Quanto deve durare il giallo dei semafori? Non si sa, il Codice della strada nulla dice in proposito. Eppure la questione è importante, specialmente dopo che in corrispondenza di molti semafori hanno messo gli apparecchi di Foto rilevazione (foto-red). E’ tutto automatico, se scatta il rosso mentre l’automobilista sta attraversando arriva la multa. Il Codice della strada non vieta di passare con il giallo se il veicolo è in corsa, impone soltanto di sgomberare al più preso la carreggiata. Ma è chiaro che se il giallo dura un secondo il povero automobilista si ritrova in mezzo all’incrocio con il rosso e arriva la multa.
E’ quello che è successo a migliaia di automobilisti di Segrate, vicino Milano, ove è in corso un’indagine giudiziaria perché il giallo durava pochissimo. Come si può difendere l’automobilista da questo sopruso? Non c’è niente da fare, se presenta un ricorso lo perde, a meno che ….
Le scappatoie non mancano e sono tutte legali, si tratta di vedere caso per caso. La prima è il ricorso al Prefetto (in carta semplice con raccomandata AR, entro 60 giorni dalla ricezione del verbale) con la richiesta di essere ascoltati di persona. Secondo il Codice della strada il Prefetto ha l’obbligo di ascoltare il ricorrente che ne fa richiesta (art. 203 Codice della strada), ma spesso non ha tempo (riceve migliaia e migliaia di ricorsi) e manda direttamente l’ingiunzione di pagamento, che può essere impugnata davanti al Giudice di Pace (non ci sono spese e non c’è bisogno di avvocato fino a un valore di 516 euro), con certezza presso che matematica di vittoria. Il guaio è che il Prefetto ci mette molto tempo per rispondere e se risponde dopo 60 giorni convocando l’automobilista la multa intanto raddoppia. Per illustrare altri casi, si può ricorrere al sistema della domanda e della risposta in un colloquio con un automobilista immaginario ed esasperato perché prende un sacco di multe.
D. – E’ vero che il verbale deve essere notificato entro 150 giorni?
R. – Sì (art. 201 CdS), ma la prescrizione non è automatica, deve essere fatta valere dall’automobilista con un ricorso (conservare la busta o l’atto di notifica).
D. – E’ vero che le multe con Autovelox devono essere contestate immediatamente all’automobilista?
R. – No, questa norma è stata abolita (legge 168/2002). Comunque, si può ricorrere se nel verbale non c’è scritto che c’è stata “gestione diretta” dell’apparecchio da parte degli agenti accertatori (art. 345 DPR 495/1992). Si può ricorrere anche se per l’installazione di Autovelox nelle strade extraurbane e in quelle urbane di scorrimento non c’è stata l’autorizzazione del Prefetto (legge 168/2002).
D. – Ma gli apparecchi come Autovelox non devono essere segnalati preventivamente agli automobilisti?
R. – Ancora no, Però adesso è uscita una legge (n. 160/207) che prevede l’obbligo di segnalazione mediante cartelli o altri mezzi visivi. Deve uscire un decreto ministeriale di attuazione e quando uscirà potrai fare ricorso.
D. – In un giorno mi hanno fatto due multe per divieto di sosta nello stesso posto.
R. – Si può fare una sola multa al giorno per divieto di sosta nello stesso posto (artt. 7 e 158 CdS). La seconda multa può essere fatta solo dopo 24 ore.
D. – Mi è arrivato un verbale senza indicazione dell’ora in cui avrei commesso l’infrazione.
R. – Si tratta di verbale illegittimo. Si può ricorrere (art. 383 DPR 495/1992).
D. – Mi è arrivato un verbale per essere passato con il rosso. L’infrazione non doveva essermi contestata subito?
R. – Nel verbale deve essere riportato, sia pure sommariamente, il motivo per cui l’automobilista non è stato fermato, altrimenti si può fare ricorso (art. 200 CdS e 385 DPR 495/1992
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