Per quanto riguarda però, in specie, l’apporto di grassi, si deve ulteriormente e di nuovo qui sottolineare come sia fondamentale la valutazione in concreto e in fatto operata da un dottore o da un nutrizionista, in quanto per i grassi non si può evitare di considerare la struttura fisica del paziente: ciò perché il controllo glicemico e inoltre un eventuale eccessivo dimagrimento possono richiedere un ulteriore calcolo.
D’altronde, sia chiaro, la nostra intenzione è quella di analizzare qui, in maniera generale e a mero titolo di informazione, quali siano i cibi più adatti e quali i meno adatti per un correttoapporto di grassi in un soggetto affetto da diabete; questo, è ovvio, solo dopo aver in specie analizzato quale dovrebbe essere il generale comportamento del paziente in relazione a tale elemento nutrizionale, in quella che deve essere la propria specifica dieta.
Quanti, come e perché: i grassi e il diabete
Sempre al seguito di quelli che sono i consigli rilasciati in media da esperti nutrizionisti, in relazione alla assunzione di grassi in un soggetto affetto da diabete, il quantitativo che dovrebbe essere assunto è pari a circa il 20% o il 30% dell’apporto calorico quotidiano. Bisogna in fondo ricordare anche che i paziente di diabete sono più esposti a problemi di tipo cardiovascolare, per cui ci si dovrebbe riferire solo a grassi saturi e a colesterolo.
È anzi possibile, sulla base delle qui sopra delineate e riportate indicazioni, stilare uno schema generico costituito da linee guida, ossia:
- 1 / 3 circa di acidi grassi saturi
- 1 / 2 circa di acidi grassi monoinsaturi
- 1 / 4 circa di acidi grassi polinsaturi
- Tutto questo, senza superare i circa 300 mg di colesterolo al giorno
Gli alimenti consigliati per tale apporto
Il latte e gli yogurt sono una ottima soluzione, ma solo se parzialmente o totalmente scremati. Altrimenti si può ricorrere a formaggi magri, con olio di semi o olio extravergine di oliva. Se doveste decidere di prepararvi una frittura, prestate bene attenzione a utilizzare solo olio di arachidi o olio di oliva; e questo pur ricordando che sarebbe meglio evitare, per quanto possibile, di ricorrere a fritture.
Gli alimenti sconsigliati
Sarebbe invece meglio evitare, quasi in serie opposta a quanto indicato prima, gli yogurt interi e il latte interi, oltre ai formaggi grassi e a limitare inoltre quello dei formaggi semigrassi (per esempio, sarebbe meglio limitare la assunzione di stracchino o di mozzarella). Anche la margarina dovrebbe essere evitata, insieme con il burro, le fritture, nonché gli oli vegetali e pure gli oli grassi.
Molte regole, insomma, che devono essere ricordate ma che, una volta apprese, si dimostreranno in realtà semplici e facili da ricordare.