La poltrona del dentista non farà più paura: nel giro di 3-5 anni le carie si cureranno con un getto di plasma, ossia con lampi di gas plasma freddo che, spruzzato nella carie, ripulisce da tutti i batteri patogeni ed elimina il tessuto infetto senza danneggiare il dente. La soluzione rivoluzionaria è dell'equipe di Stefan Rupf dell'università Saarland ad Amburgo. Secondo quanto riferito sul Journal of Medical Microbiology, i lampi di plasma nel giro di pochi secondi sono in grado di ridurre di 10 mila volte la concentrazione di batteri dentali.
Oggi per rimuovere le carie, il risultato di un'infezione batterica che corrode smalto e dentina, si agisce con il trapano, rimuovendo il tessuto infetto e quindi intaccando l'integrità del dente. Il 'gas plasma' consiste di una nube reattiva di particelle cariche elettricamente (radicali liberi) prodotta dall'azione di un forte campo elettromagnetico su acqua ossigenata vaporizzata. Oggi è già in uso per la sterilizzazione di strumenti chirurgici sensibili al calore poiché la temperatura di questo processo con il plasma non supera i 50 gradi. Il plasma usato dai ricercatori tedeschi è un plasma freddo e indolore; gli esperti lo hanno testato su dentina estratta da denti umani e 'cariata' dai due principali batteri della carie, Streptococcus mutans e Lactobacillus casei. Gli esperti hanno bombardato i denti in provetta per 6, 12 o 18 secondi e visto che ciò basta ad eliminare il tessuto infetto. Più a lungo il dente è esposto al getto di plasma maggiore è la densità di batteri eliminata.
"Grazie alla bassa temperatura si possono uccidere i microbi preservando i denti", spiega Rupf. In questo modo totalmente privo di contatto fisico col dente stesso, il sorriso é al sicuro e la seduta dal dentista cessa di essere un incubo. "La ricerca in questo campo ha fatto già enormi progressi - conclude Rupf - e da qui a 3-5 anni il trattamento clinico delle carie col plasma sarà realtà". Sulla stessa scia un'altra scoperta dello scorso anno per la quale, secondo i ricercatori, sarà necessario aspettare ancora almeno altri 4 anni prima di poterla vedere utilizzata negli studi dentistici.
Un'equipe di scienziati del Leeds Dental Institute ha scoperto infatti una proteina che permette di riparare i buchi sulla superficie smaltata dei denti in maniera naturale, 'attirando' i minerali che formano lo smalto nello stesso modo in cui il corpo crea i nuovi denti. La nuova proteina potrebbe essere utilizzata anche per riempire i piccoli buchi sullo smalto dei denti che li rendono sensibili al caldo e al freddo. Ad attendere queste novità sono, solo in Italia, milioni di persone. Solo un italiano su 10 può infatti vantare una bocca veramente sana, senza neanche una carie o una infiammazione. Il Nord è più sano, seguito dal Centro. Quasi il 60% degli individui di età compresa tra i 13 ed i 18 anni ha già avuto almeno una lesione cariosa. Fra le persone in età tra i 19 e 25 anni c'é invece una prevalenza di patologia superiore all'80%.