "strega".
Enriqueta era famosa nell'ambiente perché vendeva pozioni magiche e intrugli fatti da lei ma la macabra verità venne presto a galla. In casa della donna la polizia trovò due bimbe che dissero di vivere lì e raccontarono una storia raccapricciante secondo la quale la loro aguzzina le aveva costrette a cibarsi di un ragazzino che aveva abitato con loro fino a poco tempo prima: dissero che il bimbo improvvisamente sparì e che loro avevano creduto che fosse riuscito a scappare fino a quando una sera Enriqueta non aveva preparato una minestra di carne nella quale galleggiavano inquietanti le manine del bimbo e che loro erano state costrette a mangiare. In seguito vennero ritrovati nelle varie case abitate dalla Martì, ossa, alcune parti del corpo delle sue giovanissime vittime e flaconi varii nei quali raccoglieva il grasso, il midollo e il sangue di queste per ricavare i suoi intrugli miracolosi, mentre ne cucinava la carne e la mangiava.
Nome e soprannome: Leonarda Cianciulli (la Saponificatrice di Correggio)
Data di nascita: 14 novembre 1893 - Montella di Avellino
Data di morte: 15 ottobre 1970 - muore in manicomio per un ictus
Numero di vittime: 3
Periodo di attività: 1939 - 1940
Data di arresto: il processo a suo carico si apre nel 1946 a Reggio Emilia
Di umili origini Leonarda ha una vita abbastanza travagliata. I rapporti con la famiglia sono terribili al punto che, quando tenta senza successo il suicidio, la madre non riesce nemmeno a nascondere il proprio disappunto nel vederla ancora viva. Dopo essersi sposata si trasferisce con il marito prima in Basilicata e successivamente in Emilia dove riesce a ritagliarsi un posto in società facendo la sarta, la cartomante e cucinando deliziosi dolcetti per vicini e amici; tutti la considerano con stima una madre esemplare e una fervente fascista. Nel corso degli anni il suo matrimonio finisce a causa della natura violenta del marito e Leonarda si dedica alla vita mondana frequentando molte persone, in particolare invita spesso a casa tre amiche: Faustina, Francesca e Virginia le sue future vittime. Le uccide una per una appropriandosi dei loro averi e, dopo averle sezionate, ne scioglie i corpi in grossi pentoloni per poi disfarsene, avendo cura di raccogliere il sangue con il quale, mischiato a zucchero, farina ed altri ingredienti, realizza deliziosi pasticcini che offre ai suoi ospiti. A Virginia invece, terza ed ultima caduta nella trappola della Cianciulli, viene riservato il trattamento completo e, oltre a finire nel frigo della sua carnefice, le sue membra vengono lavorate e trasformate in profumate saponette che verranno regalate ad amici e vicini: "...la sua carne era grassa e bianca: quando fu disciolta vi aggiunsi un flacone di colonia e, dopo una lunga bollitura, ne vennero fuori delle saponette cremose. Le diedi in omaggio a vicine e conoscenti. Anche i dolci furono migliori: quella donna era veramente dolce".
