Lista Dei Egizi
Per gli abitanti dell’antico Egitto, tutti gli dei incarnavano il mondo reale e il modo di vivere autentico. Affascinante è la sorprendente forma di apparizione degli dei, che a parte può discostarsi, in parte o in toto, dall’aspetto umano, per rifarsi in figure della fauna e della flora, oppure per manifestarsi in attributi e simboli.
Sugli scarabei, la dimensione ridotta obbliga ad una miniaturizzazione, ma la riconoscibilità rimane inalterata. E' solo dal Medio Regno, e molto raramente, che le divinità cominciano ad essere raffigurate sugli scarabei.
Per descrivere in maniera compiuta la realtà del mondo divino egizio si fa ricorso atre dimensioni: ogni dio si presenta con il proprio nome, la propria apparizione nel corso del tempo cosmico e la propria collocazione nello spazio di culto.
Questa triplice manifestazione non intralcia affatto l’unità dell’idea divina, bensì definisce un concetto universale che oltrepassa le capacità cognitive dell’uomo. Per inoltrarsi nel pantheon egizio, bisogna avere ben presente il concetto fondamentale secondo il quale l’essenza divina si manifesta sotto sembianze molteplici.
La creazione
Al principio è il caos nelle cui profondità delle acque di Nun, giace addormentato lo spirito del creatore. Dal mare di Nun emerge una collinetta sulla quale, una fenice, si posa quale creatore, Atom-ra, il Sole.
Narra la leggenda che Atum-ra, “tenendo il fallo in pugno ed eiaculando diede vita ai gemelli Shu (dio dell’aria) e Tefnut (dio dell’umidità)”.
Dai due gemelli nascono Nut (il cielo) e Geb (la terra). Dice il mito che Geb e Nut, innamorati, se ne stavano tutto il tempo abbracciati, impedendo alla vita di germogliare. Atum-ra allora comanda a Shu di separarli. Shu calpesta Geb e con le mani solleva Nut (che infatti é sempre rappresentata inarcata e con le mani ed i piedi aggrappati a Geb).
Da Geb e Nut nascono Osiride, Seth, Iside e Nefhti che con Horus ,figlio di Osiride ed Iside, ed i quattro dei loro progenitori formano l’Enneade. Anubi è il figlio illegittimo di Osiride e Nefti.
L’ Enneade esprime il gruppo dei nove dei che stanno alla base della cosmogonia egizia. Nella religione egizia detta Grande Enneade, composta da Atom e da quattro coppie di dei: Shu e Tefnut, Geb e Nut, Osiride e Iside e Seth e Nefti; vi è poi una Piccola Enneade, nella quale, oltre ai precedenti, o talvolta in sostituzione, sono presenti Anubi, Horus, Thot e Maat.
Il centro di culto originario dell’Enneade fu a Eliopoli ossia la città del sole che divenne uno dei maggiori luoghi di culto di tutto l’Egitto.
Elenco di tutti gli dei Egizi, man mano verranno aggiunti i collegamenti link su quelli presenti nel forum.
AMON
Dio il cui nome significa " il nascosto "
è una divinità molto antica con caratteristiche guerriere.
A partire dal Medio Regno diventa la principale divinità di Tebe,
e, in sincretismo con il Dio Ra, prende il nome di
Amon-Ra e le caratteristiche di Dio creatore.
E' lo sposo di Mut ed il padre di Konshu,
formando con queste divinità la triade tebana.
ATUM
Il principale Dio egizio,
creatore del mondo e padre di tutti gli Dei.
Ebbe origine dal “Nun”, il brodo primordiale
in cui già esisteva come spirito, ma divenne realtà solo quando
Ptah (che quindi evidentemente già esisteva!)
ne pronunciò il nome (qui è interessante un parallelo
con il Vangelo di Giovanni che inizia:” In principio era il Verbo,
nel Verbo era Dio e il Verbo si fece Dio”).
Venerato anche e principalmente sotto il nome e la forma di:
RA
Il disco solare nascente,
viene anche raffigurato con la forma
di un falco. Da qui, ATUM-RA o,
più semplicemente, solo RA.
Per autogenerazione,
Atum-Ra diede vita
a due figli: Tefnut e Shu.
TEFNUT
Rappresentata con la testa di leonessa,
impersonifica la sostanza umida.
Una tradizione riporta che,
avendo litigato col padre,
fuggì in Nubia e ritornò
solo grazie all’intercessione di Thot.
SHU e NUT
Il Dio dell’aria, porta sul capo una piuma di struzzo, che costituisce anche il geroglifico
del suo nome,Con Tefnut, sposa-sorella, generò il cielo (Nut) e la terra (Geb) e viene raffigurato mentre
sostiene la volta celeste separandola dal fratello come simbologia dell’aria tra la terra ed il cielo...
Dea del cielo e, in generale, di tutti i corpi celesti, viene immaginata
come un corpo di donna, dal seno procace e pieno di stelle, curvo a semicerchio
sopra la terra e sostenuta dal padre Shu.
GEB
E’ la terra sulla quale vivono gli uomini e gli animali.
