Sara stava lì, seduta davanti al pc, col telefono da parte. Leggeva distrattamente cio' che passava sullo schermo, perchè la sua mente volava altrove. Aspettava degli sms con impazienza.
Ormai se lo erano dette, lei e Chiara: si desideravano. Era stata una cosa così, iniziata per gioco, una battuta, un'allusione, un complimento. E quelle volte che si vedevano, quegli sguardi, quei baci lenti sulle guance, quelle carezze sui capelli... Impensabile, visto che entrambe erano fidanzate e molto appagate dai loro uomini. Eppure la confidenza che avevano preso l'una con l'altra nel parlare di sesso e sessualità aveva fatto scattare questa scintilla. "ti voglio". Un improvviso sms sul cellulare di Chiara, era stata così la dichiarazione. Ora Sara restava lì, in attesa di una risposta che tardava. Era in ansia, ma anche quasi certa che Chiara avrebbe risposto positivamente.
E infatti fu così: "Se mi dici così prendo la macchina e vengo da te...". "ti aspetto" rispose Sara. Neanche un'ora e Chiara suono' il campanello, cogliendo Sara alla sprovvista, ancora confusa da cio' che stava succedendo. Chiara era lì davvero? Cosa sarebbe successo? Sembrano domande scontate, ma la confusione la prendeva completamente. Aprì la porta e trovo' di fronte Chiara, bella come sempre, coi capelli biondi e liscissimi e quella frangetta sempre perfetta che le invidiava. Vestita come tutte le volte che si vedevano, in comodi jeans e un maglioncino leggero aderente, che sottolineava le sue forme. Si sorrisero in imbarazzo, poi Sara si scosto' dall'ingresso e la fece entrare. Nel percorrere il corridoio si scorse allo specchio e si trovo' a pensarsi troppo in disordine, per vedere Chiara.
Aveva i capelli castani e ricci legati con una matita, pantaloni aderenti della tuta e un largo maglione. Era in tenuta da casa, non pensava che Chiara sarebbe arrivata sul serio.
Si accomodarono nella stanza di Sara e Chiara si mise a sedere per terra, con la schiena appoggiata alla sponda dal letto, mentre Sara restava in piedi, gironzolando qua e là. Scambiarono poche inutili parole sul clima, sui loro impegni, ma neanche un accenno ai loro compagni. Quando le conversazioni inutili esaurirono tornarono a fissarsi con imbarazzo. Fu in quel momento che Sara si inginocchio' di fronte a Chiara, porto' una mano sulla sponda del letto accanto alla testa della sua amica e si chino' per baciarla. Chiara rispose con passione al bacio e porto' una mano sulla testa di Sara, per scioglierle i capelli. Si baciarono a lungo, assaporando le loro labbra, le lingue si cercavano, si intrecciavano, si gustavano. Si mordevano le labbra dolcemente, mentre un brivido incandescente correva giù... giù fino al loro sesso. Sara si allontano' un attimo e sussurro' "ma cosa stiamo stiamo facendo...?", con un tono malizioso, come volesse far sentire a Chiara quella trasgressione, quella passione, ma anche per esprimere la sua confusione. "sta' zitta tesoro..." rispose la sua amica, tornando a cercare le sue labbra e prendendola alla vita comincio' a tirarla a sé. Sara fece scivolare le ginocchia sul pavimento e porto' un ginocchio in mezzo alle gambe di Chiara, a stretto contatto col suo sesso e sentì la sua amica rabbrividire.
Scese con le labbra sul suo collo e ci passo' sopra la lingua sensualmente, poteva già sentire il suo respiro più pesante. "ti voglio Chiara" le sussurro' piano all'orecchio, nella sua voce vibrava tutta l'eccitazione del momento. Comincio' a far scorrere le mani sul suo seno, dapprima sopra il maglioncino, in modo più deciso, più energico, poi con dolcezza ne sollevo' i lembi e comincio' a far scorrere le mani sui suoi seni nudi. Chiara non aveva messo il reggiseno e questo la sorprese e la eccito' ancora di più. Chiara la teneva stretta per la vita e col bacino si muoveva, in modo da potersi strusciare contro al ginocchio di Sara. "dio mio... Sara se non lo facciamo subito impazzisco..." disse in un sospiro. Sara le feca segno di alzarsi, staccandosi da lei, Chiara si tiro' su a sedere sul bordo del letto, mentre Sara riafferrava i lembi del maglione per sfilarglielo. Lo getto' a terra e si tolse il suo.