Nannie Doss
Nome e soprannome: Nancy Hazle
(The Giggling Granny - The Jolly Black Widow)
Data di nascita: 4 novembre 1905 - Blue Mountain, Alabama
Data di morte: 2 giugno 1965 - leucemia
Numero di vittime: 12
Periodo di attività: 1927 - 1954
Data di arresto: ottobre 1954
Figlia di madre amorevole e padre alcolista ritroverà spesso nei suoi futuri mariti il vizio del genitore. Il primo matrimonio porta a Nancy quattro figli ma dopo qualche anno la fatica di essere moglie e madre comincia a farsi sentire e lei decide di uccidere due dei suoi bambini mettendo del veleno per topi nelle loro minestre. Poco dopo uccide anche la suocera attirando su di sé i sospetti del consorte che, senza prove, non può fare altro che chiedere il divorzio. Conosce il secondo marito grazie ad un annuncio per cuori solitari ma l'uomo ha il vizio dell'alcol ed è un violento. In quegli anni la Hazle, oltre ad uccidere il marito avvelenandolo, si accanisce anche sui nipotini: appena nato il secondo lo ammazza conficcandogli uno spillone in testa, mentre il soffoca il primogenito qualche anno più tardi, dopo aver creato su di lui una ricca assicurazione sulla vita. Il terzo matrimonio finisce anche esso con l'avvelenamento del consorte, anch'egli alcolista come il precedente, e l'uccisione della suocera e anche della sorella alla quale riesce così a prendere la casa e risolvere parte dei suoi problemi. Arriva dunque al suo quarto matrimonio che inizialmente sembra felice. Dopo aver ucciso la propria madre colpevole di essersi trasferita da lei per non restare sola, si dedica anche al marito dopo averlo scoperto a tradirla. Di nuovo Nannie cerca la felicità tramite riviste per single e la trova nella persona di Sam Doss, così arrivano le sue quinte ed ultime nozze ma ben presto la donna si stanca anche di lui e decide di lasciarlo. Egli non si da per vinto, le convince a tornare e lei lo avvelena mettendo dell'arsenico nei pasticcini che gli prepara per cena. Ricoverato in ospedale in condizioni tragiche Sam riesce infine a salvarsi ma non appena viene dimesso dall'ospedale e rientra a casa la premurosa mogliettina finisce il lavoro precedentemente cominciato. Fu a causa di questo passo falso che venne infine smascherata e condannata all'ergastolo.
Nome e soprannome: Myra Hindley (gli Assassini della brughiera)
Data di nascita: 23 luglio 1942 - Manchester, Inghilterra
Data di morte: 15 novembre 2002 - polmonite
Numero di vittime: 5
Periodo di attività: 1963 - 1965
Data di arresto: ottobre 1965
La vita da brava ragazza di Myra Hindley trascorre senza troppi scossoni fino al 1959 quando trova un impiego da segretaria presso un ufficio dove già lavora il suo futuro compagno Ian Brady. Per lei è un vero e proprio colpo di fulmine e ben presto l'amore per l'uomo si trasforma in un rapporto di dipendenza che porta la donna a snaturare completamente il proprio carattere. Myra cambia radicalmente look e si tinge i capelli biondo platino, si atteggia a femme fatale e abbandona la sua fede nel Signore a favore di una vita dissoluta. La carriera dei due amanti comincia con la progettazione di una rapina in banca che però non avvenne mai perché i sadici fidanzatini si dedicarono invece alla tortura e all'uccisione di ragazzini molto giovani, alcuni non ancora adolescenti. Dopo aver sequestrato e ucciso i primi quattro bimbi, Ian si convince di poter coinvolgere nelle loro azioni folli anche il giovanissimo cognato di Myra che secondo la sua personale valutazione era pronto a conoscere la verità. La sera del 7 ottobre 1965 David viene così invitato a casa dei due ed assiste impotente all'ultimo omicidio della coppia. Le cose però non vanno come spera Ian e nonostante sia scioccato da tanta ferocia, David riesce a restare calmo fino al momento di congedarsi, quindi raggiunge la moglie e, dopo averle raccontato tutto, inseme a lei denuncia i due assassini. In seguito alle indagini i corpi dei ragazzini uccisi furono ritrovati nella brughiera; vennero inoltre alla luce diverse foto che ritraevano la penultima vittima in pose pornografiche mentre era stata denudata e legata; fu rinvenuta anche una audio cassetta sulla quale si potevano distinguere le urla strazianti della piccola e le voci dei sadici sequestratori che le intimavano di stare ferma. Lesley Ann Downey aveva solo 10 anni. Il caso scioccò l'inghilterra perché era la prima volta che una donna veniva riconosciuta complice di omicidi a sfondo sessuale a danno di minori. Ian e Myra vennero condannati all'ergastolo solo perché la pena di morte era stata abolita un mese prima che venisse emessa la sentenza.
