Lo psicologo: "Ragazzi che mettono foto hard sul web. Il sesso affermazione di sé"

Data 25/2/2025 7:50:00 | Categoria: News

CORPOUn discorso che vale ancor di più per le ragazze, per le quali "in alcuni casi precisi diventa assolutamente sconvolgente e ipnotica la scoperta delle strordinarie potenzialità prerogative che possiede il proprio corpo e l'esibizione di questo come strumento di fascinazione e di potere, apparentemente assoluto sull'altro. Il che avviene proprio all'inizio dell'adolescenza, tra i 13 e i 15 anni, e con più vigorosa ed ampia diffusione proprio grazie a Internet".




scattomatto"Il sesso è uno strumento di affermazione di sé in questa fase storica e durante l'adolescenza.



L'idea di giovani con scarso senso del pudore, attratti dal magnetismo del piacere sessuale, è fondamentalmente adultocentrica".

Lo spiega Mauro Grimoldi, presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia e consulente del Tribunale dei minori di Brescia, commentando la notizia sempre più diffusa della pubblicazione di foto hard su Internet da parte di minorenni.




"Per i ragazzi la curiosità sessuale e l'emergenza delle pulsioni creano un interesse.

Ma questo interesse è oscurato dalla serrata competizione su chi vince la gara a tempo sull'esordio sessuale.

E' un segnale della propria capacità e bellezza sociale, del non essere nella casta dei paria, degli 'sfigati'.

Poco o nulla a che vedere con la dimensione del piacere, quindi".



Un discorso che vale ancor di più per le ragazze, per le quali "in alcuni casi precisi diventa assolutamente sconvolgente e ipnotica la scoperta delle strordinarie potenzialità prerogative che possiede il proprio corpo e l'esibizione di questo come strumento di fascinazione e di potere, apparentemente assoluto sull'altro.




Il che avviene proprio all'inizio dell'adolescenza, tra i 13 e i 15 anni, e con più vigorosa ed ampia diffusione proprio grazie a Internet".

 

"Fenomeni quali l'esibizionismo sessuale, le iniziazioni in gruppo alla sessualità, i reati sessuali tra minorenni, la cui frequenza è in preoccupante aumento - conclude Grimoldi - sono estremamente legati tra loro in termini di cause ed effetti e coinvolgono il gruppo di adolescenti più giovani, all'epoca delle scuole medie inferiori e dei primi anni delle superiori".




 




 







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