Chiara si alzo', appoggio' la fronte a quella della sua amica e fece scorrere le mani sulla sua schiena, fino ad arrivare all'allacciatura del reggiseno. I loro seni premevano gli uni contro gli altri, i loro sessi pulsavano dalla voglia di essere toccati. Chiara slaccio' il reggiseno dell'amica e si stacco' per farlo scivolare via, poi, senza dare tempo a Sara di regira, si abbasso', tirandole giù i pantaloni della tuta. Quando si rialzo', Sara la spinse dolcemente sul letto, incastrando nuovamente il suo ginocchio tra le sue gambe e comincio' a succhiarle i capezzoli, a giocarci con la lingua, a solleticarli con le dita, a sentirli sempre più turgidi sotto le sue mani, mentre Chiara inarcava il bacino e mugolava, muovendosi contro al suo ginocchio. Dal centro dei suoi seni, scese con la lingua più in basso, fino all'ombelico, si soffermo' un poco a giocarci, poi scese di nuovo. Sollevo' appena il bordo dei jeans e ci passo' la lingua su tutto il contorno. Chiara gemette di sorpresa. Sara le slaccio' i jeans e con l'aiuto di Chiara li tolse. Si fermo' a contemplare la sua amica con solo gli slip indosso, con lo sguardo implorante, mentre con le mani le accarezzava le cosce, l'interno, la sfiorava appena, per poi chinarsi di nuovo e affondare il viso sul suo sesso, leccarlo da sopra il tessuto, sentirlo gonfio e pulsante, mentre Chiara gemeva.
Poi abbasso' anche gli slip e comincio' a succhiare il clitoride, ci giocava come giocava coi capezzoli, assaggio' il nettare della sua amica, avvicino' prima un dito, che fece scorrere all'esterno dell'ingresso, poi comincio' ad entrare piano, uscendo subito, poi rientrando più a fondo ed uscendo ancora. Chiara era in delirio, stringeva le coperte con le mani, i suoi seni si alzavano e si abbassavano a tempo coi suoi gemiti. "non ti fermare" la implorava. Sara comincio' a mugolare piano, facendo vibrare le labbra sul clitoride di Chiara, poi si sposto' subito per penetrarla con la lingua. Sentiva che Chiara era ormai al limite e torno' sul clitoride, penetrandola con due dita. Quando Chiara esplose nell'orgasmo Sara smise di muoversi, ma resto' con le labbra serrate lì e le dita dentro di lei, finché non sentì la tensione allontanarsi. Chiara sospiro' profondamente, poi fece per alzarsi per ricambiarla, ma Sara la fermo' "lascia che io faccia a modo mio, ho intenzione di usarti...".
Chiara resto' immobile a fissare la sua amica che si toglieva li slip, poi la vide tornare sopra di lei, porto' il suo sesso a contatto con quello di Chiara e comincio' a strusciarsi, prima lentamente, poi più forte, mugolando, mischiando i suoi umori con quelli della sua amica, toccandola e prendendo le sue mani se le porto' sulle natiche. Chiara fece scorrere le dita nella fessura, accarezzandole più vicino che poteva all'ano. "usami, ti prego" le sussurro' nell'orecchio. Si sollevo' appena col bacino in modo sa solleticare i suoi capezzoli con quelli di Chiara. Comincio' a gemere e a dimenarsi, Chiara non mollava le sue natiche e non smetteva di accarezzarla, finché anche Sara non espolse nell'orgasmo. Resto' sopra di lei qualche istante, poi scivolo' al suo fianco. Chiara le carezzo' la fronte. "sei stata stupenda...". Sara sorrise e la bacio' sulle labbra. "la prossima volta tocca a me ricambiare...".
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