Ho voglia di andare a lavorare! Chi l'avrebbe mai detto? La sveglia suona ci svegliamo col sorriso sulle labbra e saltiamo dal letto impazienti di andare a lavorare come bambine la mattina di Natale. Mentre prima contavamo i giorni che ci separavano dal week end, ora ci sorprendiamo a temere il fine settimana, che ci separerà del nostro flirt. Come si spiega che "più si occupa un posto importante, più si seduce in basso"? E' un'affermazione che vale per entrambi i sessi?
Mi faccio bella tutti i giorni
Ancor più incredibile, abbiamo voglia di fare gli straordinari e troviamo scuse fasulle per restare più a lungo in ufficio. Senza dimenticare il guardaroba da sabato sera, sfoggiato sin dal lunedi' mattina. Ma che succede? E' quel che si chiama l'effetto "amante in ufficio"!
Il capo è felice!
Che sia il tuo fidanzato attuale o una potenziale preda, il collega che ti piace diventa un vero e proprio motore. E' una delle principali ragioni del tuo sorriso, mentre vai a lavorare. Insomma, l'ufficio è diventaro un luogo di appuntamenti quasi quotidiani. E, a parte voi due, chi altri ne è felice? Il capo! Non ti è mai visto cosi' positiva e grintosa
A forza di passare in media 220 giorni all'anno al lavoro è logico che questo venga considerato come un delle priorità della propria esistenza.
La dimensione affettiva
Per alcuni, l'ufficio diventa una succu
rsale di casa propria. Vi si installano foto, piante, vestiti di ricambio, la propria tazza preferita, bustine di tè, cd da ascoltare mentre si lavora... I colleghi diventano amici e spesso si conclude la giornata andando a bere qualcosa con loro.
E' normale, in fondo sono tante le cose in comune: lo stesso capo, gli stessi problemi, gli stessi colleghi rompiscatole, le stesse rivendicazioni e le stesse pratiche, lo stesso stress e gli stessi orari di lavoro impossibili... Insomma, ci si capisce e si puo' parlare senza dover spiegare la situazione dal principio per commentare quel che è successo oggi in ufficio!
Associarsi e... capirsi
Tutto cio' è ancora più vero per un uomo e una donna che cominciano una relazione intima. Lavorando per la stessa impresa, i i punti in comune aumentano e diminuiscono i rischi di incomprensioni reciproche. Ciascuno capisce meglio gli obblighi professionali dell'altro e li rispetta. O meglio ancora, li incoraggia. E non esitano a chiudersi in un ufficio a spremersi le meningi fino all'alba per perfezionare un dossier, finire una presentazione in powerpoint o trovare la soluzione a un problema. In questo modo condividono tutto, e non solo il lavoro.
Una relazione eccitante
Un corpo a corpo nell'armadio della cancelleria, un bacio rubato in ascensore, una carezza veloce sulla fotocopiatrice, una pausa pranzo nell'hotel di fronte all'ufficio... Tutti cliché che rendono la prospettiva di una liaison in ufficio ancora più eccitante. L'esaltazione aumenta quando la storia riguarda due persone dello stesso servizio, o quando ci sono rapporti gerarchici ben determinati tra i due piccioncini. Si cade allora in piena fantasia erotica: il capo con la segretaria, la donna d'affari super sexy e l'uomo che lava i vetri del palazzo...
La foga è al culmine quando ci si rotola sulla moquette con il proprio nemico numero uno: il colega che ha avuto una promozione al posto nostro, l'avvocato della parte avversa.. come nei film! Abbiamo l'impressione di trasgredire a un divieto (vero e proprio afrodisiaco) mentre in realtà divieto non c'è! Nessuna legge o regolamento vieta una relazione intima tra due collaboratori. Quindi brividi garantiti e nessun rischio...a livello legale, almeno!
