L’Europa ha sempre più bisogno di immigrati, soprattutto per via del calo demografico.
Italia, Austria, Germania e Grecia vedranno ridursi la popolazione di un terzo entro il 2020, aprano le loro porte ai lavoratori stranieri.
E’ l’appello lanciato dal segretario generale dell’Onu Kofi Annan, nel suo discorso pronunciato a Bruxelles di fronte al Parlamento Europeo. In questa sede il segretario generale ha ricevuto il premio Sakharov, presente il presidente del Parlamento europeo Pat Cox, il ministro degli Esteri irlandese Brian Cowen in qualità di presidente di turno dell’Ue, e anche la vedova del rappresentante dell’Onu in Iraq, perito in un attentato, Sergio Vieira de Melho.
«Entro il 2050 l’Europa a 25 senza immigrazione vedrà scendere la sua popolazione sotto i 400 milioni di abitanti, e quattro paesi, Italia, Austria, Germania e Grecia vedranno scendere la propria popolazione di un terzo - ha dichiarato Annan -. Ad esempio l’Italia un cittadino su tre avrà più di 60 anni, vari lavori non troveranno chi li esegua, questo vuol dire che la società e l’economia ristagneranno. E’ un problema che andrà affrontato, non vi è una soluzione semplice, ma l’immigrazione è parte di quella soluzione».
Per questo il segretario generale ha affermato «dobbiamo incoraggiare un maggior apporto di immigrati legali, con e senza elevata formazione». Annan ha inoltre ricordato che «le rimesse degli immigrati sono più cospicue dei fondi per lo sviluppo inviati dai paesi sviluppati».
EUROPA ARROCCATA IN SE STESSA SARA’ PIU’ DEBOLE
Per Annan «gli immigrati non sono parte del problema, sono parte della soluzione». Ha ricordato l’importanza dell’integrazione, «una grande sfida»: gli immigrati «arricchiscono l’Europa portando nuove culture, nuove religioni, nuove lingue. Ma questo può essere anche fonte di tensione». Per questo essenziale è che l’integrazione «avvenga nel senso originale della parole, nel senso di fare un tutto» di immigrati e popolazione locale. Da combattere invece l’immigrazione clandestina, Annan ha definito «una vergogna per noi tutti» il «dramma silenzioso dei diritti umani violati» nelle tragedie dell’immigrazione clandestina, dello sfruttamente sessuale di tanti immigrati.
Annan ha concluso con un monito: «un Europa arroccata in se stessa sarà più debole, un’Europa aperta sarà più forte. Perchè gli immigrati hanno bisogno dell’Europa, ma l’Europa ha bisogno degli immigrati».
Naviga negli articoli | |
La fenomenologia del leccaculo | I sintomi dell’invidia |
|