Dopo sei anni di convivenza con Vittorio, il mio compagno di allora, si era creato un tranquillo tran tran quotidiano che ha reso più semplice cadere nella trappola del tradimento. Non è che non amassi più Vittorio, ma eravamo entrati, senza rendercene, in una fase del nostro rapporto nella quale eravamo come dei buoni amici. Andavamo abbastanza d’accordo su tutto ed siamo sempre stati molto assorbiti dal punto di vista professionale, così da avere poco spazio per prenderci cura della nostra relazione.