Il termine deriva dal greco antico:νεκρός (nekròs; “significa cadavere e morte”) e φιλία (philìa; “amore”).
L’atto necrofilo è paragonato allo stupro, è un atto sessuale vero e proprio ed è molto disgustoso e inaccettabile.
Il necrofilo ha il controllo totale sul cadavere, è un oggetto tra le grinfie di un disturbato.
La necrofilia non è considerata una malattia, ma in alcuni casi è associata ad altri disturbi come: la necrofagia (mangiare la carne dei cadaveri) e il cannibalismo.
Ci sono stati casi nel mondo, in cui un necrofilo è arrivato all’omicidio per procurarsi la persona desiderata.
Ci sono tre tipi di necrofili:
- Il necrofilo semplice: è colui che cerca un lavoro che gli permetta di stare a stretto contatto con i cadaveri (es. i becchini)
- Il necrofilo latente: è colui che fantastica su persone vive e consenzienti che fingono di essere morte.
- Il necrofilo serial killer: è colui che commette un omicidio per abusare della sua vittima. (ha molta cura del cadavere, infatti lo pulisce e addirittura ci dorme insieme.
Solitamente il necrofilo nasconde un’omosessualità latente, che non vuole ammettere neanche a se stesso.
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