Velma Barfield
Nome e soprannome: Margie Velma Bullard
Data di nascita: 29 ottobre 1932 - South Carolina
Data di morte: 02 novembre 1984 - Iniezione letale
Numero di vittime: 5
Periodo di attività: 1971 - 1978
Data di arresto: 1978
Christine Falling
Nome e soprannome: Christine falling (l'Assassina baby-sitter)
Data di nascita: 12 marzo 1965 - Perry, Florida
Data di morte:
Numero di vittime: 6
Periodo di attività: 1980 - 1982
Data di arresto:
Charlene & Gerald Armond Gallego
Nome e soprannome: Charlene Adell Williams
(The love slave murders - The Gallego Sex Slaves Killers)
Data di nascita: 10 ottobre 1956 - Sacramento, California
Data di morte: 18 luglio 2002
Numero di vittime: 10
Periodo di attività: 1978 - 1980
Data di arresto: novembre 1980
Sonya Caleffi
Nome e soprannome: Sonya Caleffi
Data di nascita: 21 luglio 1970 - Como, Italia
Data di morte:
Numero di vittime: 6 - 15
Periodo di attività: 2003 - 2004
Data di arresto: 2004
Genene Jones
Nome e soprannome: Genene Jones (l'Infermiera della morte)
Data di nascita: - Texas
Data di morte:
Numero di vittime: 11 - 46
Periodo di attività: 1981 - 1983
Data di arresto: condannata a 159 anni di carcere
Aileen Wuornos
Nome e soprannome: Aileen Carol Pittman
Altre identità: Sandra Kretsch - Susan Lynn Blahovec - Lee Blahovec -
Cammie Marsh Greene - Lori Kristine Grody
Data di nascita: 29 febbraio 1956 - Michigan
Data di morte: 09 ottobre 2002 - lethal injection
Numero di vittime: 7
Periodo di attività: 1989 - 1990
Data di arresto: 09 gennaio 1991
Erzsébet Bathory
Nome e soprannome: Erzsebet Bathory (la Contessa sanguinaria o la Contessa Vampira)
Data di nascita: 7 agosto 1560 - Ungheria
Data di morte: 21 agosto 1614 - suicida
Numero di vittime: nei suoi diari è riportata una lista
di 650 nomi
Periodo di attività: 1585 circa - 1610
Data di arresto: 1610
Dedita alla stregoneria e amante di una vita dissoluta, la sua esistenza era scandita da orge e atti violenti, soprattutto nei confronti della servitù, che spesso si concludevano in vere e proprie torture fino ad arrivare all'omicidio. Si narra che un giorno, dopo essersi sporcata la mano con il sangue di una serva che stava percuotendo, si convinse che in quel punto preciso la pelle fosse ringiovanita: da quel momento cominciò a torturare e uccidere giovani donne per dissanguarle. Le rapiva, le spogliava e, dopo averle incatenate a testa in giù e seviziate, recideva loro la gola e ne raccoglieva il sangue per poi berlo o usarlo per le abluzioni.
Nonostante tutti sapessero delle sue sadiche inclinazioni, la carriera della contessa venne interrotta solo quando le numerose denunce per la scomparsa di giovani donne appartenenti all'aristocrazia arrivarono all'attenzione della Chiesa. Erzsébet venne condannata e murata viva con un unico buco nel muro per comunicare con l'esterno e ricevere il cibo. Si suicidò quattro anni dopo.