Rappresentato con figura maschile,
porta sul capo un’oca che è anche il simbolo
geroglifico del suo nome.
Dall’unione tra Geb e Nut,
nascono quattro figli: Osiris, Isis,
Set e Nefti che si sposano tra loro,
formando le coppie Osiris-Isis e Set-Nefti.
OSIRIS
Figlio prediletto di Geb,
a lui venne affidato il regno della terra.
Assassinato dall’invidioso fratello Set
che ne sparse le membra nel Nilo,
venne ricomposto nel corpo dalla sposa-sorella Isis.
Da allora è il signore dell’Oltretomba e
viene perciò raffigurato con i simboli del potere
faraonico (pastorale e flagello) avvolto nel
sudario e con un colore verdastro.
ISIS
Oltre che protettrice dell’unione familiare,
è anche la Dea della magia.
Porta sul capo il simbolo di una scala.
Ricomposto che ebbe il corpo del
suo sposo (al quale però mancava il fallo,
sostituito con un elemento in legno)
riuscì ad avere lo stesso
da lui un figlio: Horus.
SET
Rappresentato con la testa
di un animale non identificabile,
è il Dio cattivo e terribile fratricida.
Viene considerato il Dio del deserto
e dei popoli stranieri.
Nel periodo del Nuovo Regno,
diventa il protettore dell’esercito.
NEFTI
Sposa di Set, lo abbandonò
dopo il fratricidio.
Protettrice del focolare domestico,
porta sul capo il disegno di un fornello.
Ebbe un figlio, Anubis, che però
forse non era stato generato
da Set, bensì da Osiris...
Con questi nove Dei, dato che Atun e Ra sono due nomi dello stesso Dio, si conclude quella che viene chiamata l’Enneade Eliopolitana, alla quale verrà poi aggiunto Horus.
HORUS
Vendicatore del padre,
sconfisse Set che venne risparmiato solo per intercessione di Isis.
Quindi, è il simbolo della potenza vincitrice e perciò anche associato
alle titolazioni faraoniche. Adorato in tutto l’Egitto, sia come bambino
sia come adulto, assume vari nomi particolari a seconda delle varie località.
Come Ra-Harakhte viene addirittura identificato con Ra. Ebbe quattro figli
che danno il loro nome ai vasi canopi: Amset, Hapi, Duamutef e Qebehsenuf.
MAAT
Emanazione di Ra,
simboleggia l’ordine universale del creato,
l’opposizione al caos, l’etica, la morale e la giustizia.
La piuma che porta sul capo è il contrappeso
al cuore del defunto sulla bilancia
di fronte al tribunale degli Dei.
HATHOR
La dea vacca.
Si dice che, in questa forma sia una delle più antiche
e che il suo culto provenga dal Sud. Poi, il mito riporta che quando
Isis intercesse con Horus per salvare la vita di Set,
ormai sconfitto, questi, in un impeto d’ira, tagliò la testa
alla madre. Ma Ptah, che era presente, la sostituì prontamente
e provvisoriamente con una di vacca.
Da allora, Isis viene anche adorata come
Hathor, portando sul capo due corna che
circondano il disco solare.
PTAH
E’ il Dio della conoscenza e del sapere.
Dal nome Het-Ka-Ptah (il tempio dell’anima di Ptah),
che da Memphis si estese a tutta la valle del Nilo, deriva l’attuale nome
dell’Egitto, in origine solo Khemet, la terra nera.
Viene raffigurato avvolto in un sudario aderente, con la testa rasata
e due avambraccia che spuntano dallo stomaco a
reggere un particolare bastone. Probabilmente,
dato che fu lui a pronunciare il nome di Atun
rendendolo reale, si tratta della personificazione
di un concetto astratto, fuori dal tempo.
THOT
In egizio Djehuty, è l' inventore dei geroglifici,
Dio della scrittura e quindi anche degli scribi.
E' lui che teneva nota di tutto ciò che avveniva
e che registrava le sentenze divine. Ottenne dalla Luna
cinque giorni in più per completare l'anno in 365 giorni.
Viene raffigurato con la testa di Ibis, poiché questo uccello
compie salti di esattamente 4 palmi e Thot è anche il dio della misura.
Talvolta, era rappresentato anche con la testa di babbuino, animale che spesso tiene
appoggiata la fronte al pugno, comunicando un'immagine di saggezza.
ANUBIS
Rappresentato in forma di sciacallo,
aiutò Isis a ritrovare i resti del corpo di Osiris.
Di quest’ultimo divenne il compagno fedele
nel Regno dei Morti. Sempre presente nei giudizi
del Tribunale dell’Oltretomba, accompagna
per mano lo spirito dei defunti nel Duat.
BASTET
La Dea gatta. Di origini molto antiche e,
talvolta, assimilata alla feroce Sekhmet,
la Dea leonessa. All’inizio era una gatta selvatica,
il gatto del deserto che tuttora esiste, e portava
un anello all’orecchio. Con la XXII Dinastia libica,
perse le sue caratteristiche di ferocia, diventando
la Dea della gioia e a lei venne addirittura
dedicata la nuova capitale dell’Egitto, Bubasti.
