Cos'è la Gonorrea? La Gonorrea è un'infezione causata dai batteri Neisseria gonorrhoeae. La Gonorrea può portare all'infezione dell'uretra, della cervice, del retto e della gola. Sopratutto le donne possono non sapere di avere la Gonorrea , poiché, sebbene siano infettate, non hanno nessun sintomo. Come fa qualcuno a prendere la Gonorrea?La Gonorrea è trasmessa attraverso contatto sessuale (sesso vaginale, anale o orale) con una persona infetta.
La gonorrea (anche blenorrea, blenorragia o, più popolarmente, scolo) è una patologia venerea; è una delle più comuni malattie a trasmissione sessuale. Il termine gonorrea deriva del greco e significa flusso di seme.
La gonorrea è un'infezione batterica causata da un batterio Gram-negativo, la Neisseria gonorrhoeae.
La patologia si verifica con più frequenza negli adolescenti e nei giovani adulti, categorie nelle quali il rischio di contagio dipende in modo direttamente proporzionale dal numero di partner con i quali si hanno rapporti sessuali.
L'essere umano è il solo ospite naturale del batterio; il periodo di incubazione della patologia va da una a due settimane; l'infezione si trasmette generalmente per contatto diretto tra le mucose (coito, fellatio, rapporti anali, cunnilingus, bacio), ma è possibile, ancorché rara, anche la trasmissione per via indiretta (uso promiscuo dei servizi igienici, biancheria intima ecc.); la trasmissione indiretta è meno probabile perché il batterio coinvolto non è particolarmente resistente agli stimoli ambientali. La gonorrea può anche essere trasmessa dalla madre al neonato al momento del parto con conseguenze molto serie per il piccolo (grave forma di congiuntivite e/o artrite settica) tant'è che in molte strutture sanitarie si ricorre all'applicazione preventiva di gocce oftalmiche. La gonorrea oftalmica, sebbene più frequente nei neonati, può verificarsi anche negli adulti. Più raro il contagio durante i periodi gestazionale o post-partum; nel primo caso aumentano decisamente sia i rischi di aborto sia i rischi di parto prematuro.
I sintomi della gonorrea nei maschi
I sintomi della gonorrea sono molto più evidenti nei soggetti di sesso maschile, questi presentano un'emissione mucopurulenta a livello dell'uretra con bruciore e frequente stimolo alla minzione. Se l'infezione si estende anche alla prostata, il passaggio dell'urina viene impedito, anche se in modo parziale.
Il materiale mucopurulento fuoriesce dal canale dell'uretra; inizialmente è incolore e le fuoriuscite sono di scarsa entità; con il passare del tempo le perdite si fanno più abbondanti e il materiale, maleodorante, assume una colorazione giallastra. Questo quadro patologico è noto come uretrite gonococcica; questa forma di uretrite rappresenta circa un terzo di tutte le uretriti. Per informazioni di carattere generale sulle uretriti rimandiamo al nostro articolo Uretrite.
La gonorrea deve essere trattata in modo tempestivo perché, in caso contrario, possono verificarsi complicazioni e l'infezione può diffondersi ad altri distretti (gonorrea ascendente) e dar luogo a ulteriori quadri di tipo patologico (balanopostite, epididimite, orchite, prostatite, infezione delle vescicole seminali ecc.). Il danneggiamento dell'apparato riproduttivo può portare anche alla sterilità.
I sintomi della gonorrea nella donna
Nella donna è la cervice uterina il distretto più frequentemente interessato dalla gonorrea (si parla in questo caso di cervicite gonococcica). L'epitelio vaginale è più resistente all'attacco infettivo, anche se può essere comunque colpito.
Nei soggetti di sesso femminile la sintomatologia è meno evidente che nell'uomo; spesso, addirittura, la gonorrea nella donna è asintomatica. Quando presenti, i sintomi possono essere costituiti da arrossamento e perdite vaginali di modesta entità talvolta associate a sporadici disturbi della minzione. I sintomi, se visibili, appaiono una decina di giorni dopo l'avvenuto contagio; in alcuni casi anche più tardivamente. Come nel caso dell'uomo, è fondamentale trattare la gonorrea con tempestività per evitare un quadro di gonorrea ascendente (interessamento di tube, ovaio, endometrio ecc.). Spesso la gonorrea è associata a clamidia; tale associazione è oltremodo pericolosa perché aumenta decisamente il rischio di complicanze; sebbene più frequente nelle donne, l'associazione delle due patologie può verificarsi anche nei soggetti di sesso maschile.
Gonorrea: sintomi orali e rettali
La sintomatologia orale e rettale è abbastanza frequente nei maschi omosessuali e nelle donne. Le manifestazioni cliniche sono secrezione purulenta, perdite ematiche, prurito, dolore anale, urgenza della defecazione ecc.
L'infezione orale (gonorrea orofaringea) è meno frequente; generalmente è dovuta a rapporti oro-genitali; clinicamente si manifesta con irritazione a livello di gola e tonsille.
La diagnosi e la terapia della gonorrea
La diagnosi di gonorrea è più semplice nei maschi dove spesso sarebbe sufficiente l'esame obiettivo; la certezza diagnostica comunque richiede l'analisi delle secrezioni uretrali, cervicali, rettali o faringee. Esistono diversi metodi per effettuare la diagnosi: esami microscopici o colturali delle secrezioni oppure la ricerca del DNA batterico nelle urine, metodo quest'ultimo più moderno, rapido e attendibile.
Se diagnosticata per tempo, la gonorrea risponde bene agli attuali protocolli terapeutici che consistono nella somministrazione di farmaci antibiotici (cefixima, ceftriaxone, ciprofloxacina, spectinomicina, tetraciclina ecc.).
Nel caso la diagnosi sia certa, generalmente viene richiesto un check-up per tutte le malattie che si trasmettono per via sessuale.
Tutti i partner che hanno avuto rapporti recenti con pazienti affetti da gonorrea dovrebbero essere sottoposti a controllo ed eventualmente a trattamento. La malattia va denunciata alle autorità sanitarie e i soggetti colpiti devono astenersi da rapporti sessuali fino alla completa guarigione.
Se trattata in modo adeguato, la gonorrea si risolve nel giro di una o due settimane. È doveroso far notare che la regressione dei sintomi non è indice certo di guarigione che deve essere sempre certificata dal medico.
* Il termine gonorrea (gònos, seme, e roia, flusso) lo si deve a Galeno, un medico greco vissuto nel II sec. d.C.
Galeno ritenne, erroneamente, che il tipico scolo che si osserva nel corso della patologia fosse una perdita di liquido seminale. Fu solo dieci secoli dopo che un medico ebreo, Maimonide, dimostrò che il caratteristico scolo non era liquido seminale, bensì materiale purulento. Costituito da pus, caratterizzato dalla formazione di pus.
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