Voci di corridoio
Come tutti sanno, le notizie vanno veloci in ufficio e la macchinetta del caffé è spesso il quartiere generale dei pettegolezzi. Non farti illusioni, la tua scappatella nell'ascensore bloccato con il nuovo stagista o il bacio scambiato con il capo nel parcheggio non sono sfuggiti al radar dei pettegolezzi. E molto presto, si comincerà a parlare di te...
E le loro conseguenze
Se sai affrontare la situazione e ti senti abbastanza forte da ignorare le voci sul tuo conto, benissimo. Ma preparati al peggio. Non solo la tua relazione verrà resa nota a tutte l'azienda, ma verrà messa a nudo, analizzata e deformata. E' possibile che tutto questo abbia delle conseguenze sulla tua reputazione e sulla tua vita sentimentale. Senza parlare del fatto che anche le tue competenze professionali saranno messe in discussione.
Le malelingue non si faranno scrupoli a dire di te che sei il classico caso di "promozione da camera". Non è giusto, ma cosi' è la vita. Ma non ti preoccupare, tra qualche settimana ci sarà qualche altro malcapitato al centro dei loro pettegolezzi!
Come abbiamo già detto, nessun testo di legge vieta le relazioni tra colleghi. In compenso, è possibile licenziare un impiegato se viene provato che la sua relazione nuoce al lavoro che svolge. Ma se queste relazioni non sono ufficialmente proibite, sono viste raramente di buon occhio dalla direzione e dai colleghi. I capi possono temere che la coppia sia meno produttiva, che la loro intimità influisca sul lavoro e deconcentri i due protagonisti e gli altri impiegati.
Una situazione complessa
Se i due innamorati hanno un legame gerarchico, la situazione puo' diventare ancor più complessa. La direzione puo' pensare che il "superiore" approfitti della situazione. L'espressione "molestie sessuali" verrà presto evocata e la denuncia della "vittima" in caso di rottura, temuta. La persona della coppia dal grado più elevato verrà sospettato di scarsa obiettività e le eventuali promozioni del(la) suo/a subalterno/a-amante, considerate a lungo dalle Risorse Umane e dagli altri impiegati.
Ma perché mi spostano di reparto?!
Accade quindi abbastanza spesso che i Romeo e Giulietta che lavoraro nello stesso ufficio vengano spostati in due reparti diversi. Per evitare questo tipo di problemi, la discrezione è altamente raccomandata ai lavoratori innamorati, cosi' come una grande professionalità, per evitare di mostrare il fianco alle critiche e alle proteste.
Evito le trappole
Se è molto piacevole raccontare la sera al proprio uomo gli ultimi pettegolezzi in ufficio, è meglio non lasciarsi intrappolare in una relazione nella quale tutto gira attorno al lavoro. Il partner ha una personalità, dei gusti e delle abitudini che esulano dal contesto lavorativo.
Scoprilo sotto un altro angolo quando passate insieme il week-end: non pensavi che dietro il signor amministratore delegato sempre in giacca a cravatta e dalla parlantina sciolta si nascondesse un aficionado del calzino col buco, della musica tecno a tutto volume e della zombie-attitude davanti a una partita di calcio! Lo shock puo' essere fatale e portarti a realizzare che, all'infuori del lavoro, non avete molto in comune...
Separare i due universi
Afficnhé la coppia sopravviva, è indispensabile lasciare i problemi e le preoccupazioni legate all'ufficio al di fuori delle mura domestiche. Sarebbe un peccato che le tue serata al lume di candela si trasformassero in una sfilza di recriminazioni sul caso Pincopallino! E viceversa, la tua credibilità preofessionale potrebbe subire un duro colpo in caso di crisi isterica causa tavoletta del water non abbassata! Senza dimenticare il rischio di una certa tensione dovuta alla rivalità nel caso di una promozione, un trasferimento o un aumento di stipendio. In tutti questi casi non è facile perdonare il proprio rivale e fargli i complimenti per un posto che si voleva per sé.
