Quella certa sensazione che prende quando si guarda qualcosa di nuovo e si pensa di averla già vista, non è campata in aria. E' frutto del lavoro del nostro cervello sempre molto attento a registrare la realtà che lo circonda, anche quando sembra distratto. In pratica, come riferisce uno studio americano pubblicato sull'ultimo numero di Nature Neuroscience, è possibile riconoscere un'immagine vista in precedenza in maniera del tutto inconscia e cioè senza aver avuto la consapevolezza di averla guardata.
A provarlo, una sperimentazione condotta da Joel Voss e Ken Paller Northwestern University , Evaston, IL, Usa, che ha fornito evidenze elettrofisiologiche , sulla capacità di riconoscimento di cose che non si pensava di aver guardato consapevolmente. Una capacità che si pensava fosse dovuta alla memoria cosciente, cioè esplicita, piuttosto che alla memoria implicita.
Lo studio si basa su corpo di ricerca che dimostra che le vittime di amnesia, con gravissimi problemi di memoria, hanno spesso memorie implicite molto forti.
Utilizzando le più avanzate metodiche di lettura e registrazione delle attività cerebrali correlate, i ricercatori hanno scoperto che una determinata sequenza di segnali elettrici cerebrali è associata con la memoria inconscia e si distingue chiaramente dall'attività elettrica associata alle esperienze mnemoniche consapevoli.
Durante la prima fase sperimentale, basata su test mnemonici, alle persone veniva chiesto di ricordare una serie di immagini colorate appena intraviste sul computer , metà di queste venivano guardate attentamente, l'altra metà in modo più distratto, mentre gli stessi soggetti erano impegnati in prove numeriche, anch'esse da ricordare.
In altri test di memoria successivi, venivano, inoltre, presentate coppie di immagini simili a quelle già viste insieme ad altre immagini nuove.
I partecipanti alle prove hanno riconosciuto correttamente le immagini viste prima, sebbene avessero affermato, nello stesso momento, che tiravano ad indovinare. La registrazione dei segnali elettrici correlati all'attività cerebrale (EEG) di riconoscimento ha mostrato una risposta distinta quando i partecipanti riconoscevano un'immagine attraverso la memoria implicita.
Questo prova che le persone possono riconoscere un immagine senza essere coscienti di averla vista.
Concentrarsi durante i test di memoria, di solito non rende la memoria più brillante, "Ma la nostra ricerca - spiega Paller - ha mostrato che,perfino nei momenti in cui le persone non erano attente, il loro sistema visivo stava immagazzinando informazioni.
Questo ci dice che quando la gente cerca di ricordare , in realtà sa di più di quello che pensa di sapere".
I risultati dello studio ci dicono che non dovremmo affidarci solo alla memoria consapevole , perchè abbiamo bisogno di sviluppare anche la nostra natura intuitivo.
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