- ''Le cattive abitudini alimentari sono tra le cause principali dell'insonnia, accanto a stress, ansia o depressione'': a sostenerlo è il professor Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione (S.i.s.a.), incoronando il pollo come cibo da preferire per combatterla. ''E' ricco di proteine (22% in media) e con un modestissimo contenuto di grassi (1% nel petto e 6% nella coscia) e pertanto facilmente digeribile - afferma Migliaccio -. Le sue proteine sono ricche dell'amminoacido triptofano che prende parte alla sintesi della serotonina e della melatonina, sostanze donano serenità e favoriscono il sonno''.
''Il consumo di pasti serali troppo abbondanti o pietanze di difficile digestione possono rendere difficoltoso il sonno - prosegue -. Di contro una dieta troppo povera di calorie sembra che faccia diminuire il tempo in cui si dorme profondamente''.
''Non devono essere presenti nella cena caffè, the, cacao, cioccolata, salumi, formaggi, salsa di soia e bibite analcoliche contenenti caffeina. Si tratta - spiega Migliaccio - di alimenti ricchi di tiramina, sostanza che stimola la produzione di noradrenalina che provoca un aumento della frequenza cardiaca e un rialzo della pressione arteriosa''.
''Anche il sale a dosi eccessive può alterare il sonno in quanto può agire come eccitante della corteccia cerebrale. Le bevande alcoliche, invece, possono agire in maniera diversa in base alle dosi e alle abitudini. Infatti - conclude - se assumendo uno o due bicchieri di vino si determina un effetto sedativo, aumentando la dose di alcol si registra una riduzione della seconda fase del sonno, con risvegli ansiosi''.