Già alla base, non è facile superare una separazione in amore, ma immagina quanto è dura se incontri ogni giorno nel corridoio l'imbecille che ti ha lasciata o il poveretto che hai mollato! La relazione è finita ma è difficile farsene una ragione se devi sopportare tutti i giorni di averlo davanti agli occhi, lui e i suoi sguardi supplicanti, le sue frasette sarcastiche o, ancora peggio, le sue nuove conquiste! Non solo la guarigione sarà più lenta ma sarà anche dolorosa e difficile.
Gestire la separazione
E anche se riesci a far finta di nulla in ufficio, le malelingue non esiteranno a dare la colpa di ogni minima mancanza o errore alla recente rottura. E se lavori nello stesso servizio del tuo ex, l'atmosfera non sarà più la stessa e ogni minimo conflitto potrà degenerare, puoi scommetterci! Forse è il caso di fare un pensierino su un eventuale trasferimento, di piano, di incarico o addirittura di lavoro.
Cosa dicono gli altri
Di colpo, ti ritrovi nei panni di una star la cui vita viene esposta ai quattro venti. Tutti avrenno qualcosa da dire sulla faccenda: "L'avevo detto io! Adesso vedremo se continuerà ad avere aumenti di stipendio e promozioni…".
Quindi attenzione: pensa a queste dolorose conseguenze, prima di fare un bocca a bocca al contabile dell'ufficio accanto! Anche se è super sexy!
Dottore in psicologia e professore di management, Loïc Roche ci aiuta a capire meglio i meccanismi dell'amore al lavoro.
E' suo parere che sul luogo di lavoro ci vogliano solo 4 mesi, in media, per trovare un partner sessuale. Mentre nella vita extralavorativa, i mesi diventano 6 o 12. Come si spiega?
Affinché un incontro avvenga, ce ne deve essere l'opportunità. Nella vita di tutti i giorni si fanno pochi nuovi incontri. Si vedono sempre le stesse persone. Il lavoro, invece, èun luogo molto propizio. Vi incontriamo tante persone diverse. Persone che conosciamo da anni o nuovi arrivati. E' stato calcolato che per trovare un partner sul posto di lavore ci vuole la metà o un terzo del tempo che al di fuori di questo.
Come si spiega che "più si occupa un posto importante, più si seduce in basso"? E' un'affermazione che vale per entrambi i sessi?
Il potere esercita un fascino non da poco. E' una specie di "afrodisiaco". Uno studio americano dimostra che su due donne che hanno avuto una relazione in ufficio, almeno una l'ha vissuta con il suo capo. E, se questo accade per i manager e le donne a loro subordinate, la stessa cosa avviene tra una donna gerarchicamente superiore e un uomo ai suoi ordini.
Ancora più curioso è il fatto che sembra che nelle persone che ricoprono ruoli importanti, l'attrazione funzioni in senso inverso e cioè verso il "basso" della gerarchia. Tra le coppie "atipiche" troviamo quella del direttore generale con la centralinista. O della capa servizio con l'operaio.
Esistono settori professionali nei quali le occasioni di avere una relazione sono più numerose?
Se mettiamo fuori gioco lo show business e i media (in misura minore) - che battono tutti i record - ci sono vari ambienti lavorativi che "favoriscono" più di altri le relazioni intime. Tra questi troviamo il settore medico. Dato che lavorare tutti i giorni in mezzo alla malattia e la morte non è cosa da nulla e spinge le persone ad avvicinarsi e stringere legami più forti per resistere alla pressione imposta da questo mestiere. Poi troviamo tutte le imprese innovative, che riuniscono persone molto motivate e che condividono una stessa passione, una passione che tende a straripare e a "contagiare" le persone circostanti.
Come spiega l'aumento delle relazioni sul lavoro? In parte con il livello sempre più alto di stress e di pressione sul posto di lavoro e in parte con la sempre maggiore asetticità delle relazioni umane sul lavoro (ci si parla tramite email, c'è poco rispetto reciproco). Per uomini e donne, sviluppare relazioni forti, soprattutto intime, è un modo per ricostruire il lato umano dell'ufficio.
