Alt ai danni da ictus, se si mette ko un'enzima - Disturbi mentali, colpito 20% americani, Maggioranza malattie tra donne e adolescenti - Dolore cronico, 7 su 10 non informati; difficolta' a individuare centri cura specializzati - Sviluppato vaccino Meningite B; unico ceppo rimasto senza copertura e tra piu' diffusi in bimbi.
Scoperta la molecola responsabile del danno che l'ictus fa al cervello e un modo per disattivarlo: l'enzima malefico, 'NOX4', produce perossido di idrogeno, in pratica acqua ossigenata, che è tossico e uccide i neuroni, determinando di fatto il danno cerebrale. Secondo quanto riferito sulla rivista PLoS Biology, inibendo NOX4 in topi con ictus questi risultano protetti dal danno cerebrale, anche se l'inibitore di NOX4 viene somministrato loro molte ore dopo l'ictus. La scoperta è di Harald Schmidt dell'università di Maastricht e Christoph Kleinschnitz dell'Università di Wurzburg.
Quando nel cervello si scatena l'ictus, successivamente all'evento vascolare, nell'area neurale colpita si sprigiona una serie di sostanze tossiche che avvelenano i neuroni. Questa è la causa dei danni, spesso permanenti, che l'ictus lascia sul cervello, e quindi della disabilità più o meno grave cui va incontro la persona colpita. Al momento non c'é una vera soluzione per impedire ciò, se non un farmaco che può però essere usato in una finestra temporale ristretta e non su tutti i pazienti. Bloccare il danno disattivando i radicali liberi che si sprigionano nel cervello, i principali responsabili dell'avvelenamento dei neuroni, non funziona. I ricercatori tedeschi e olandesi hanno trovato una soluzione alternativa, invece di eliminare i radicali liberi, mettere KO l'enzima che li produce, cioé NOX4. E il gioco è riuscito, infatti usando un inibitore di NOX4 su topi con ictus il danno cerebrale si previene e senza anomalie, cosa che fa ben sperare sull'assenza di effetti avversi sui pazienti. Naturalmente, concludono, l'inibitore di NOX4 andrà testato in sede clinica per capire se funziona.
Un americano su cinque, ossia all'incirca 50 milioni di abitanti dell'Unione hanno sofferto di disturbi mentali nel 2010: a rivelare il forte dato è una indagine dell' "Amministrazione Usa per i servizi mentali e l'abuso di sostanze stupefacenti". Ad finire vittime di depressione, disturbi bipolari, ansie ecc risultano le donne e gli adolescenti: le signore sono risultate infatti colpite nella misura del 23% da questo tipo di patologie della mente, contro il 16,8% degli uomini.
Soffrono di dolore cronico ma 7 volte su 10 hanno difficolta' ad individuare i centri di cura specializzati e non conoscono la legge sull'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Solo nella meta' dei casi si rivolgono a un clinico, di solito il medico di famiglia (57,9%), raramente il terapista del dolore (5,8%) e reputano non adeguati i farmaci prescritti.
C'e' un nuovo vaccino contro la meningite, per l'esattezza contro il ceppo B, una delle forme piu' comuni nell'infanzia ma finora rimasta scoperta dalla protezione vaccinale. Alcuni ricercatori cileni, come spiega uno studio pubblicato su 'Lancet medical journal', hanno verificato l'efficacia di un nuovo vaccino contro il ceppo B, rimasto sempre una 'bestia nera' per gli scienziati, a causa delle migliaia ceppi leggermente diversi del batterio di tipo B, difficili da coprire con un unico vaccino. I ricercatori sono riusciti a produrre il vaccino "4CMenB" analizzando la struttura genetica di migliaia di ceppi B, cercando le caratteristiche comuni da poter prendere di mira e 'colpire'.
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