Nome e soprannome: Amelia Dyer (Several)
Data di nascita: 1838 - Bristol, England
Data di morte: 10 giugno 1896 - esecuzione tramite impiccagione
Numero di vittime: 247
Data di arresto: 3 aprile 1896
Anche se è stata incriminata per un solo omicidio le sono state attribuite diverse centinaia di vittime nell'arco di venti anni. Amelia tenta il suicidio per ben tre volte e l'abuso di sostanze stupefacenti e di alcol la porta ad essere rinchiusa in manicomio in diverse occasioni. Durante la sua attività di serial killer lavora come baby-sitter presso le famiglie londinesi e uccide un numero imprecisato di bambini, strangolandoli e gettando i loro corpi nel Tamigi.
Mary Ann Cotton
Nome e soprannome: Mary Ann Robson
Data di nascita: ottobre 1832 - Sunderland, Inghilterra
Data di morte: 24 marzo 1873 - esecuzione tramite impiccagione
Numero di vittime: 21
Data di arresto: 1873
La Cotton ebbe diversi figli da mariti e amanti differenti e tutti morirono per mano sua. All'epoca procurarsi dell'arsenico non era certo un'impresa difficile visto che veniva normalmente venduto nelle drogherie come veleno per topi e, all'occorrenza, preso in piccole dosi, agiva anche come "stimolante" sessuale, un antenato del nostro viagra. Mary Ann naque da una ragazza madre e durante l'adolescenza frequentò assiduamente le funzioni religiose della sua chiesa. Nonostante ciò la sua carriera di assassina fu molto prolifica e fu su questa che la donna basò l'intera vita, cercando di appropriarsi delle liquidità degli uomini che frequentava e intascando le loro assicurazioni sulla vita. Tra le sue vittime ritroviamo anche la madre ed un'amica e, in generale, quelli che potevano rappresentare una minaccia per i suoi piani omicidi. Mary Ann Cotton fu giustiziata tramite impiccagione con il metodo del short drop: il condannato viene lasciato penzolare dalla corda finché la morte non sopraggiunge per asfissia o per successivo arresto cardiaco.
Nome e soprannome: Brynhild Paulsdatter Størseth (Hell's Belle - la Vedova nera)
Data di nascita: 11 novembre 1859 - Selbu, Norvegia
Data di morte: si stima il 28 aprile 1908 -
Numero di vittime: più di 40
Periodo di attività: 1896 - 1908
Data di arresto: non fu mai catturata
Dopo aver passato un'adolescenza abbastanza difficile nel suo paese natìo in Norvegia, Belle si trasferì negli Stati Uniti all'età di 23 anni seguendo le orme della sorella più grande. Il metodo usato dalla donna per uccidere le sua vittime era perlopiù l'avvelenamento con stricnina, ma non solo. La Gunness ammazzava per avere un ritorno economico o per coprire le sue tendenze omicide agli occhi del mondo. In seguito ad un incendio che distrusse la fattoria in cui viveva con i due figli rimasti e con l'aiutante (amante e tuttofare) Ray Lamphere, vennero scoperti i corpi delle vittime che la ragazza aveva seppellito nel porcile. Accanto alla salma di una donna vestita con gli abiti di Belle venne ritrovata anche la protesi della sua arcata dentale, per questo la polizia si convinse che si trattasse di lei ed arrestò, con l'accusa di omicidio, proprio Ray. Egli raccontò per filo e per segno le imprese della serial killer negando di avere avuto parte attiva negli omicidi ma confessando di averla aiutata a seppellire i corpi delle vittime: la ragazza adescava i suoi pretendenti con dei succulenti pranzetti e con favori sessuali ed in seguito li avvelenava o li uccideva con un ascia mentre dormivano; smembrava quindi i loro corpi nella cucina della casa per poi seppellirli nel cortile. L'uomo spiegò che Belle avrebbe appiccato il fuoco ed ucciso i suoi figli per poter scappare e rifarsi una vita nuova, mettendo i suoi denti finti accanto ad un'altra donna in modo da inscenare la propria morte. Lamphere disse che aveva accompagnato egli stesso la donna in stazione con la promessa da parte di lei di fargli avere notizie al più presto ma che in realtà fosse semplicemente scomparsa senza mai farsi sentire. Lo sceriffo non credette a questa versione dei fatti e il mistero sulla morte di Belle Gunness resta tuttora irrisolto.
