Psicopatico: Attinente a psicopatia: comportamento p.; tendenze, manifestazioni psicopatiche. In psichiatria forense, personalità p., disturbo della personalità caratterizzato da una diminuzione degli stati d’ansia e dei sensi di colpa in seguito al compimento di una trasgressione e che si esprime in una condotta aggressiva e irresponsabile; è uno p.; il delitto di uno p.; nel linguaggio com. e in senso generico, malato di mente.
1. Le dinamiche psichiche e fisiche che stanno alla base della personalità psicopatica sono state per molto tempo una sfida alla mia capacità di capire. In “Le dinamiche fisiche della struttura caratteriale” pubblicato nel 1958, ho fatto riferimento a questo tipo di carattere e ho dichiarato che un giorno lo avrei approfondito.
Mi ci sono voluti tutti questi anni per giungere a una certa comprensione di questo problema.
La personalità psicopatica è definita come uno dei principali tipi di carattere, e ne sono delineate le dinamiche energetiche di base e l’eziologia. Ma questo non basta.
C’è un grande bisogno di comprendere la psicopatia in profondità e di far fare un balzo in avanti al nostro patrimonio di conoscenza su questo argomento. Ci troviamo infatti di fronte a un numero crescente di persone con personalità psicopatica o che manifestano comportamenti psicopatici, e questo è di particolare difficoltà per i terapeuti.
Sfortunatamente il termine “psicopatico” porta con sé una connotazione di obbrobrio che rende difficile guardare al problema in modo imparziale. Per molto tempo, il concetto di psicopatia è stato associato, nel sentire comune, a un comportamento antisociale, e questo aspetto ha finito per dominarne le raffigurazioni cliniche. Ecco perché 1′Associazione Americana di Psichiatria, per descrivere una persona che ha comportamenti irrazionali contro la società, ha sostituito il termine “psicopatico” con il termine “sociopatico”. Ma così facendo si escludono molti aspetti del comportamento psicopatico dal concetto di malattia emozionale. Tale comportamento, come vedremo tra breve, è un evidente disturbo del funzionamento mentale, come denota la parola “psicopatico”. Manterrò quindi il termine psicopatico per tale comportamento e userò “sociopatico” solo per descrivere un comportamento apertamente antisociale.
Qual è il comportamento psicopatico?
Ci sono alcuni aspetti ben conosciuti di tale comportamento, per esempio quando una persona mente continuamente mostrando di non avere alcuna considerazione per la differenza tra il vero ed il falso.
Potremmo chiamare costui un mentitore psicopatico, intendendo che egli crede alle sue menzogne e che non sa distinguere il vero dal falso. Per lui vero e falso sono la medesima cosa, il che in realtà equivale a dire che tutto è una menzogna. Non c’è nessuna verità e così egli non è cosciente di dire una menzogna, in altri termini potremmo affermare che il mentitore psicopatico crede a ciò che dice senza metterlo in dubbio.
Un altro aspetto del comportamento psicopatico è la quasi totale indifferenza per i sentimenti e la sensibilità degli altri. Egli potrà fare o dire cose che feriranno un altro e tuttavia rimanere inconsapevole dell’effetto delle sue azioni. Potrebbe a ragione negare l’intento, ma va oltre e ne nega il significato evidente.
Ci è anche familiare l’idea che la persona psicopatica non ha coscienza, non fa nessuna distinzione tra giusto e sbagliato, buono o cattivo. Di conseguenza, quindi, egli non ha nessun senso di colpa. Perciò in casi estremi lo psicopatico arriverà a rubare o a truffare, come se facesse la cosa più naturale. Certamente sa che rubare è sbagliato ma non vede il proprio comportamento in questa luce. A causa di queste caratteristiche della loro personalità, gli psicopatici possono notoriamente passare anche per brave persone. Possono farvi credere che ciò che essi dicono è vero, forse perché lo credono essi stessi, o perché non credono nulla. Possono convincervi della loro innocenza anche quando siete stati testimoni personalmente della loro azione scorretta. E possono sopraffarvi con la loro incredibile apertura.
Così voi siete beffati. Un giorno vi rendete conto di essere stati incastrati e allora riconoscete l’altro come un truffatore, un ladro o uno psicopatico. Siete furiosi sia nei suoi confronti che nei vostri, dal momento che non avreste mai immaginato di essere così sciocchi.
Quanto è comune un simile comportamento? Nella sua forma estrema è abbastanza comune. L’anno scorso abbiamo assistito allo spettacolo di un presidente che come da noi si dice “mentiva tra i denti in pubblico” in modo così convincente che moltissima gente gli ha creduto. Non c’è dubbio che Nixon presentasse tutte le caratteristiche descritte sopra. Ma non era solo. Molti dei suoi collaboratori si comportavano esattamente come lui.
Quando analizziamo le dinamiche che rendono possibile un simile atteggiamento, vediamo che esse sono piuttosto diffuse nella nostra cultura. Non tutti sono psicopatici ma in moltissime persone esistono tendenze a un comportamento di questo genere. La menzogna avanza continuamente con un così scarso riguardo per la verità che c’è da chiedersi se le persone siano consapevoli di mentire. L’indifferenza e l’insensibilità per le questioni morali sono tipiche di molte persone nella nostra società. Problemi di coscienza? Macché! Il motto è: se puoi liberatene, questo è ciò che conta. E inventare una messinscena per influenzare la gente è la strategia accettata per ottenere successo.
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