Il termine “sesso di gruppo” indica una attività sessuale cui partecipano 3 o più persone. gli scambi di coppia, l’amore di gruppo, i club privé, dove ci si incontra con l’obiettivo dichiarato di avere rapporti sessuali con altre persone, sono comuni e di moda anche fra gli adulti.
A volte questi rapporti di sesso spinto e promiscuo vengono definiti anche con il termine “orgia”, utilizzato largamente anche nell’antichità. Infatti, già nelle antiche Terme di Pompei i romani dipingevano scene molto spinte di amori di gruppo comprendenti amore saffico, coiti orali, uomini che si intrattengono con più donne e viceversa. Niente di strano allora se, dopo tanto tempo, succedono ancora le stesse cose, se ci si diverte con le stesse fantasie erotiche o con le stesse trasgressioni.
Dopo le comuni Hippies degli anni Settanta, oggi sembra che gli amori di gruppo siano soprattutto popolari fra gruppi di giovanissimi adolescenti, i quali, dopo aver assunto droghe o bevuto alcol, si lasciano andare a rapporti sessuali di gruppo. In gergo si chiama “daisy chaining”. Il termine viene utilizzato per le reti di computer e consiste nel mettere ogni computer in serie con il successivo, per via lineare, o ad anello (facile immaginare il riferimento al tipo di rapporti utilizzati in questi incontri di sesso promiscuo).
Ma gli scambi di coppia, l’amore di gruppo, i club privé, dove ci si incontra con l’obiettivo dichiarato di avere rapporti sessuali con altre persone, sono comuni e di moda anche fra gli adulti.
Il più semplice è lo Swinging, cioè lo scambio di coppia. In questo genere di pratiche ci si può limitare ad osservare le scene di sesso di un’altra coppia, oppure scambiarsi i partners per avere rapporti sessuali.
Più complesso è il Threesome, che può coinvolgere una persona come voyeur, mentre gli altri due si intrattengono in rapporti sessuali, oppure richiedere la partecipazione, più o meno attiva, di tutti e tre i membri del gruppo. In genere il piccolo gruppo è composto da due donne ed un uomo, con soddisfazione di entrambi i componenti della coppia: un po’ perché l’uomo soddisfa in questo modo uno dei desideri che maggiormente affollano il suo immaginario erotico, cioè fare l’amore con due donne e guardarle mentre loro stesse si accarezzano e si baciano e un po’ perché se l’uomo non si preoccupa più di tanto delle tendenze omosessuali della sua compagna, le donne difficilmente accettano l’omosessualità del partner.
Nel sesso di gruppo gli atti sessuali compiuti sono in genere penetrazioni: “singole” o “multiple”, ma anche sesso orale o semplice masturbazione, reciproca e collettiva. Tra le varie tecniche riportate in letteratura troviamo il Bukkake, una pratica in cui una serie di uomini eiaculano a turno oppure in contemporanea sul corpo di una donna o di un uomo in posizione inginocchiata (si tratta di un antico rito giapponese legato alla fertilità, che ora viene utilizzato in questi contesti per fare sesso ludico); il Tickling (è una forma di tortura ‘delicata’ in cui una persona viene legata e sottoposta al solletico in zone sensibili del corpo). Le penetrazioni, se praticate, possono avvenire attraverso l’uso delle dita, dei Dildo (oggetti a forma di fallo) o Strap-on-dildo (falli indossati da un partner, generalmente donna) Butt plug (stimolatori anali a forma di fallo), Fisting (inserimento dell’intera mano in vagina o nell’ano).
Sicuramente il favore che incontra questa moda dipende molto dalla crisi della religiosità, che appanna la spiritualità dell’unione di coppia, ma vi è anche il bisogno di trovare stimoli sessuali sempre più forti e inconsueti, a causa dell’eccessiva ostentazione della sessualità sui media.
Quello che sicuramente cambia tra i moderni daisy-chaining e le antiche orgie greco-romane è la motivazione: mentre le orge venivano organizzate al solo scopo di provare il piacere del corpo, le trasgressioni di coppia dei nostri giorni hanno a volte l’intenzione, per lo più senza effetto, di mantenere unita la coppia, ritrovando nuove complicità, emozioni, entusiasmo, divertimento.
Diversamente dal passato infatti, oggi i membri della coppia sono anche amici, hanno gli stessi diritti, oltre che gli stessi doveri reciproci e dunque comunicano fra loro molto di più: si raccontano le fantasie erotiche ed i desideri sessuali senza vergogna, senza timore. Decidere di vivere questa esperienza trasgressiva per i partners della coppia potrebbe dunque dunque rappresentare la ricerca, quasi mai efficace, di soluzioni per la stanchezza sessuale vissuta insieme.
Non vi è dubbio che, a livello personale, provare un’esperienza del genere possa essere fortemente stimolante, soprattutto per la curiosità di vedere realizzate le proprie fantasie sessuali, di mettersi alla prova in un nuovo genere di relazioni che non hanno la caratteristica dell’esclusività. C’è però il risvolto della medaglia: dal punto di vista psicolologico, chi decide di vivere questo tipo di esperienza dovrebbe essere certo di fare una scelta ragionata e consapevole. Molte persone infatti, dopo essersi abbandonate a questo genere di esperienze, si trova a fare i conti con inaspettati sensi di colpa, calo dell’autostima, conflitti personali. Fare questa esperienza solamente per compiacere il desiderio del/della partner è dunque assolutamente sconsigliabile.
E’ anche interessante ragionare sul paradosso per cui queste coppie che praticano l’amore di gruppo si definiscono poi in genere contrarie al tradimento ‘tradizionale’ e ‘gelose’: avere rapporti con un altro partner sotto il controllo del proprio marito o della propria moglie appare perfino più rassicurante o moralmente sano, perché in questi affaires i sentimenti vengono messi in gioco con maggiore difficoltà ed i rapporti strettamente sessuali si svolgono con modalità e tempi precedentemente discussi e condivisi, evitando ‘sorprese’.
In realtà è proprio nella gelosia, provata e fatta provare, il gusto maggiore che si trae da questa trasgressione di coppia: il piacere sadico di veder soffrire di gelosia il/la proprio/a partner per poi lasciarsi morire dello stesso sentimento, osservando come voyeurs quello che non è comune osservare con i propri occhi: il/la proprio/a partner che fa sesso con un’altra persona.
E’ un po’ come salire sulle montagne russe: il gusto è tutto nella sofferenza, nella paura, nelle emozioni, sapendo che presto tutto finirà e si tornerà alla vita normale. Ma se questo può essere vero nel caso delle montagne russe, non è detto che succeda altrettanto nella coppia; quando apparentemente sembra tutto finito possono nascere i problemi: sensi di colpa, delusioni, a volte vero schifo e soprattutto la sensazione di aver distrutto quanto di sano rimaneva nella propria coppia dove tutto, a parte l’eros, sembrava funzionare.
Nei casi più fortunati, non vi sono rimorsi o sensi di colpa, ma solo il bisogno, non risolto, di trovare un antidoto contro la monotonia della sessualità domestica. Qualsiasi trasgressione diventa alla fine normalità e routine, per cui si pone il problema di cercare sempre qualcosa di nuovo.
La cosa è stata ben compresa dai proprietari dei club privé che, organizzando serate a tema, con locali eleganti, musica, sala proiezioni e sala da ballo… A differenza dei loro clienti, non conoscono la monotonia nel loro business!
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