Da sempre nell’uomo è insito sia il desiderio di modificare gli eventi senza ricorrere, però, all’impegno personale e alla volontà, unici strumenti di cui realmente si dispone per indirizzare il destino, sia la voglia di conoscere il futuro. Nel 1994 Governo Berlusconi ha emanato un decreto legislativo che inasprisce le sanzioni nei confronti dei ciarlatani.
Così, grazie a questa gente e con la complicità dei media, i maghi stanno prendendo campo a tutto spiano, speculando sull’infelicità, la solitudine e le disgrazie, sfruttando la disperazione, l’ignoranza e la credulità della gente.
I raggiri si orientano sempre di più nell’ambito della salute, anche se soldi e rimedi a problemi d’amore mantengono un’attrattiva elevata. Il profilo del truffato medio è quello di una donna, 47 anni, di cultura medio bassa, in gravi difficoltà familiari e psicologiche. «Abbiamo ricevuto 1000 segnalazioni di truffe nel 2003 soprattutto via posta elettronica. E’ un segnale positivo, c’è una presa di coscienza del problema anche se solo cinque cittadini su cento sporgono denuncia», ha commentato il fondatore del Telefono antiplagio (un’associazione di volontari nata nel 1994 per difendere le vittime di ciarlatani e santoni e per combattere abusi dei mass media nei confronti dei minori) che segnala 22 mila operatori dell’occulto distribuiti a macchia di leopardo sul territorio italiano. Lazio, Lombardia, Piemonte, Campania, Sicilia sono le regioni a più alta accoglienza di maghi, tra le 2500 e le 1200 presenze e un giro di affari stimato intorno ai 5 miliardi di euro.
In questo periodo il video-mago ha fatto molto discutere. Dopo anni di battaglie delle associazioni che combattono il fenomeno dell’occultismo, c’è voluta Striscia la notizia per creare "il caso".
E più d’uno. A novembre scorso ha preso di mira il mago Brahaman, che proponeva intrugli antitumorali attraverso ampi spazi pubblicitari concessigli da Teleserenissima. E pochi giorni fa ha "pizzicato" Bonolis, il quale aveva invitato a Domenica in la maga Casalino, sedicente medium che millantava di parlare con i defunti.
Episodi clamorosi, che nel caso Bonolis stanno anche sfociando in denunce e querele.
In ogni caso, hanno riportato all’attenzione un fenomeno grave e diffuso: la Tv, la carta stampata e la pubblicità fanno da amplificatore ai "ciarlatani" (così li definisce la legge), che millantando poteri straordinari spillano denaro ai clienti, e talvolta li rovinano.
«Quanto a Striscia la notizia», continua il fondatore del telefono antiplagio, «suggeriamo loro di non guardare solo in casa Rai, ma anche nella propria: le pagine 640 e seguenti di Mediavideo, il teletext delle reti Mediaset, sono un susseguirsi di pubblicità di maghi e occultisti di ogni genere. Pubblicità quantomeno ambigue. In alcune c’è un numero verde gratuito, ma se lo si chiama si viene rinviati a un "899" a pagamento. L’abbiamo provato: si arriva a pagare 111,60 euro.
Forse Striscia dovrebbe denunciare anche questo, e dire con chiarezza che esiste una norma chiara in materia che vieta del tutto il mestiere di ciarlatano, ossia tutto ciò che ha a che fare con magia e occultismo. Se è una legge dello Stato, perché non viene fatta rispettare?». Perché?
La normativa in questione è nel Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, all’articolo 121, e relativo regolamento di applicazione.
Non solo, nel 1994 il primo Governo Berlusconi ha emanato un decreto legislativo che inasprisce le sanzioni nei confronti dei ciarlatani.
Insomma, si possono comminare pesanti multe ai maghi e chiudere i loro studi. Ma nonostante siano attività illecite viene permesso agli occultisti di farsi pubblicità in tivù e sui giornali, come pure sulle Pagine Gialle e sulle Pagine Utili.
La Seat Pagine Gialle, ospita 420 inserzioni di maghi sotto la categoria "Astrologia, cartochiromanzia e occultismo": «Più di una sentenza in merito considera le attività di mago, cartomante e persino di sensitivo "indifferenti" rispetto alla legge. Pertanto, non c’è per noi alcun ostacolo legale alla pubblicizzazione di questo tipo di professione, anzi siamo costretti a farlo, purché tra le prestazioni dichiarate dall’operatore esoterico non vi siano evidenti esagerazioni e ciarlatanerie. In base a questo principio, infatti, abbiamo scremato i nostri clienti: le richieste erano migliaia». Così si difende la Seat. In altre parole: se il mago ti fa solo i tarocchi o toglie il malocchio, per Seat va bene; se ti promette di parlare col tuo caro estinto o di guarirti da mali incurabili, lo scarta.
Da cosa si è spinti?
Il giro di affari di maghi non si regge solo sull’ignoranza, ma si sostenta anche grazie alla curiosità o al desiderio di provare un’esperienza nuova. Una grossa percentuale di persone, pur non credendo affatto che qualcuno possa avere poteri divinatori, cede alla tentazione di consultarne uno, almeno una volta nella vita, “tanto per vedere che cosa succede”. Ma lo sfizio è a pagamento e va a incrementare ulteriormente il già ricco portafoglio dei ciarlatani. C’è poi una piccola percentuale di persone che, pur essendo scettica ha, comunque, talmente voglia di magia da recarsi dal mago con il motto: “Non è vero, ma non si sa mai”
Chi è il cliente tipo?
In generale, le persone che si rivolgo abitualmente ai maghi hanno caratteristiche ben precise, sia psichiche sia relative alla condizione esistenziale.
- Labilità emotiva, dovuta a una situazione oggettivamente drammatica, come può essere la malattia di una persona cara, il tradimento del coniuge, l’incertezza per il futuro dovuta a un’improvvisa crisi economica.
- Condizioni di salute precarie, dovute a una malattia invalidante o incurabile: in questo caso il mago rappresenta l’ultima spiaggia, una zattera a cui aggrapparsi perché non si trova un’altra via d’uscita.
- Insicurezza e scarsa autostima, da cui nasce la convinzione di non possedere strumenti appropriati per gestire la vita. Da qui l’idea che sia possibile affidare alla magia la soluzione dei problemi.
- Mancanza di amicizie, vita di relazione scarsa o inesistente, esperienze dolorose alle spalle. Spesso, a questa condizione si associa uno scarso livello culturale.
Ma allora, ha senso credere a qualcosa che la Bibbia e anche la scienza non riconosce e la legge condanna? Difatti, come mai i maghi, che pur millantano miracoli, non sono al centro dell’attenzione del mondo intero? E ancora, perché i maghi, con tutti i poteri di cui si vantano, continuano a farsi pagare? Non dovrebbero essere gli uomini più ricchi del mondo?
E allora riflettiamo: Il futuro può essere previsto in modo approssimativo, tenendo conto di fatti oggettivi e sempre basandosi sulle azioni personali che si compiranno o non si compiranno.
Non ci sono dei preparati all’azione magica, ci sono solo imbroglioni che li spacciano come tali e persone che ci cascano. Dunque, evitiamo di assicurare una rendita ai maghi, perché il futuro appartiene a Dio che è l’unico che può risolvere problemi di ogni natura dando la salvezza dell’anima a chi lo accetta con il cuore, tutte le altre cose in cui c’è veramente della magia, a parte gli imbroglioni che si fanno chiamare maghi, sono cose demoniache che portano alle tenebre e all’aggravio di ogni problema.
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