La Nigeria, ufficialmente Repubblica Federale della Nigeria, è un paese dell'Africa occidentale, il più popoloso del continente. Confina con il Benin ad ovest, il Ciad e il Camerun ad est, il Niger a nord e a sud si affaccia sull'Oceano Atlantico nel Golfo di Guinea. Settimo stato al mondo per popolazione, fa parte del Commonwealth of Nations. Le principali città, oltre all'attuale capitale Abuja (dal 1991) e a quella precedente, Lagos, sono: Abeokuta, Ibadan, Port Harcourt, Enugu, Kano, Kaduna, Jos e Benin City. È una repubblica costituzionale di tipo federale comprendente 36 stati. Il territorio nigeriano è abitato sin dal 9000 a.C. e fu denominato Nigeria da Flora Shaw, futura moglie del Barone Lugard, nel XIX secolo. Dal punto di vista religioso la popolazione si divide quasi perfettamente tra cristiani e musulmani. L'economia dello Stato è in forte crescita, come dimostrano i dati del Fondo Monetario Internazionale del 2008 e del 2009. Nel 2012 il PIL è stato di 453 miliardi di dollari nel 2012, superando quello del Sud Africa, fermo a 384 miliardi di dollari.
L'Impero di Kanem-Bornu vicino al Lago Ciad dominò la Nigeria settentrionale per oltre 600 anni, prosperando come un terminale del commercio nord-sud tra i Berberi del Nord Africa e le popolazioni delle foreste. NelXVIII secolo gli stati hausa, a base cittadina, erano sotto il controllo dei Fulani, solo in parte islamizzati. Contro i loro corrotti costumi si levò la predicazione di Usman dan Fodio, anch'egli un fulani. Dopo alterne vicende, nel 1804, egli riuscì a vincere e a fondare un unico stato hausa che alla sua morte lasciò diviso tra il fratello (la parte occidentale con capitale Sokoto) ed il figlio.
Il territorio hausa, cioè dove la lingua hausa è parlata come prima lingua, si estende anche alla parte meridionale del Niger, dove gli Hausa sono maggioritari. Sia i regni di Oyo nel sud-ovest che il Benin nel sud-est svilupparono elaborati sistemi di organizzazione politica nel XV, XVI e XVII secolo. I regni di Ife e di Benin ci hanno lasciato apprezzati prodotti artistici in avorio, legno, bronzo e ottone.
Tra il XVII e il XIX secolo i viaggiatori e commercianti europei fondarono città portuali per incrementare la crescente tratta degli schiavi destinati alle Americhe. Materie prime e prodotti finiti sostituirono il commercio degli schiavi durante il XIX secolo. La Royal Niger Company fu fondata dal governo del Regno Unito nel 1886. La Nigeria divenne un protettorato britannico nel 1901, e colonia nel 1914. In risposta al crescente nazionalismo nigeriano che seguì la fine della Seconda guerra mondiale, I britannici guidarono la colonia verso l'autogoverno su base federale.
Alla Nigeria fu concessa la completa indipendenza il 1º ottobre 1960, come una federazione di tre regioni, ognuna delle quali manteneva in misura sostanziale un margine di autogoverno. Nel 1966, due colpi di stato consecutivi messi in atto da due gruppi differenti di ufficiali militari portarono il paese sotto il controllo dei militari. I leader del secondo golpe cercarono di accrescere i poteri del governo federale, e rimpiazzarono i governi regionali con 12 governi statali. Gli Igbo, il gruppo etnico dominante nella regione orientale, dichiararono l'indipendenza della Repubblica del Biafra nel 1967, il che portò ad una sanguinosa guerra civile che si concluse con la loro sconfitta nel 1970.
Nel 1975, un colpo di Stato senza spargimento di sangue portò al potere Murtala Ramat Mohammed, che promise un rapido ritorno ad un governo civile del paese. Venne ucciso durante un tentativo fallito di colpo di Stato, e gli successe il capo del suo staff, Olusegun Obasanjo. Una nuova costituzione venne ridisegnata nel 1977, e nel 1979 si tennero nuove elezioni, sostanzialmente democratiche, vinte da Shehu Shagari. La Nigeria ricadde sotto governo militare nel 1983, dopo un colpo di Stato che istituì il Consiglio Militare Supremo come nuovo organo di governo del paese.
Dopo che le elezioni del 1993 vennero cancellate dal governo militare, il Generale Sani Abacha prese il potere. Quando, nel 1998, morì improvvisamente, Abdulsalami Abubakar divenne leader del CMS, ora conosciuto come Consiglio Governante Provvisorio. Riconfermò l'autorità della costituzione del 1979 e, nel 1999, elesse Olusegun Obasanjo alla carica di Presidente Federale nelle prime elezioni libere che si tenevano in 16 anni. Obsanjo e il suo partito sono riusciti inoltre a farsi riconfermare vincendo le turbolente elezioni del 2003. Dal febbraio 2006 il Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger (Mend) ha compiuto diversi attacchi a strutture petrolifere della regione, sia contro gli oleodotti che contro le installazioni industriali delle JointVenture partecipate da Shell e dall'Agip, che sono culminati con il sequestro di tecnici anche stranieri che vi lavorano.
Le elezioni tenutesi il 22 aprile 2007 hanno decretato vincitore Umaru Yar'Adua, musulmano, originario dello Stato di Katsina e delfino del precedente presidente Obasanjo. Le opposizioni hanno definito le elezioni "dei colossali brogli" ed anche vari osservatori internazionali hanno espresso pareri alquanto negativi riguardo alla regolarità delle elezioni.
Le compagnie petrolifere internazionali operano nel paese (ENI, Shell, Total, Chevron, Exxon Mobil) tramite Joint Venture in cui il partner di maggioranza assoluta è il governo Nigeriano.
Alcune ONG, come Amnesty International,Environmental Rights Action, un importante studio di impatto ambientale del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente e inchieste giornalistiche, hanno denunciato come in Nigeria, sia stato devastato il Delta del Niger,a causa delle fuoriuscite di petrolio dagli oleodotti che hanno contaminato falde acquifere, corsi d'acqua, foreste, mangrovie e campi coltivati dai quali le comunità locali traggono il proprio sostentamento (e che sono talvolta aggravate dai ritardi nella bonifica dei siti inquinati). Le fuoriuscite sono causate in genere dalla pratica consolidata di prelevare abusivamente il petrolio dagli oleodotti praticandovi dei fori in località remote e non sorvegliate, per poi venderlo al mercato nero.
In Nigeria è ancora estensivamente praticato il gas flaring, un processo fortemente inquinante per l'atmosfera in cui il gas associato alla produzione di petrolio, ove non facilmente commerciabile, viene bruciato liberando ingenti quantità di anidride carbonica. La disastrosa situazione ambientale e sociale in cui versa il delta del Niger viene ribadita dalla sentenza della Corte di Giustizia della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas, dicembre 2012), che evidenzia come le compagnie e le Joint Venture petrolifere che operano nel paese (Nigerian National Petroleum Company, Shell Petroleum Development Company, ELF Petroleum Nigeria ltd, AGIP Nigeria PLC, Chevron Oil Nigeria PLC, Total Nigeria PLC and Exxon Mobil) siano responsabili, con la copertura del governo nazionale, per i gravi e ripetuti abusi perpetrati e sottolinea l'esigenza per il governo stesso di riportare tali società alle proprie responsabilità.
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