Nome e soprannome: Enriqueta Martí i Ripolles
(la Strega di Barcellona)
Data di nascita: 1868 - Sant Feliu de Llobregat, Spagna
Data di morte: 12 maggio 1913 - uccisa in carcere da una detenuta
Numero di vittime: più di 10
Periodo di attività: 1902 - 1912
Data di arresto: 1012
Figlia di un alcolista e di una donna di umili origini, crebbe nei bassifondi di Barcellona e visse un'adolescenza difficile fatta di piccoli espedienti e prostituzione: cominciò infatti a vendersi agli uomini quando era ancora minorenne. A 20 anni incontrò e sposò Juan Pujalo con il quale stette per dieci anni, periodo durante il quale l'uomo raccontò di aver dovuto sopportare la vita dissoluta e l'infedeltà di Enriqueta; anche per lei però il matrimonio fu una delusione, così come il fatto di non aver avuto i figli che tanto desiderava. Negli anni successivi numerosi bambini vennero rapiti in circostanze misteriose e fu solo per un caso che la Martì venne scoperta: una vicina di casa riconobbe nel volto di una bimba che guardava dalla finestra della sua abitazione, quello di Teresita, una ragazzina scomparsa qualche tempo prima, così chiamò le forze dell'ordine che andarono immediatamente a bussare alla porta della "strega".
Enriqueta era famosa nell'ambiente perché vendeva pozioni magiche e intrugli fatti da lei ma la macabra verità venne presto a galla. In casa della donna la polizia trovò due bimbe che dissero di vivere lì e raccontarono una storia raccapricciante secondo la quale la loro aguzzina le aveva costrette a cibarsi di un ragazzino che aveva abitato con loro fino a poco tempo prima: dissero che il bimbo improvvisamente sparì e che loro avevano creduto che fosse riuscito a scappare fino a quando una sera Enriqueta non aveva preparato una minestra di carne nella quale galleggiavano inquietanti le manine del bimbo e che loro erano state costrette a mangiare. In seguito vennero ritrovati nelle varie case abitate dalla Martì, ossa, alcune parti del corpo delle sue giovanissime vittime e flaconi varii nei quali raccoglieva il grasso, il midollo e il sangue di queste per ricavare i suoi intrugli miracolosi, mentre ne cucinava la carne e la mangiava.
Nome e soprannome: Leonarda Cianciulli (la Saponificatrice di Correggio)
Data di nascita: 14 novembre 1893 - Montella di Avellino
Data di morte: 15 ottobre 1970 - muore in manicomio per un ictus
Numero di vittime: 3
Periodo di attività: 1939 - 1940
Data di arresto: il processo a suo carico si apre nel 1946 a Reggio Emilia
Di umili origini Leonarda ha una vita abbastanza travagliata. I rapporti con la famiglia sono terribili al punto che, quando tenta senza successo il suicidio, la madre non riesce nemmeno a nascondere il proprio disappunto nel vederla ancora viva. Dopo essersi sposata si trasferisce con il marito prima in Basilicata e successivamente in Emilia dove riesce a ritagliarsi un posto in società facendo la sarta, la cartomante e cucinando deliziosi dolcetti per vicini e amici; tutti la considerano con stima una madre esemplare e una fervente fascista. Nel corso degli anni il suo matrimonio finisce a causa della natura violenta del marito e Leonarda si dedica alla vita mondana frequentando molte persone, in particolare invita spesso a casa tre amiche: Faustina, Francesca e Virginia le sue future vittime. Le uccide una per una appropriandosi dei loro averi e, dopo averle sezionate, ne scioglie i corpi in grossi pentoloni per poi disfarsene, avendo cura di raccogliere il sangue con il quale, mischiato a zucchero, farina ed altri ingredienti, realizza deliziosi pasticcini che offre ai suoi ospiti. A Virginia invece, terza ed ultima caduta nella trappola della Cianciulli, viene riservato il trattamento completo e, oltre a finire nel frigo della sua carnefice, le sue membra vengono lavorate e trasformate in profumate saponette che verranno regalate ad amici e vicini: "...la sua carne era grassa e bianca: quando fu disciolta vi aggiunsi un flacone di colonia e, dopo una lunga bollitura, ne vennero fuori delle saponette cremose. Le diedi in omaggio a vicine e conoscenti. Anche i dolci furono migliori: quella donna era veramente dolce".
