Per gli Assiri, la prostituzione rappresentava un vero e proprio rito divino. Non la resero soltanto legale, bensì obbligatoria per tutte le donne che non avevano ancora un marito. La pratica si svolgeva all’interno del tempio della dea Mylitta e prevedeva il rapporto sessuale con un uomo al fine di meritare i suoi favori divini. Ne valeva la pena!
Oggi lo si può considerare un modo di dire, ma nell’antichità quest’espressione veniva tranquillamente presa alla lettera. In molte culture, infatti, gli animali erano considerati una fonte di piacere alternativa ad un partner della stessa specie. Questo è dimostrato da moltissimi reperti archeologici che non lasciano spazio ad alcun dubbio… Purtroppo!
Secondo la mitologia egizia, dal caos incontrollato Nun nacque la divinità Atum. A sua voltà, essa generò la prima coppia divina Shu e Tefnut attraverso l’eiaculazione. Da questi ultimi nacquero Geb e Nut, ovvero la terra ed il cielo, dando inizio alla creazione del mondo. Creare un paio di dei ed un intero mondo non è mai stato così facile!
Nella mitologia egizia, una famosa leggenda narra che i fratelli sposi ed amanti Iside ed Osiride furono vittime della gelosia del loro fratello Seth, che ingannò il secondo facendogli indossare un sarcofago costruito sulle sue fattezze, gettandolo nel Nilo ed uccidendolo.
Dopo essere stato ritrovato dalla sorella, ella cercò inutilmente di resuscitarlo, come indicano le raffigurazioni, con una fellatio divina. Ne rimase fecondata e, in seguito, diede alla luce Horus.
Anche se sembra un’invenzione piuttosto moderna, il dildo non lo è.
Si dice che venne ideato nel 54 a.C. da Cleopatra, la quale, non contenta di ciò che aveva a disposizione, decise di riempire una zucca dalla forma allungata con uno sciame d’api.
Queste, agitandosi freneticamente al suo interno, gli donarono la sua particolare proprietà vibrante e di piacevole applicazione. MacGyver non avrebbe saputo fare di meglio!
Nell’antica Creta, il rapimento dei bambini era ammesso sia legalmente che moralmente. L’unica restrizione consisteva nell’avvisare preventivamente lui ed i suoi amici, in modo da dargli la possibilità di nascondersi. Nel caso fosse stato catturato, avrebbe dovuto attendere il salvataggio da parte loro. Era un po’ come giocare a guardie e ladri, insomma!
Nell’antica Grecia e nell’antica Roma, l’omosessualità era ammessa ma rispettata soltanto come pratica attiva. Chi ricopriva il ruolo del maschio era meritevole di rispetto come chiunque altro, mentre il povero compagno veniva considerato al pari di una donna. Che vita dura!
Prima della nascita dell’Islam, nella cultura araba era consuetudine prestare la propria moglie. Offrirla ad un uomo potente garantiva non solo la sua riconoscenza, ma anche la possibilità di dare alla luce un bambino di maggior prestigio sociale.
Chissà cosa succederebbe oggi se quest’uso esistesse ancora!
Nell’antica cultura Maya, i genitori più facoltosi non solo assistevano e guidavano i loro figli verso il matrimonio, ma li avvicinavano al sesso e gli fornivano la possibilità di fare pratica ed esperienza sin dall’adolescenza.
In particolare, li facevano assistere da una ragazza di livello sociale inferiore, che doveva fare da partner ed educatrice sessuale al futuro sposo. Beato lui!
Secondo le credenze e gli usi del Taoismo, la sessualità può apportare degli straordinari benefici fino a donare l’immortalità.
Per mantenere l’equilibrio tra l’energia interiore e l’essenza vitale, però, è opportuno limitare le perdite dei fluidi corporei, quindi ridurre o abolire l’eiaculazione. In termini più semplici, bisognerebbe praticare il coito interrotto e rinunciare al piacere. Non ne vale sicuramente la pena!
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