Secondo lei, una persona avrà in media un nuovo partner sessuale scelto nel proprio ambiente di lavoro ogni sette anni.
Questo numero ricorda la famosa crisi del settimo anno di ogni coppia... Secondo i suoi studi, il lavoro è il contesto privilegiato dell'adulterio?
La routine, la voglia di guardarsi intorno... tutto cio' porta ciascuno di noi, un giorno - tranne alcune eccezioni - ad avere voglia di tradire il proprio partner. Ma bisogna che l'occasione si presenti se vogliamo concretizzare questo desiderio. Per fare questo, ci sono tre luoghi principali: Internet, le vacanze (e le serate fuori) e... il lavoro!
E' al lavoro che si passa la maggior parte del proprio tempo, si deve fare attenzione all'abbigliamento, a come ci si presenta, a quel che si dice e al modo in cui lo si dice... Perché ogni giorno si incontrano tante persone e volti nuovi. Il lavoro è un luogo privilegiato in cui si ha voglia di stabilire sempre più relazioni personali.
Carla (33 anni) e Stefano (35 anni) lavorano per una grande compagnia di assicurazioni e sono insieme da due anni. Si sono incontrati al lavoro. Uno sguardo alla loro storia.
L'incontro
Carla: "Ci eravamo visti varie volte per lavoro e ci chiamavamo regolarmente per motivi professionali. Andavamo d'accordo, ma niente di più. Poi mi sono ritrovata a lavorare nel reparto di Stefano e in collaborazione diretta con lui, che diventava quindi il mio capo. Le mie colleghe mi hanno fatto notare che non era niente male, ma non ci ho fatto caso... all'inizio!"
Carla: "Non c'è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Ma ho cominciato ben presto a rendermi conto che stava succedendo qualcosa di speciale. Non mi dava fastidio, ma non mi sembrava normale. Ci punzecchiavamo, scherzavamo e cercavo dei pretesti per passare più tempo con lui."
Stefano: "Lavorando in coppia, eravamo tutto il tempo da soli. Questo ci ha avvicinati. Ma non ho voluto insistere, ero un po' sulle spine per colpa della mia posizione rispetto a lei. Avevo paura che mi accusasse di molestie sessuali! Ma dopo sei mesi, subito prima di una serata organizzata dall'azienda, non abbiamo resistito più!"
'Stefano: "E' stato in quel momento che siamo stati poco furbi e ancora meno discreti... Dei colleghi si sono resi conto, durante quella famosa serata aziendale, che non eravamo più semplici collaboratori! Alcuni pettegolezzi hanno cominciato a circolare. Il nostro capo è venuto a parlarcene senza rimproverarci nulla. In compenso, era chiaro che il lavoro non doveva risentirne e bisognava assolutamente evitare che alcuni pensassero che Carla beneficiava di favoritismi da parte mia."
Carla: "La nostra storia ha suscitato alcuni pettegolezzi perché certi colleghi si divertivano a entrare nel nostro ufficio senza bussare, sperando sicuramente di sorprenderci in flagrante delitto di intimità! Che delusione per loro…"
Carla: "All'inizio parlavamo sempre di lavoro... abbiamo fatto fatica a smettere. E poi, non appena c'era un disaccordo su una pratica, le discussioni potevano diventare più animose del normale. Abbiamo dovuto imparare a ricostruire la nostra relazione al di fuori del contesto lavorativo."
Stefano: "In effetti, ognuno di noi ha dovuto trovare i propri punti di riferimento quando siamo andati a vivere insieme. Ci conoscevamo solo sul lavoro. Non sapevamo come potesse essere l'altro allo 'stato brado', nella sua vita privata. Abbiamo parlato a lungo, ci siamo fatti tante domande per conoscerci meglio."
Alla fine ho cambiato servizio ma in modo progressivo. Lavoriamo ancora insieme ma non c'è più nessun legame gerarchico tra di noi. Ormai la frontiera tra lavoro e casa è molto più netta.
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