Una proteina permette alle cellule bambine di restare tali e quindi in grado di svilupparsi in ogni direzione, iventando cellule di pelle, cervello, ossa o polmoni - Usa: campagna choc bambini grassi. Esperto, stigma sovrappeso puo' portare danni psicologici - Prione 10 volte piu'letale 'mucca pazza'. Scoperta consentira' studio del ruolo queste proteine in demenze - Alzheimer regredito con farmaco in topi. Medicinale anti-cancro agisce rapidamente contro malattia - Tumori: digiuno potenzia effetto chemio. Dieta ad hoc da abbinare a cure
Scoperta la "fonte di eterna giovinezza" delle cellule staminali: è una proteina che permette alle cellule bambine di restare tali e quindi pluripotenti, ossia in grado di svilupparsi in ogni direzione, diventando cellule di pelle, cervello, ossa o polmoni. La ricerca, pubblicata sulla rivista Cell, è stata condotta in Gran Bretagna, dal Centro di ricerca sulle cellule staminali dell'associazione Wellcome Trust, presso l'università di Cambridge. La scoperta, che ha ricostruito il passo cruciale nella catena di eventi che dà alle staminali la capacità di svilupparsi in ogni direzione, è un passo in più verso la possibilità di future terapie basate sulle staminali. La proteina era nota dal 2003, ma soltanto adesso la sua funzione è stata compresa fino in fondo. I ricercatori l'hanno chiamata Nanog, dalla frase celtica "Tir Nan Og" che indica la terra dell'eterna giovinezza. Svelare il segreto della 'pluripotenza' era uno dei grandi obiettivi della ricerca sulle staminali, osservano gli autori della ricerca, Jose Silva e Jennifer Nichols. "La nostra ricerca dimostra che la proteina Nanog accende l'ultimo interruttore nel processo a più tappe che dà alle cellule il potere della pluripotenza". Senza questa proteina le cellule resterebbero a metà strada: gli embrioni non potrebbero svilupparsi e ogni tentativo di programmare le cellule adulte fallirebbe. Poiché la proteina Nanog funziona come un vero e proprio regista, che controlla l'attività di molte altre proteine attive nelle staminali, "la prossima sfida - dicono i ricercatori - è scoprire esattamente come Nanog influenza l'attività di tutte le altre molecole".
E' polemica sulla campagna contro l'obesita' infantile lanciata negli Usa da Strong4life. Il movimento creato dal Children's Healthcare di Atlanta ha diffuso manifesti e spot con infelici bambini grassi goffamente alle prese con diete e sport e slogan come: 'Chubby non e' carino se ha il diabete di tipo 2'. Critici gli esperti: per Alan Guttmacher, funzionario del National Institutes of Health, l'iniziativa 'comporta un forte rischio di stigma' e pericoli per la salute psicologica dei bambini.
Un gruppo di ricercatori americani ha identificato una proteina prionica che ha lo stesso effetto neurodegenerativo del prione che causa il morbo della 'mucca pazza' ma e' dieci volte piu' pericolosa. La scoperta degli scienziati dello Scripps Research Institute, in Florida e' stata pubblicata online da Pnas. Potra' essere studiata piu' a fondo l'azione dei prioni che agiscono nel morbo di Creutzfeldt-Jakob e si lavorera' ad un'ipotesi sul ruolo delle proteine prioniche in Alzheimer e Parkinson.
Trovato un possibile farmaco per sconfiggere il morbo di Alzheimer, farmaco che potrebbe presto essere sperimentato sui pazienti: è il 'bexarotene', medicinale già in uso e approvato dall'Fda contro il cancro da anni. Scienziati della Case Western Reserve University School of Medicine hanno scoperto che il bexarotene è rapidamente efficace, per ora testandolo su topolini, nel far regredire la malattia di Alzheimer: la sua azione si inizia a vedere già a sei ore dalla somministrazione.
La 'terapia del digiuno' sostenuto per pochi giorni durante la chemio ne potenzia di molto l'effetto sul tumore (anche di 20 volte su modelli animali). Lo studio, dell'University of Southern California (USC) di Los Angeles e dell'Istituto Gaslini di Genova, e' pubblicato su Science Translational Medicine. I ricercatori stanno ora lavorando a un farmaco che possa avere effetti simili a quelli del digiuno. Quasi pronta anche una dieta che il paziente adotterebbe per 4 giorni durante ogni ciclo.
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