Nannie Doss
Nome e soprannome: Nancy Hazle
(The Giggling Granny - The Jolly Black Widow)
Data di nascita: 4 novembre 1905 - Blue Mountain, Alabama
Data di morte: 2 giugno 1965 - leucemia
Numero di vittime: 12
Periodo di attività: 1927 - 1954
Data di arresto: ottobre 1954
Figlia di madre amorevole e padre alcolista ritroverà spesso nei suoi futuri mariti il vizio del genitore. Il primo matrimonio porta a Nancy quattro figli ma dopo qualche anno la fatica di essere moglie e madre comincia a farsi sentire e lei decide di uccidere due dei suoi bambini mettendo del veleno per topi nelle loro minestre. Poco dopo uccide anche la suocera attirando su di sé i sospetti del consorte che, senza prove, non può fare altro che chiedere il divorzio. Conosce il secondo marito grazie ad un annuncio per cuori solitari ma l'uomo ha il vizio dell'alcol ed è un violento. In quegli anni la Hazle, oltre ad uccidere il marito avvelenandolo, si accanisce anche sui nipotini: appena nato il secondo lo ammazza conficcandogli uno spillone in testa, mentre il soffoca il primogenito qualche anno più tardi, dopo aver creato su di lui una ricca assicurazione sulla vita. Il terzo matrimonio finisce anche esso con l'avvelenamento del consorte, anch'egli alcolista come il precedente, e l'uccisione della suocera e anche della sorella alla quale riesce così a prendere la casa e risolvere parte dei suoi problemi. Arriva dunque al suo quarto matrimonio che inizialmente sembra felice. Dopo aver ucciso la propria madre colpevole di essersi trasferita da lei per non restare sola, si dedica anche al marito dopo averlo scoperto a tradirla. Di nuovo Nannie cerca la felicità tramite riviste per single e la trova nella persona di Sam Doss, così arrivano le sue quinte ed ultime nozze ma ben presto la donna si stanca anche di lui e decide di lasciarlo. Egli non si da per vinto, le convince a tornare e lei lo avvelena mettendo dell'arsenico nei pasticcini che gli prepara per cena. Ricoverato in ospedale in condizioni tragiche Sam riesce infine a salvarsi ma non appena viene dimesso dall'ospedale e rientra a casa la premurosa mogliettina finisce il lavoro precedentemente cominciato. Fu a causa di questo passo falso che venne infine smascherata e condannata all'ergastolo.