BES
Dio nano e deforme è l'unico ad essere rappresentato
sempre frontalmente mentre mostra la lingua.
Protegge la casa dagli spiriti maligni
e, assieme ad Hathor, è il Dio della musica
e dei musicisti. Per le sue doti protettive,
veniva spesso raffigurato sulle suppellettili
all'interno delle abitazioni e nei "mammisi",
dato che veniva venerato anche come tutore
delle gestanti e della quiete familiare.
MUT
Il suo nome significa “madre”, delle quali
è quindi la protettrice. Assume particolare importanza
nel Nuovo Regno, come controparte femminile
di Ammon-Ra di Uaset (Tebe). Assieme a lui ed a
Khons, forma la Triade di Tebe. Viene anche
adorata come raddrizzatrice dei torti..
KHONS
Figlio di Ammon-Ra e di Mut,
il suo nome significa “viaggiatore”,
probabilmente come riferimento al
corso della Luna della quale costituisce la divinità.
Una falce di Luna è infatti raffigurata,
assieme al disco solare, sopra il suo capo.
KHNUM
Con testa di caprone e lunghe corna,
Khnum era il principale Dio dell’Alto Egitto
con un Tempio nell’isola di Elefantina.
Da lui dipendevano le piene del Nilo, ma,
soprattutto era il “vasaio” che aveva modellato
sul suo tornio il genere umano e dato loro la vita.
Forma una Triade con la sua sposa...
SATET
che porta la corona dell’Alto Egitto
con due corna di gazzella, animale da
lei protetto, che era venerata come custode,
con il suo arco, dei confini meridionali del
Paese, e con la figlia (o altra moglie)...
ANUKET
raffigurata con uno strano copricapo
di piume di struzzo, forse tipico della Nubia.
SOBEK
Il Dio coccodrillo adorato a Kom Ombo,
dove sono stati trovati moltissimi coccodrilli mummificati.
Il suo nome significa “che veglia su di te” Quindi,
protettore contro le avversità ed i torti ed anche
con capacità di guaritore.
Il Tempio di Kom Ombo, infatti,
era diviso in due sezioni: una dedicata
al culto e l’altra alla cura dei malati.
I Greci lo chiamarono Suchos.
HAROERIS
E’ un’altra personificazione di Horus
nella sua prima forma.
Era il Dio della luce.
I suoi occhi rappresentavano uno il Sole,
l’altro la Luna. Assieme ad
Hathor ed a Sobek, costituisce
la Triade di Kom Ombo.
HAPI
Dio che personifica il Nilo, che, per gli Egizi, aveva proprio questo nome ed aveva origine tra File ed Elefantina.
Nilo è la corruzione greca del fonema egizio “nwy” che significa acqua. Hapi è raffigurato in colore azzurro o verde,
con lunghe mammelle, simbolo del dare nutrimento, mentre versa dell’acqua. Però, in effetti, per gli Egizi,
gli Dei Hapi erano due: uno per l’alto Egitto, chiamato Hap-Meht e con un copricapo di piante di papiro,
ed uno per il Basso Egitto (come quello qui raffigurato) chiamato Hap-Reset che, invece, portava
sul capo dei fiori di loto. Vengono spesso raffigurati insieme mentre, con delle corde, intrecciano il
simbolo dell’unione delle due terre: il “sematawi”.
TAURET
Originaria del Basso Egitto, è una divinità di origini pre-dinastiche.
Rappresentata in forma di ippopotamo con abbondanti
mammelle pendenti e con una pelle di coccodrillo sulla schiena,
appoggia la mano sul “Sa”, simbolo del salvagente di giunco usato sul Nilo.
E’ la protettrice delle gestanti, dell’allattamento e dell’infanzia.
NEITH
Adorata nel Basso Egitto, la corona rossa sembra si
debba proprio a lei, ed in particolare a Sais, è una Dea
guerriera e viene raffigurata con arco e frecce. In seguito,
verrà accomunata a Satet, sposa di Khnum (vedi sopra) e porterà
ambedue le corone. Anch’essa è una divinità molto antica.
I Greci la assimileranno ad Atena ed i Romani a Diana.
HARPOKRATE
In egizio Heru-pa-Khered, rappresenta Horus bambino.
Viene raffigurato sia in braccio alla madre Isis che lo allatta,
sia come fanciullo con un dito sulla bocca che, in questo caso,
non significa silenzio, ma è una derivazione del geroglifico
“bambino”. In alcune steli esposte nei Templi, cavalca un
coccodrillo e tiene in mano dei serpenti. L’acqua versata sopra
le steli acquisiva poteri protettivi e taumaturgici.
SEKHMET
Raffigurata, come Tefnut, in forma di leonessa,
è nota dai fin tempi più antichi come Sekhmet-Hethert.
E’ la “femmina potente”, la “signora rossa” che rappresenta la
forza inarrestabile della vendetta divina contro i nemici ed il potere
della distruzione nei casi in cui la violenza si rende necessaria.
Come distruttrice veniva anche invocata contro i dèmoni portatori di
malattie e di pestilenze e proteggeva medici e chirurghi.
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