Anatomia - Sviluppo - Dimensioni - Malformazioni congenite - Malformazioni per difetto o per eccesso - Ipospadia - Fimosi e parafimo - Indurimento plastico del pene - Osso penieno - Altre patologie - La circoncisione praticata a scopi non terapeutici.
1 - Vescica - 2 - Osso pubico - 3 - Pene - 4 - Corpo cavernoso - 5 - Glande - 6 - Prepuzio - 7 - Uretra - 8 - Colon sigmoideo - 9 - Retto - 10 - Vescicola seminale - 11 - Dotto eiaculatore - 12 - Prostata - 13 - Ghiandole di Cowper - 14 - Ano - 15 - Dotto deferente - 16 - Epididimo - 17 - Testicolo - 18 - Scroto
Anatomia
Il pene ha forma cilindrica; in esso si possono individuare una parte libera, che viene impiegata nella copula, ed una parte fissa perineale, detta anche radice del pene.
La parte libera si distingue, a sua volta, in corpo del pene e glande, un ingrossamento dalla forma tronco-conica situato alla sua estremità e che porta all'apice l'orifizio esterno dell'uretra.
La cute che riveste il corpo del pene è molto lassa e si prolunga sul glande in una piega detta prepuzio. Il prepuzio aderisce al glande nella parte mediana inferiore per mezzo del frenulo del pene, che si salda in prossimità del meato uretrale ed è attraversato da una piccola arteria.
Il pene ha tre corpi cavernosi, due superiori paralleli ed uno sottostante posto in posizione mediana, costituiti da tessuto di aspetto spugnoso e caratterizzati da interstizi che comunicano direttamente con le vene.
Sviluppo
Nell'uomo lo sviluppo del pene ha inizio nel periodo intrauterino (intorno al VIII settimana) e si conclude nell'età puberale, verso il 14 esimo anno d'età. Il suo accrescimento si concentra però principalmente in due fasi: la prima fra l'VIII e XX settimana di gestazione e i primi tre mesi della vita neonatale e la seconda durante l'età puberale.
Nella pubertà l'accrescimento del pene rappresenta uno dei caratteri sessuali maschili secondari ed è il periodo di maggiore accrescimento con un aumento di quasi 3 volte le dimensioni rispetto quelle prepuberali, in un periodo relativamente breve, che ha inizio intorno al 12 esimo anno d'età e si arresta verso il 13/14 esimo anno, in concomitanza della piena maturazione sessuale maschile; solo nei soggetti che manifestano un ritardo nello sviluppo sessuale l'accrescimento del pene può concludersi nel 15/16esimo anno di età.
Dimensioni
Pene nello stato flaccido ed eretto
Molti adolescenti temono che il loro pene non sia abbastanza grande e sia inadeguato al compimento di atti sessuali. Quasi tutti i ragazzi, prima o poi, hanno dei dubbi circa le misure del loro pene, ma l'esperienza, in genere, mostra loro che tale angoscia è del tutto immotivata. Non appena iniziano ad avere esperienze sessuali scoprono che il loro pene funziona adeguatamente ed è entro i normali standard di grandezza. Quando il pene non è eretto, in genere pende mollemente verso il basso e misura circa dagli 8 agli 11 centimetri di lunghezza e 3 centimetri di diametro.
Il problema, nello stabilire una grandezza media del pene non eretto, è che lo stesso pene, in queste condizioni, può variare di volta in volta. Ad esempio, l'aria fredda, l'acqua fredda, la paura o l'ansietà causano, in generale, l'avvicinamento massimo del pene (dello scroto e dei testicoli) al corpo, quindi il suo accorciamento.
Nei casi di sovrappeso o obesità del soggetto, la massa di grasso corporea presente nella zona pubica e quella sovrastante - ossia il ventre e l'addome - può contribuire a far sembrare il pene, che sia flaccido o eretto, più piccolo di quello che in realtà è. Il pene non eretto può acquistare in lunghezza se immerso nell'acqua tiepida o quando l'uomo è completamente rilassato. Il peso di un uomo, la costituzione e la statura non hanno alcuna relazione con le dimensioni del pene, sia in erezione che in flaccidità. La lunghezza media di un pene eretto è di 16 cm e il 90% degli uomini di tutto il mondo hanno un pene lungo tra i 14 e i 18 cm.
Nella cultura
Sin dalle culture più antiche il pene ha assunto una forte importanza in quanto simbolo di fertilità utilizzato anche in cerimonie religiose per propiziare la capacità riproduttiva di uomini e bestie, ad esempio nel paganesimo romano era venerato il dio Priapo caratterizzato da un enorme fallo.
