In quale situazione una donna raggiunge più facilmente l'orgasmo? La questione potrebbe interessare soprattutto gli uomini, solitamente preoccupati della soddisfazione sessuale della partner. Orgasmo maschile: Chi l’ha provato, sa che non esiste al mondo sensazione più forte; l’intensità dell’orgasmo può variare a seconda del grado di eccitazione che l’ha determinato, sia dal coinvolgimento, ma anche da molti altri fattori.
Ebbene, uno studio statunitense ha confermato quello che l'esperienza ha sempre insegnato alle rappresentanti del sesso femminile: è più facile godere quando si conosce meglio il partner. E cioè: andare a letto con il primo che capita normalmente non regala indimenticabili momenti di piacere, soprattutto per il fatto che gli amanti occasionali maschi cercano normalmente la propria soddisfazione.
Gli orgasmi femminili diventano invece più frequenti man mano che la relazione continua e dunque si approfondisce la conoscenza reciproca. I dati parlano chiaro: soltanto l'11% delle donne prova piacere durante il primo rapporto sessuale con un uomo appena incontrato, il 16% al secondo o terzo appuntamento, il 34% dopo cinque o sei serate passate insieme, il 67% dopo sei mesi. Risultati che non sorprendono certamente le lettrici di questo articolo, e che possono essere spiegati con una varietà di ragioni: in primo luogo ci vuole tempo per conoscere davvero cosa piace all'altro; l'intimità consente di sentirsi maggiormente liberi anche di chiedere apertamente servigi sessuali dei quali ci vergogneremmo con uno sconosciuto; e poi per molte persone fare sesso con qualcuno al quale vogliono bene accentua il godimento. Sulle donne, infine, pesa il pregiudizio secondo il quale fare sesso occasionale è sbagliato: una prospettiva che può influenzare gli incontri sessuali mordi e fuggi.
Le donne single e non intenzionate a formare una famiglia devono dunque rassegnarsi a una vita sessuale povera di orgasmi? Non proprio. Qui sotto un'infografica curata dalla dottoressa Justin Lehmiller, ricercatrice dall'università di Harvard, spiega per esempio che l'atteggiamento mentale conta moltissimo quando parliamo di sesso occasionale: il 45% raggiunge l'orgasmo se è intenzionata a sviluppare una relazione con quell'uomo, mentre se non esiste questo tipo di obiettivo il piacere arriva solo al 37%.
La probabilità di giungere al piacere aumenta se alla penetrazione vengono affiancate altre attività: +18% se la donna si stimola manualmente, +5% se è lui a masturbarla manualmente, +3% in caso di fellatio, +9% in caso di cunniling e +15% con il sesso anale.
La quantità di stimoli necessari per arrivare all’apice del piacere varia da uomo a uomo, per alcuni è questione di pochi minuti, per altri è più lungo. Tuttavia per arrivare all’orgasmo sono quasi sempre necessarie altre fasi sessuali.
L’eccitamento, è caratterizzato dall’erezione, in seguito a uno stimolo sessuale di tipo fisico (carezze nella zona genitale o in zone erogene), psicologico (fantasie o pensieri), o prodotto dalla vista della persona per cui si prova una forte attrazione. L’erezione è determinata da un rapido afflusso di sangue nel pene.
La fase Plateau che corrisponde al momento di massima eccitazione, e la sua durata dura da persona a persona; in questa fase il glande aumenta leggermente di volume, assumendo un colore più acceso, per il forte afflusso di sangue.
L’orgasmo viene raggiunto dall’uomo se la stimolazione sul pene continua durante tutta la fase precedente. L’orgasmo maschile coincide con l’eiaculazione, durante la quale viene espulso il liquido seminale. Si tratta del momento di massimo piacere, nel quale si ha una sorta di trance e di perdita del controllo. Solitamente l’uomo è in grado di acquisire un controllo volontario sul riflesso eiaculatorio; l’incapacità ad esercitare questo controllo è causa del disturbo chiamato eiaculazione precoce.
Dopo l’orgasmo, la maggior parte degli uomini sono refrattari a nuove stimolazioni, perché hanno un periodo risolutivo caratterizzato da uno stato di benessere psicofisico, ma di fastidio se nuovamente stimolati.
Bisogna però distinguere tra eiaculazione e orgasmo, perchè la prima è l’aspetto meccanico del processo, costituita da una serie di contrazioni che portano alla fuoriuscita dello sperma, mentre l’orgasmo è l’esperienza mentale, che comprende la sensazione di massimo piacere.
Sensazioni fisiche dell’orgasmo
Durante l’orgasmo, fisicamente l’uomo prova una forte contrazione della muscolatura pelvica e spasmi nella sede perineale (tra la base del pene e l’ano). Da un punto di vista psicologico, la sensazione è simile a una cascata, come qualcosa di ineluttabile.
Dry orgasm o orgasmo asciutto
Alcuni uomini hanno sperimentato un disturbo detto orgasmo asciutto, che si verifica quando il liquido seminale, anziché essere espulso all’esterno, attraverso l’uretra, viene respinto in vescica. A differenza dell’eiaculazione impossibile, l’orgasmo permane e è accompagnato dalle contrazioni piacevoli, ma non c’è fuoriuscita di sperma.
Anorgasmia
La difficoltà a raggiungere l’orgasmo, non è solo un disturbo femminile, ma negli ultimi tempi riguarda sempre di più anche i maschietti. La gestione del piacere, che dovrebbe essere un momento di totale abbandono ed estasi, sta diventando fonte di angoscia e ansia. Mentre per la donna risulta più facile fingere, per l’uomo è proprio impossibile. Coloro che hanno difficoltà ad eiaculare sono persone che hanno paura a lasciarsi andare ad emozioni intense, attenti a procurare piacere alla donna e non riescono ad abbandonarsi al proprio piacere; in altri casi il problema deriva dall’ansia con cui vivono l’intimità e la finzione può riguardare solo l’evento puramente meccanico dell’eiaculazione, ovvero il vissuto del rapporto sessuale che si esprime attraverso l’esternazione del piacere.
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