Nome e soprannome: Myra Hindley (gli Assassini della brughiera)
Data di nascita: 23 luglio 1942 - Manchester, Inghilterra
Data di morte: 15 novembre 2002 - polmonite
Numero di vittime: 5
Periodo di attività: 1963 - 1965
Data di arresto: ottobre 1965
La vita da brava ragazza di Myra Hindley trascorre senza troppi scossoni fino al 1959 quando trova un impiego da segretaria presso un ufficio dove già lavora il suo futuro compagno Ian Brady. Per lei è un vero e proprio colpo di fulmine e ben presto l'amore per l'uomo si trasforma in un rapporto di dipendenza che porta la donna a snaturare completamente il proprio carattere. Myra cambia radicalmente look e si tinge i capelli biondo platino, si atteggia a femme fatale e abbandona la sua fede nel Signore a favore di una vita dissoluta. La carriera dei due amanti comincia con la progettazione di una rapina in banca che però non avvenne mai perché i sadici fidanzatini si dedicarono invece alla tortura e all'uccisione di ragazzini molto giovani, alcuni non ancora adolescenti. Dopo aver sequestrato e ucciso i primi quattro bimbi, Ian si convince di poter coinvolgere nelle loro azioni folli anche il giovanissimo cognato di Myra che secondo la sua personale valutazione era pronto a conoscere la verità. La sera del 7 ottobre 1965 David viene così invitato a casa dei due ed assiste impotente all'ultimo omicidio della coppia. Le cose però non vanno come spera Ian e nonostante sia scioccato da tanta ferocia, David riesce a restare calmo fino al momento di congedarsi, quindi raggiunge la moglie e, dopo averle raccontato tutto, inseme a lei denuncia i due assassini. In seguito alle indagini i corpi dei ragazzini uccisi furono ritrovati nella brughiera; vennero inoltre alla luce diverse foto che ritraevano la penultima vittima in pose pornografiche mentre era stata denudata e legata; fu rinvenuta anche una audio cassetta sulla quale si potevano distinguere le urla strazianti della piccola e le voci dei sadici sequestratori che le intimavano di stare ferma. Lesley Ann Downey aveva solo 10 anni. Il caso scioccò l'inghilterra perché era la prima volta che una donna veniva riconosciuta complice di omicidi a sfondo sessuale a danno di minori. Ian e Myra vennero condannati all'ergastolo solo perché la pena di morte era stata abolita un mese prima che venisse emessa la sentenza.
Velma Barfield
Nome e soprannome: Margie Velma Bullard
Data di nascita: 29 ottobre 1932 - South Carolina
Data di morte: 02 novembre 1984 - Iniezione letale
Numero di vittime: 5
Periodo di attività: 1971 - 1978
Data di arresto: 1978
Christine Falling
Nome e soprannome: Christine falling (l'Assassina baby-sitter)
Data di nascita: 12 marzo 1965 - Perry, Florida
Data di morte:
Numero di vittime: 6
Periodo di attività: 1980 - 1982
Data di arresto:
Charlene & Gerald Armond Gallego
Nome e soprannome: Charlene Adell Williams
(The love slave murders - The Gallego Sex Slaves Killers)
Data di nascita: 10 ottobre 1956 - Sacramento, California
Data di morte: 18 luglio 2002
Numero di vittime: 10
Periodo di attività: 1978 - 1980
Data di arresto: novembre 1980
Sonya Caleffi
Nome e soprannome: Sonya Caleffi
Data di nascita: 21 luglio 1970 - Como, Italia
Data di morte:
Numero di vittime: 6 - 15
Periodo di attività: 2003 - 2004
Data di arresto: 2004
Genene Jones
Nome e soprannome: Genene Jones (l'Infermiera della morte)
Data di nascita: - Texas
Data di morte:
Numero di vittime: 11 - 46
Periodo di attività: 1981 - 1983
Data di arresto: condannata a 159 anni di carcere
Aileen Wuornos
Nome e soprannome: Aileen Carol Pittman
Altre identità: Sandra Kretsch - Susan Lynn Blahovec - Lee Blahovec -
Cammie Marsh Greene - Lori Kristine Grody
Data di nascita: 29 febbraio 1956 - Michigan
Data di morte: 09 ottobre 2002 - lethal injection
Numero di vittime: 7
Periodo di attività: 1989 - 1990
Data di arresto: 09 gennaio 1991
Naviga negli articoli | |
Caro editore il Fisco agirà su tutte le cartelle non pagate ? | Caro editore quant'è l'altezza minima per carabinieri e poliziotti |
|