Patologie
Malformazioni congenite
- Pene ricurvo: Il pene curvo è un problema più psicologico che reale, che nella quasi totalità dei casi viene risolta con l'aiuto di un buon psicologo, rispetto all'intervento chirurgico. Solo in taluni casi estremi è realmente necessario l'intervento chirurgico. In tali casi si è infatti riscontrata una curvatura ad arco tanto accentuata da creare dolori durante la penetrazione, tanto incidenti da rendere comunque possibile l'orgasmo. L'intervento di raddrizzamento del pene si effettua in anestesia totale e non presenta particolari difficoltà, ma può in taluni casi portare ad un post-operazione che può superare i 30 giorni, e che può quindi rendere più lenta la ripresa di una normale attività sessuale.
Malformazioni per difetto o per eccesso
Esistono malformazioni congenite del pene per difetto o per eccesso, come ad esempio:
- Assenza del pene: può essere reale, in mancanza dell'organo, oppure apparente, nel caso in cui l'organo esiste ma è nascosto tra i tessuti dello scroto;
- Pene doppio o diphallus: caso in cui esistono due peni nello stesso individuo. È una rara malformazione (ne sono noti 100 casi in tutto il mondo), che colpisce un maschio ogni 5,5 milioni. Di norma uno dei due organi non è del tutto sviluppato e comunque non ha un normale funzionamento. Rappresenta un'eccezione il recente e raro caso di un 24enne uomo d'affari indiano, nato con due peni entrambi regolarmente funzionanti: come ha riferito il quotidiano Times of India nell'agosto 2006, l'uomo, desiderando una vita sessuale "normale" ed essendo in procinto di sposarsi, si è rivolto a una struttura ospedaliera di New Delhi chiedendo ai chirurghi l'asportazione di uno dei due organi fallici di cui è dotato. È stato un intervento molto delicato dovendo assicurare un regolare afflusso di sangue al membro che rimarrà.
Ipospadia
Esempio di ipospadia glandulare
È un'anomalia congenita dovuta ad un incompleto sviluppo dell'uretra. Il meato urinario, può essere situato in posizioni diverse del corpo del pene, dalla sua abituale posizione all'apice del glande sino al perineo, nei pressi dello scroto (ipospadie glandulari peniene distali, medio-peniene, peniene prossimali, scrotali o perineali).
Torsione congenita
Durante lo sviluppo del pene possono sorgere difetti alle fasce di rivestimento del pene che ne causano una rotazione fino a 90° o più.
Pene palmato
Malformazione in cui la cute dello scroto si estende sulla parte inferiore del corpo del pene, in maniera tale da creare, in casi estremi, difficoltà per il coito.
Fimosi e parafimosi
La fimosi è una malformazione congenita abbastanza diffusa in cui il restringimento dell'orifizio prepuziale impedisce alla pelle di scorrere sul glande e scoprirlo.
La parafimosi, invece, è una malformazione in cui l'anello prepuziale è così stretto che una volta retratto non può essere più riportato avanti e strozza il glande impedendo il deflusso sanguigno.
Indurimento plastico del pene
L'indurimento plastico del pene o induratio penis plastica è una malattia descritta per la prima volta dal medico francese de Peyronie nel 1743, che determina un incurvamento del pene in erezione dovuto alla comparsa di una placca fibrosa che ostacola meccanicamente l'espansione dei corpi cavernosi.
Osso penieno
Da non confondersi con l'indurimento plastico del pene è, invece, l'osso penieno, una rara malattia nella quale il setto tra i corpi cavernosi è calcificato e determina dolori nell'erezione con conseguente difficoltà di coito.
Tumori
Tra i tumori che colpiscono il pene si ricordano:
- Eritroplasia di Queyrat: si manifesta come un'ulcera vellutata-rossastra contornata da un'area di dermatite squamosa che di solito interessa il glande o la corona del glande. Si verifica di solito in uomini non circoncisi. Secondo studi recenti questa patologia degenera in carcinoma invasivo in circa il 10-33% dei casi.
- Malattia di Paget del glande: si presenta come una piccola ulcera.
- Cisti dermoidi: escrescenze causate dall'inclusione di materiale di origine epiteliale.
- Papillomi: si presentano come piccole escrescenze peduncolate.
- Sarcoma primitivo del pene: si manifesta sotto forma di noduli diffusi.
- Carcinoma del pene: malattia molto frequente in Estremo Oriente e poco diffusa in Europa; si manifesta sotto forma di un'escrescenza verrucosa o di un'ulcera sul glande o nel prepuzio.
Altre patologie
- Balanopostite: è l'infiammazione del glande e del prepuzio, di solito causata da infezioni ad opera di batteri o di funghi.
- Balanitis xerotica obliterans: più appropriatamente chiamata lichen sclerosus (terminologia adottata come standard dall'Accademia Americana di Dermatologia) è caratterizzata da una zona indurita e scolorita sulla punta del glande, intorno al meato uretrale, come conseguenza di un'infiammazione cronica. Questa malattia è una condizione di rischio per il carcinoma del pene con un'incidenza che va dal 2,3 all'8,4%.
