Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, tre decreti legislativi di attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124), uno dei quali istituisce il documento unico di proprietà delle automobili dall’1 luglio 2018. Lo rende noto un comunicato del Cdm.
Il decreto era stato presentato su proposta del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia proprio per introdurre un altro tassello nella sburocratizzazione dei rapporti tra cittadini a Pa con un risparmio per entrambi.
Il decreto approvato uniforma la normativa italiana in materia a quella degli altri paesi europei. Addio, dunque, dal 1 luglio 2018 al certificato di proprietà e il libretto di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi: al loro posto arriverà il documento unico di circolazione. Il governo ha infatti dato il via libera, durante il Consiglio dei ministri di ieri sera, al decreto che introduce il nuovo documento a partire dall’estate del prossimo anno e che sostituirà gli altri due oggi utilizzati, il primo di competenza dell’Aci, il secondo prodotto dalla Motorizzazione Civile e previsto anche negli altri Paesi europei.
Il documento unico di circolazione “consentirà di ottimizzare i costi di produzione, archiviazione e controllo a carico dell’amministrazione”, spiega il governo nel comunicato diffuso al termine del cdm. All’unico documento, inoltre, corrisponderà una tariffa unica, che sostituirà i diritti di Motorizzazione e gli emolumenti per l’iscrizione o la trascrizione di ogni veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Manterranno validità, precisa infine il governo, le carte di circolazione rilasciate anteriormente all’entrata in vigore del decreto ed anche quelle rilasciate successivamente, fino al 1 luglio 2018.
L’introduzione del documento unico di circolazione aveva sollevato proteste da parte dei lavoratori di Aci Informatica, preoccupati per il loro posto di lavoro, legato alla produzione dei certificati di proprietà. In risposta i ministri dei Trasporti Graziano Delrio e della Semplificazione e Pa Marianna Madia avevano diffuso una nota congiunta, nella quale chiarivano come “le disposizioni riguardanti il documento unico non contengono alcun presupposto che giustifichi la perdita del posto di lavoro da parte dei dipendenti” della società.
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