La circoncisione in medicina
La circoncisione è applicata nella medicina moderna con lo scopo di porre rimedio ad alcune disfunzioni del pene, quali le fimosi o le balaniti. Può essere praticata anche in alcuni casi di cancro al pene ed infezione delle vie urinarie.
Tale pratica medica è più o meno frequente a seconda della cultura medica dominante del paese: per esempio, negli Stati Uniti è più frequente rispetto all'Europa specie con finalità preventive.
In caso di fimosi, è talvolta eseguita, contestualmente, anche la rimozione del frenulo, pratica che non fa parte dell'intervento vero e proprio di circoncisione; la finalità è liberare più pelle nella zona del frenulo stesso, talvolta troppo corto.
La maggior parte delle operazioni eseguite per il trattamento della fimosi hanno esito positivo, portando ad un generale miglioramento della vita dell'individuo, rispetto a prima dell'intervento, consentendogli rapporti sessuali di migliore qualità.
L'intervento chirurgico lascia una cicatrice, ma se eseguito in giovane età e in strutture adeguate, si riassorbe quasi sempre in breve tempo, senza lasciare eccessiva traccia.
Anche la masturbazione è possibile. Per non intaccare eccessivamente la funzionalità che ogni pene dotato di prepuzio dovrebbe avere, alcuni chirurghi non suturano più la pelle con lo stile "teso" (lasciando il glande completamente scoperto anche con pene non eretto) ma con lo stile "libero", cioè prevedendo di lasciare un po' di pelle dell'originario prepuzio, proprio per il "divertimento sessuale" della coppia o del singolo.
Pene circonciso (si noti il glande scoperto anche allo stato flaccido)
La circoncisione praticata a scopi non terapeutici
Alcuni uomini decidono di farsi circoncidere per volontà propria e non per problemi funzionali. La frenulectomia non è quindi praticata. La decisione deriva dalla convinzione di provare maggior piacere sessuale.
La circoncisione, sempre più diffusa negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito, viene qui richiesta anche per motivi meramente estetici.
Dibattiti e contrasti circa la circoncisione
L'utilità della circoncisione, quando non strettamente finalizzata a risolvere evidenti problemi funzionali, è oggetto di dibattito.
Sebbene alcune correnti nella medicina moderna sostengano questa pratica, la questione resta dibattuta e manca di analisi effettuate globalmente e indipendentemente dalla cultura.
Alcuni soggetti a cui è stata applicata la circoncisione si sono poi dichiarati insoddisfatti, lamentando la perdita di tessuti erogeni, poca maneggevolezza del pene, scomodità e difficoltà masturbatorie, eccessiva perdita di sensibilità del glande (che, rimanendo sempre scoperto, non è più protetto per esempio dallo sfregamento sugli indumenti) con conseguente difficoltà a raggiungere l'orgasmo.
Vi sono periodi refrattari maggiori (quindi diminuita potenza sessuale) anche perché diventa spesso necessaria una forte stimolazione dei tessuti che, fortemente "stressati", possono arrivare a rendere dolorosi e frustranti anche i rapporti sessuali penetrativi, oltre che la masturbazione.
Tali effetti collaterali non sono presenti in tutti i maschi circoncisi, perché anche strettamente correlati alla tecnica, alla precisione chirurgica, e all'età del maschio nel quale è praticata (in periodo perinatale, a sviluppo psico-fisico in corso, oppure ultimato).
Il dibattito include anche questioni etiche, come la liceità o meno di praticare la circoncisione nei neonati, che da adulti si trovano così un corpo irreversibilmente modificato dall'altrui volontà. Da segnalare, in proposito, che un tribunale Finlandese ha dichiarato la circoncisione maschile infantile illegale, a meno che non si operi per fini strettamente terapeutici.
La diffusione negli Usa della pratica medica della circoncisione anche nei casi in cui non è strettamente indispensabile, è legata probabilmente ad alcune circostanze culturali che hanno contribuito ad accrescerne il favore tra medici e genitori. Per esempio, alcune ricerche risalenti al 1890 ritenevano d'aver dimostrato effetti benefici a seguito della rimozione del prepuzio, credendo che la sua presenza fosse legata a casi di asma, epilessia, disfunzioni erettili, insonnia.
Via via guadagnarono credibilità anche alcune ricerche che mostravano una minore incidenza di cancro al pene ed alla prostata nei circoncisi. Questo ha diffuso la pratica in tutti i paesi Anglosassoni. Tuttavia è stato in seguito dimostrato che una buona igiene del glande (per rimuovere ad esempio lo smegma) nei maschi non circoncisi è pienamente sufficiente per renderli statisticamente equivalenti ai circoncisi per quanto concerne i rischi di incidenza del cancro al pene e alla prostata.
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